sarri de laurentiis

SEPARATI IN CASA - LA SCENEGGIATA POST-BERNABEU E’ SOLO L’ULITMA PUNTATA DI UN MATRIMONIO IN CRISI: DE LAURENTIIS E SARRI NON SI PARLANO DA MESI - IL TECNICO HA RINNOVATO IL CONTRATTO FINO AL 2020 MA HA FATTO INSERIRE UNA CLAUSOLA PER LIBERARSI NEL 2018 CON UNA PENALE NON ALTISSIMA

SARRI DE LAURENTIISSARRI DE LAURENTIIS

Monica Scozzafava per il “Corriere della Sera”

 

Due strade parallele che non si sono mai incrociate e probabilmente mai lo faranno. Due personalità agli antipodi, due uomini testardi e anche un po' narcisi, il cui rapporto è stato messo ancora una volta a dura prova dalla sfida della storia tra Napoli e Real Madrid. Maurizio Sarri e Aurelio De Laurentiis, uniti soltanto nel nome della «grande bellezza» del gioco di una squadra terza in campionato, in semifinale di Coppa Italia e rispettata nei confini nazionali.

SARRI DE LAURENTIIS GIUNTOLI 2SARRI DE LAURENTIIS GIUNTOLI 2

 

Il resto è una guerra fredda che si consuma a colpi di reprimende del presidente e di risposte piccate dell' allenatore, che non tollera invasioni tecniche. Destinati a lasciarsi?

Stava per accadere a giugno, quando Sarri aveva pensato (più o meno legittimamente) che il mondo del calcio fosse ai suoi piedi e che un contratto di ottocentomila euro l'anno non fosse adeguato. Era prigioniero di un quadriennale che non gli lasciava molti margini, riuscì a rinnovare cifre e tempi, ma soprattutto a inserire una penale non altissima (per il 2018) con la quale può «liberarsi».

SARRI DE LAURENTIIS 2SARRI DE LAURENTIIS 2

 

Eccola la variabile che può cambiare il corso delle cose. Per mettere la parola fine ai botta e risposta fastidiosi e anche inopportuni. Un rituale: De Laurentiis rivendica la priorità dell'azienda Napoli rispetto alla gestione sarriana della rosa e l'altro si risente, ma poi non va oltre l'invito a lavare i panni sporchi in famiglia.

 

«Vorrei che certe cose me le dicesse in privato», ha risposto Sarri nel confuso post Real, quando gli arrivavano a spizzichi e bocconi le dichiarazioni in mondovisione del presidente sui calciatori comprati e non impiegati. Privato, questo sconosciuto.

sarri de laurentiissarri de laurentiis

 

Sarri e De Laurentiis non si parlano da mesi, se le sono dette a distanza sia a settembre dopo Genoa-Napoli (Sarri denunciò l'assenza della società sulle questioni arbitrali) che al termine di Napoli-Lazio a novembre (il presidente gli suggerì di cambiare modulo). Il resto: qualche colloquio di circostanza e molte telefonate senza risposta. Ieri mattina dopo la notte della gloria mancata e delle accuse Sarri è rientrato a Napoli, destinazione Castel Volturno, De Laurentiis si è diretto a Los Angeles.

 SARRI DE LAURENTIIS SARRI DE LAURENTIIS

 

Il campo prima di tutto ma anche la rabbia per le parole del suo datore di lavoro ascoltate a freddo. A colloquio con lo staff, Sarri ha sancito ancora una volta la linea di demarcazione tra squadra e società, ha blindato il suo gruppo. De Laurentiis prima di volare per gli Stati Uniti ha invece sentenziato: «Per molto tempo non parlerà più nessuno», riferendosi alle interviste dei calciatori e alle conferenze pre e post gara. Un silenzio curativo.

 

SARRI DE LAURENTIIS SARRI DE LAURENTIIS

Sarri lo avrebbe voluto preventivo. De Laurentiis al Bernabeu ha attuato ancora una volta la sua strategia: l'affermazione del club che ha ben figurato in campionato, in Coppa Italia e in Champions anche senza Sarri e con un tetto ingaggi dimezzato rispetto a oggi. Il colpo (finale?) all'allenatore bravo, ma «bastian contrario» che poco si è preoccupato dei bilanci, smentendo spesso il mercato: Grassi e Regini mai utilizzati, Tonelli (nove milioni) e Maksimovic (diciotto milioni) in panchina, Rog (tredici) ancora allo studio e, ultimo, Pavoletti (diciotto) in tribuna al Bernabeu.

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