allegri arrivabene nedved

COME MAI LA JUVE, CON ARRIVABENE IN TESTA, NON VUOLE ESONERARE ALLEGRI? PERCHE’ NON HA I SOLDI. L’UNICA SOLUZIONE SAREBBE QUELLA INTERNA: MONTERO (ORA ALLA GUIDA DELLA PRIMAVERA). LO SCRIVE "LA GAZZETTA" EDULCORANDO LA PILLOLA. “MONTERO RESTA PUR SEMPRE UN’IPOTESI D’EMERGENZA: SIGNIFICHEREBBE AVER COMPROMESSO ULTERIORMENTE LA STAGIONE” - VIDEO

 

 

ANTONIO BARILLÀ per la Stampa

 

allegri arrivabene nedved

Dopo le sconfitte con Benfica e Monza, e un avvio di campionato stentato, la Juventus si interroga sul futuro. La posizione di Allegri traballa, ma la dirigenza non vorrebbe mettere in discussione l'attuale guida tecnica dei bianconeri. Non vogliono scaricare su un solo soggetto tutte le colpe. Autocritica di un club dopo 3 stagioni difficili.

 

 

LA JUVE NON HA I SOLDI PER ESONERARE ALLEGRI

MAURIZIO ARRIVABENE SCHERZA SULL ESONERO DI MASSIMILIANO ALLEGRI

Da ilnapolista.it

Nonostante le parole di Arrivabene, che ha definito «follia assoluta» l’idea di esonerare Allegri, la posizione del tecnico livornese è tutt’altro che salda. Neanche Arrivabene si sarebbe aspettato la sconfitta clamorosa col Monza dell’esordiente Palladino. La Juve dopo sette giornate è già a 7 punti dalla vetta.

 

MAURIZIO ARRIVABENE SCHERZA SULL ESONERO DI MASSIMILIANO ALLEGRI

La Gazzetta dello Sport, nell’edizione online, scrive che ad ora Allegri, effettivamente, non è in discussione. E però (c’è un però) non è più intoccabile. Il punto è che «sostenere un allontanamento dell’allenatore significherebbe affrontare un’altra spesa non prevista, in una fase in cui la Juve sta cercando di far quadrare i conti e rendere più sostenibile il proprio progetto». Proprio per quest’ultimo motivo, la soluzione preferibile in caso di esonero sarebbe una soluzione interna, che porta a Montero. La Gazzetta:

 

La soluzione interna, che porta dritta al nome di Paolo Montero, resterebbe insomma la più realistica ma anche credibile. Per il suo senso di appartenenza al club (aspetto che pare stia venendo a mancare un po’ troppo – alla squadra – nelle ultime settimane) e, di conseguenza, per come lo accoglierebbero i tifosi in questo momento di crisi.

max allegri

 

L’ambiente Juve in questo momento vuole riconoscersi, ha fame di quella identità che l’ha sempre contraddistinta di fronte alle difficoltà. L’ex difensore, ora alla guida della formazione Primavera, viene riconosciuto come uno degli uomini Juve più rappresentativi del Dna bianconero. Ma resta pur sempre un’ipotesi d’emergenza, da attuare eventualmente più avanti: significherebbe, insomma, non trovare più soluzioni ai problemi, e aver compromesso ulteriormente la stagione

nedved allegri

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…