mercanteinfiera

VENI. VIDI. VINTAGE! - DALLA BICI DI “NOVECENTO” ALLA CAZZUOLA USATA DALLA THATCHER: A PARMA TORNA "MERCANTEINFIERA", LA MOSTRA DEDICATA ALL’ANTIQUARIATO: “QUI OGNI OGGETTO HA LA SUA NARRAZIONE” - SARA’ ALLESTITA ANCHE UNA ESPOSIZIONE DEDICATA ALLA BIGIOTTERIA ITALIANA

MERCANTEINFIERA 2017MERCANTEINFIERA 2017

Andrea Rinaldi per il Corriere della Sera

 

Due mostre collaterali, il lancio del fuorisalone anche a primavera e poi il ritorno di molti buyer stranieri e la breccia aperta in un nuovo tipo di pubblico, giovane e «culturale». «Ci accorgiamo di affrontare l' arte nel senso più ampio. La nostra nasce come kermesse dedicata all' antiquariato, ma riesce a lambire frange di confine con realtà che sono vicine al nostro mondo e persino fonte di arricchimento», osserva Ilaria Dazzi, brand manager di Mercanteinfiera, la kermesse che da sabato fino al 5 marzo torna a dare appuntamento a Fiere di Parma.

 

Quattro padiglioni, quarantacinquemila metri quadri di superficie espositiva per mille espositori, molti dei quali provenienti da Stati Uniti, Francia, Germania, Argentina, Austria, Russia e Spagna, Paesi tornati a interessarsi alla manifestazione dopo averla disertata per anni, ricorda ancora Dazzi.

 

«Il numero di giovani e stranieri che riusciamo a coinvolgere è andato aumentando, qua arrivano persone che vogliono comprare, ma anche vedere novità: ci sono architetti, arredatori, interior designer, persone che fanno della cultura il proprio mestiere e che a Parma trovano un luogo dove è possibile innescare tante altre sinergie oltre a quelle commerciali».

 

Ciò non toglie che l' anima di Mercanteinfiera rimarrà quella che lo ha caratterizzato per anni. I visitatori avranno ben due padiglioni interi dedicati all' antiquariato in cui viaggiare letteralmente nel tempo, dalle ebanisterie settecentesche ai Rolex d' antan, dai bauli iconici di Louis Vuitton e alle Kelly bag di Hermès.

 

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«Ogni edizione si rinnova, gli espositori cavalcano le tendenze a ondate diverse, quest' anno troveremo la bicicletta che usava Donald Sutherland sul set di Novecento di Bertolucci e un frammento dell' albero di mele cresciuto nella proprietà di William Shakespeare, per non parlare di una cazzuola usata da Margareth Thatcher alla posa della prima pietra di una fabbrica britannica».

 

Il padiglione dedicato al vintage e al modernariato è invece quello più seguito negli ultimi due anni. Merito della fascia di pubblico che va dai 30 anni in su: «Fanno investimenti più ridotti, ma vengono qui a scoprire con una sola passeggiata cimeli che normalmente si troverebbero in musei o fondazioni diverse - analizza la brand manager - oggi il nostro pubblico vuole oggetti in grado di raccontare una storia».

 

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Mercanteinfiera allestirà due mostre collaterali. «L' Oro Matto e il gioiello-fantasia nella prima metà del Novecento», in collaborazione con il Museo del Bijou di Casalmaggiore e curata da Bianca Cappello e Letizia Frigerio: sessant' anni di storia italiana raccontati in più di cento pezzi realizzati in «placcato oro», in leghe metalliche, materiali plastici, paste di vetro, finto corallo e finti rubini.

 

I gioielli del popolo che imitavano quelli dei re. E poi «Il mare sorride da lontano: dipinti, incisioni, manifesti e oggetti intorno all' immaginario del mare», un percorso a tappe, ideato da Paolo Aquilini, Serena Bertolucci, Luca Leoncini, Laura Cattoni e Simone Frangioni del Museo di Palazzo Reale di Genova, che si snoda tra guide turistiche, abiti d' epoca, fotografie ed affiche pubblicitarie, per raccontare il mare come luogo dell' anima e di passioni. «Quest' anno lanciamo il fuorisalone primavera, che era una costante dell' edizione autunnale e poi abbiamo deciso di conferire il premio 2017 Mercanteinfiera allo scrittore Gianluigi Ricuperati, promotore di un progetto per Parma che riguarderà il senso del gusto».

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