prandelli capello ancelotti donadoni

“GUFI” DA PANCHINA - DAI MOSTRI SACRI CAPELLO E ANCELOTTI AGLI EX CT PRANDELLI, LIPPI E DONADONI FINO AGLI SCALPITANTI INZAGHI, STRAMA, MONTELLA: LA LISTA DEGLI ALLENATORI A SPASSO E’ PIU’ LUNGA CHE MAI - TUTTI CON GLI OCCHI PUNTATI SU ZENGA IN BILICO

Luca Talotta per "il Giornale"

ANCELOTTIANCELOTTI

 

Se Walter Zenga non può dormire sonni tranquilli, visto il pessimo esordio in Europa League, non è da meno il resto della Serie A. Perché la lista degli allenatori a spasso e desiderosi di fare ritorno in panchina è lunga, talentuosa e articolata come non mai: assieme ai mostri sacri Carlo Ancelotti e Fabio Capello, infatti, ci sono i giovani rampanti come Andrea Stramaccioni e Vincenzo Montella e gli esperti e navigati come Francesco Guidolin e Roberto Donadoni. In caso di esoneri, dunque, i presidenti della Serie A avranno solo l'imbarazzo della scelta.

 

MARCELLO LIPPI JUVENTUSMARCELLO LIPPI JUVENTUS

Carlo Ancelotti, come detto, è l'attrazione maggiore. Ma chiuse le parentesi con il Paris Saint Germain e il Real Madrid, sarà difficile rivederlo in panchina prima del 2016: «Mi piacerebbe allenare una nazionale», ha ribadito a più riprese.

 

Ritorno per Euro 2016? E mentre Capello ha salutato la Russia dopo tre anni fallimentari, c' è chi nella terra degli Zar ha creato le sue fortune: Luciano Spalletti, 56 anni, uno degli italiani più esperti a livello internazionale. Dopo Empoli, Udinese e Roma, la sua avventura a San Pietroburgo l' ha portato nell' olimpo del calcio. Ma anche degli allenatori super pagati: e infatti è fermo da marzo 2014.

 

Da annoverare tra i mostri sacri anche il 67enne Marcello Lippi, da un anno direttore tecnico in Cina, il cui obiettivo sarebbe allenare una nazionale. Difficile che un' eventuale chiamata dalla Serie A lo possa lasciare indifferente.

PRANDELLI CAPELLO ANCELOTTI DONADONIPRANDELLI CAPELLO ANCELOTTI DONADONI

 

E poi c' è lui, il baby fenomeno Roberto Di Matteo. Una Champions League con il Chelsea, poi poca gloria allo Schalke 04. A 45 anni, però, il meglio deve ancora venire. Chi ha subito un trattamento poco rispettoso è Roberto Donadoni, rimasto in sella ad un Parma già fallito, retrocesso e smantellato.

 

Alla fine chi ci ha rimesso è stato proprio il tecnico bergamasco, non confermato dalla nuova dirigenza. A 52 anni, però, è chiaro che Donadoni resta una prima scelta.

 

Tra i non giovani Luigi Delneri, che in carriera non ha mai vinto nulla ma che, a 65 anni, se si guarda alle spalle può dire d' aver collezionato esperienze importanti: Roma, Palermo, Juventus, Genoa e Sampdoria, solo per citarne alcune. Dall' esonero in rossoblu di tre anni fa non è più riuscito a trovare una sistemazione. Ma la voglia di Serie A è ancora tanta.

FABIO CAPELLOFABIO CAPELLO

 

Si abbassa un po' l' età (60 anni), ma discorso simile anche per Francesco Guidolin; che, risolti i problemi di stress che l' avevano travolto sulla panchina dell' Udinese, sarebbe disponibile a ripartire anche dalla B con un progetto serio.

 

E poi c' è il trio dei giovani, tra chi ha già mostrato talento, chi ha fatto bella figura e chi invece deve ancora dimostrare tutto: Vincenzo Montella, con i suoi tre quarti posti consecutivi e una finale di Coppa Italia alla Fiorentina, a 41 anni è l' enfant prodige di casa nostra.

 

GUIDOLINGUIDOLIN

Andrea Stramaccioni, invece, dopo il periodo in chiaroscuro all' Inter, all' Udinese ha fatto vedere di che pasta è fatto. E poi c' è lui, Filippo Inzaghi: doveva essere l' Antonio Conte del Milan, ha lasciato il rossonero nel silenzio e nell' oblio più totale. Merita una seconda chance.

ANCELOTTI SPALLETTI CAPELLO PRANDELLI ANCELOTTI SPALLETTI CAPELLO PRANDELLI

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