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IL DE LIGT IM-PERFETTO - IL TERZO FALLO DI MANO IN TRE SETTIMANE (DUE SANZIONATI E UNO DISINNESCATO DAL VAR CON IL BOLOGNA) METTE NELL’OCCHIO DEL CICLONE L’OLANDESE, PAGATO DALLA JUVENTUS 85 MILIONI DI EURO - IL CORDONE DI PROTEZIONE INTORNO ALL’EX AJAX, DA SARRI AI COMPAGNI - BUFFON: “SEMBRA AVERE LA NUVOLA DI FANTOZZI SULLA TESTA” - VIDEO

 

Gianluca Oddenino per “la Stampa”

 

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Non fosse così alto e così biondo, Matthijs de Ligt si potrebbe scambiarlo anche per il pulcino Calimero. Sfortunato negli episodi e insicuro in campo, dopo il pareggio di Lecce si è trovato al centro di critiche e sfottò da parte degli stessi tifosi bianconeri. Ce l' hanno tutti con lui e il terzo fallo di mano in tre settimane, due sanzionati e uno disinnescato dalla Var (quello con il Bologna), ha scatenato sia la fantasia sul web che le contromosse della Juve.

 

I compagni lo proteggono, Sarri lo aiuta tantissimo parlandogli in continuazione (oltre a scomodare Platini e Zidane per chiedere il tempo di far esprimere il suo valore) e i dirigenti si coccolano questo olandese di appena vent' anni che solo cento giorni fa ha cambiato paese, lingua e cultura calcistica.

 

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C' è un cordone di protezione attorno all' olandese: non solo per tutelare il difensore più caro nella storia della Serie A per cartellino (85 milioni di euro pagati all' Ajax) e stipendio (8 milioni netti a stagione più 4 di bonus), ma anche e soprattutto per aiutarlo a ritrovare la giusta serenità. Finora ci sono state più ombre che luci, anche perché i programmi sono subito saltati per l' infortunio di Chiellini: l' inserimento doveva essere più graduale, alternandolo un po' con il capitano juventino e un po' con Bonucci. E anche il dover giocare fisso a sinistra è un problema in più, visto che ad Amsterdam è cresciuto giocando a destra e solo nell' Olanda si sposta perché c' è Van Dijk.

 

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«Avevo tutto il tempo per ambientarmi tranquillamente - ha detto De Ligt -, ma è andata diversamente e questa per me è una grande sfida».

 

La sfida dell' olandese Passare da re del mercato a principe ranocchio non è semplice, ma De Ligt vuole tornare ad essere il difensore inserito nel migliore undici della Fifa. «Ha un talento enorme e la fiducia di tutti noi», ha rimarcato Leonardo Bonucci, che da fratello maggiore e da compagno di reparto cerca di guidarlo e rassicurarlo.

 

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«Per lui è un momento un po' così - aggiunge - ed è normale che possa nascere un po' di timore, un filo di insicurezza». Solo che la Juve, anche per questi errori, ha già incassato 8 gol nelle prime 9 partite di campionato e adesso Sarri deve correre ai ripari. Oltre a dover gestire un fisiologico turnover in difesa, perché Bonucci ha giocato tutti i 1.080 minuti stagionali e De Ligt a Lecce ha toccato quota 10 presenze consecutive. Mercoledì contro il Genoa e anche sabato nel derby sono previste forze fresche: Rugani (antico pupillo del tecnico toscano) deve ancora debuttare e il turco Demiral scalpita. Un po' di riposo può aiutare De Ligt, anche per farlo tornare sicuro come quando si presentò alla Juve: «Il prezzo pagato per me non è un problema, la pressione è normale e per essere un buon calciatore bisogna saperla gestire». La sfida inizia adesso.

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