antonio conte inter bologna

CONTE È COME LA SORA CAMILLA, TUTTI LO VOGLIONO E NESSUNO LO PIGLIA! - IL TECNICO, CHE DE LAURENTIIS SOGNA DI PORTARE AL NAPOLI, RISCHIA DI RESTARE SENZA SQUADRA PER LE SUE PRETESE. "ANDONIO" CONTINUA A CHIEDERE ALMENO 8-10 MILIONI NETTI A STAGIONE, VUOLE INTERVENTI MASSICCI SUL MERCATO CHE NESSUNO SI PUÒ PIÙ PERMETTERE, E INIZIANO A PESARE I SUOI DIFETTI: L’INCAPACITÀ DI RESTARE A LUNGO IN UN POSTO, DI ESSERE AZIENDALISTA E DI DISTRIBUIRE LO SFORZO RICHIESTO AI CALCIATORI NEL TEMPO – LA JUVE SU THIAGO MOTTA, DE ZERBI PIACE A TUTTE LE BIG EUROPEE (AUGURI!)

Claudio Savelli per “Libero quotidiano” - Estratti

 

Due mesi scarsi alla fine della stagione, poi sarà valzer di panchine in Europa.

antonio conte

Il punto è capire chi parteciperà alle danze e chi, invece, resterà seduto in disparte, triste e solitario come nei film americani. Spoiler: e se fosse Antonio Conte? Uno dei più importanti allenatori disoccupati rischia di rimanere fuori dal grande giro perché il calcio va in direzione contraria rispetto ai “vecchi” miti del mestiere. (...) I team istantanei sono insostenibili, costano troppo e nessuno se li può più permettere, nemmeno la Premier League.

 

PRO E CONTRO

Così di Conte, ora, si notano i difetti su cui prima si soprassedeva, ovvero l’incapacità di restare a lungo in un posto, di essere aziendalista e di distribuire lo sforzo richiesto ai calciatori nel tempo, tutte cose accadute alla Juventus, all’Inter e poi al Tottenham. Nonostante questo Conte continua a chiedere almeno 8-10 milioni netti a stagione

 

antonio conte

(…) E allora il Bayern riflette sul ritorno di Flick mentre i blaugrana sognano Arteta, (...) Anche Simone Inzaghi piace alle tre di cui sopra, e non potrebbe essere altrimenti visto il calcio che produce.

 

Ma il tecnico nerazzurro è del partito di Xabi Alonso: mai andare via da un posto in cui si sta bene. (...)Questi ragazzi prodigio della panchina hanno una virtù che i predecessori non avevano: la pazienza. Sono meno avidi e frettolosi. Vogliono lavorare bene e non sono poi così tanti i posti in cui si riesce a costruire un’oasi. Vallo a dire al Chelsea, che forse ha capito di doversi impegnare con un mister, o forse no. Potrebbe infatti esonerare Pochettino dopo una stagione da buttare e ripartire da capo per l’ennesima volta. Magari scippando De Zerbi ai rivali Reds orfani di Klopp che si concederà un anno sabbatico.

 

EFFETTO DOMINO

antonio conte

Anche in serie A è tutto un ribollire, seppur con minore intensità rispetto a qualche mese fa perché la Lazio ha ingaggiato Tudor al posto di un traghettatore, De Rossi è in odore di conferma a Roma e il Milan, che un pensiero a Conte lo aveva fatto, sembra si stia convincendo a tenere Pioli e a investire sul parco giocatori.

 

Restano la Juventus e il Napoli. La prima corteggia Thiago Motta, la seconda valuta Italiano che ritiene concluso il suo ciclo alla Fiorentina: i giovani, anche qui, perché Conte non è convinto di sposare la causa di De Laurentiis. Ma potrebbe restargli solo quella, alle sue condizioni: stipendio a doppia cifra, poteri sul mercato e, forse, chissà, assenza di impegno europeo per ricostruire una squadra da scudetto. A quel punto Italiano diventerebbe un candidato per il Bologna in Champions, dovesse Thiago Motta cedere alla corte della Juventus. Tutti felici...meno Allegri.

 

antonio conte 5antonio conte 1antonio conte 2antonio conte 3antonio conte 4

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...