dan friedkin

DAN FRIEDKIN, DOPO AVER ESONERATO MOURINHO, PENSA DI RILANCIARE O VUOLE VENDERE LA ROMA? IL PRESIDENTE USA, DI CUI NESSUNO HA MAI SENTITO LA VOCE, SI E’ MESSO IN TESTA CHE LA SQUADRA (PIENA DI GIOCATORI ROTTI E MEZZE PIPPE) VALGA IL QUARTO POSTO IN VIRTU’ DEL TERZO MONTE INGAGGI DELLA SERIE A - “FLOP” DAN E’ SICURO CHE UN TRAGHETTATORE COME DE ROSSI, SENZA ESPERIENZA IN A, POSSA FARE IL MIRACOLO? E QUALE AUTOREVOLEZZA PUO’ AVERE L’EX CAPITANO DENTRO LO SPOGLIATOIO CON UN CONTRATTO DI 6 MESI? – LE VOCI SULLA ROMA IN VENDITA DA MESI...

Da sport.sky.it

 

 

friedkin

José Mourinho era già stato vicino all'esonero a fine settembre, poi i Friedkin decisero di continuare con lui non convinti dai nomi dei possibili sostituti. E' uno dei retroscena emersi dopo la notizia dell'esonero dello Special One, comunicata al portoghese di persona da Dan Friedkin, atterrato appositamente a Roma dopo un viaggio-lampo. Una decisione, si diceva, a cui la proprietà giallorossa era già stata vicina dopo il pesante ko (4-1) contro il Genoa alla sesta giornata.

 

I nomi degli allenatori all'epoca "sul mercato", però, l'ex-Psg Christophe Galtier e Igor Tudor, non avevano fatto scoccare la scintilla, e decisivo era stato anche l'intervento di Tiago Pinto (che non aveva ancora comunicato il suo addio) nel convincere i Friedkin a provare a continuare con Mourinho, per poi scegliere con più calma, a fine stagione, il nome dell'allenatore del futuro. Fino al blitz di questa mattina.

 

mourinho friedkin

 

E così adesso è finita un po' come era iniziata: con Dan Friedkin che prende un aereo per incontrare di persona José Mourinho e con un comunicato "a sorpresa". Se nella primavera del 2021 il proprietario della Roma aveva convinto anche così lo Special One, volando da lui a Londra per illustrargli il suo progetto, adesso è finita con Friedkin che ha preso nuovamente il suo jet privato per comunicare l'esonero all'allenatore portoghese guardandolo negli occhi. Un viaggio-lampo in Italia forse anche "dovuto", per rispetto nei confronti della grandezza del personaggio, che comunque a Roma ha portato un trofeo continentale.

 

 

tiago pinto dan friedkin

Un vero e proprio blitz, quello di Friedkin, come lo era stato nel 2021 quello londinese per "bloccare" subito Mou fresco di esonero dal Tottenham. Adesso le ragioni sono ben differenti, a partire da una che rispecchia la convinzione del presidente della Roma: c'è ancora tempo per salvare la stagione. Motivo per cui si è deciso di intervenire subito, sorprendendo anche l'ambiente e la squadra, senza aspettare il ciclo delle prossime tre partite, sulla carta più "morbide" (contro Verona, Salernitana e Cagliari).

 

I risultati ovviamente hanno avuto un ruolo decisivo nella decisione dell'esonero. Quelli dell'intero ciclo di Mou (Conference e finale di Europa League a parte, ha chiuso il campionato con due sesti posti), ma soprattutto quelli dell'ultimo periodo, accompagnati dai troppi alibi. Una sola vittoria in campionato nell'ultimo mese, in cui la Roma è uscita anche dalla Coppa Italia.

 

dan ryan friedkin

(...)

friedkindan friedkin

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…