contestazione tifosi lazio a formello tare lotito

"UN ALTRO MERCATO ALL'INSEGNA DELLA MEDIOCRITÀ, LOTITO NON SEI DEGNO DI QUESTA SOCIETÀ" – LA CONTESTAZIONE DI CIRCA 300 TIFOSI DELLA LAZIO A FORMELLO, CHE CHIEDONO IL CAPOCCIONE DI TARE E LOTITO DOPO UNA SESSIONE DI MERCATO DELUDENTE, DOVE NON SONO ARRIVATI I GIOCATORI RICHIESTI DA SARRI - L'ACCUSA DEI SUPPORTERS NEI LORO CONFRONTI È QUELLA DI NON AVER MAI PENSATO AD UNA IMMISSIONE DI CAPITALE E LA RICERCA DI NUOVI INVESTITORI, MA ANCHE IL CARO BIGLIETTI… - VIDEO

Tommaso Fefè per www.calciomercato.com

 

contestazione tifosi lazio a formello

A Formello esplode l'ira del popolo biancoceleste. Il mercato di gennaio della Lazio non ha deluso solo il mister, Maurizio Sarri. Anche i tifosi si aspettavano di più. Lo pretendevano, viste le tante aspettative di crescita che il nuovo tecnico e la sua rivoluzione tattica avevano portato in estate. Attese deluse invece al gong di tre giorni fa. Per questo oggi, a partire dalle ore 13, fuori dal centro tecnico è andata in scena una feroce contestazione contro la società.

contestazione tifosi lazio a formello

 

LE ACCUSE A TARE E LOTITO 

Il solo Cabral - per altro giudicato dalla maggioranza un acquisto inutile, visto che il suo ruolo era tra i pochi già ben coperti in rosa - e il tesseramento dopo un anno di Kamenovic non possono certo bastare come palliativi, per calmare gli animi frustrati dall'ennesima sessione di trattative sfinenti, conclusesi in un nulla di fatto. 

contestazione tifosi lazio a formello

 

L'operato di Tare è messo sotto processo non solo per quanto avvenuto nell'ultimo mese, ma per almeno tre anni di buchi nell'acqua, nei quali sono arrivati profili non all'altezza, che hanno ingolfato il bilancio. Anche il presidente Lotito è tornato pesantemente sotto accusa (ammesso che abbia mai smesso di esserlo, ndr). 

 

contestazione tifosi lazio a formello

Dopo alcuni anni nei quali sembrava accantonata l'ascia di guerra tra la tifoseria e il gestore - come viene appellato in senso dispregiativo - sono tornati a farsi sentire forti e chiari gli slogan che lo vorrebbero fuori dalla Lazio. Nel momento di difficoltà economica, l'accusa della gente nei suoi confronti è quella di non aver mai pensato ad una immissione di capitale, alla ricerca di nuovi investitori, per favorire una crescita del club. E poi il caro biglietti, le promesse fatte e mai mantenute a cui i sostenitori biancocelesti non credono più.

 

contestazione tifosi lazio a formello

LA PROTESTA  

Circa 300 persone hanno cominciato ad assieparsi verso l'ora di pranzo lungo via di Santa Cornelia, poco fuori l'ingresso principale al quartier generale biancoceleste. Il clima della protesta è stato acceso, ma senza eccessi. Cori, fumogeni e uno striscione che recitava: "Un altro mercato all'insegna della mediocrità, Lotito non sei degno di questa società". Al lato del cancello d'ingresso poi, un'altra scritta "Vergogna!". 

contestazione tifosi lazio a formello

 

Non si sono invece ascoltate parole pro o contro la squadra e l'allenatore. La maggior parte dei calciatori era già dentro il Centro tecnico quando si sono cominciati ad assiepare i primi partecipanti alla manifestazione. Altri sono transitati dagli ingressi laterali, lontani dal punto caldo. Solo Milinkovic e Immobile si sono intrattenuti pochi istanti per qualche foto e autografo, prima di entrare anche loro.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...