denis bergamini

DENIS BERGAMINI NON SI E’ SUICIDATO. L'EX FIDANZATA INDAGATA PER CONCORSO IN OMICIDIO - CHIUSA L'INCHIESTA SUL CALCIATORE DEL COSENZA MORTO NEL 1989. LA PROCURA: È STATO PRIMA SOFFOCATO “VEROSIMILMENTE CON UNA BUSTA DI PLASTICA” E POI “ADAGIATO SULL'ASFALTO A PANCIA IN SU” - L’EX FIDANZATA SAREBBE STATA L'ULTIMA PERSONA A VEDERE DENIS. ALL'EPOCA SI PARLÒ DI UN LITIGIO TRA I DUE CHE SPINSE IL CALCIATORE A BUTTARSI SOTTO IL CAMION…

Carlo Macrì per il "Corriere della Sera"

denis bergamini

 

Il calciatore del Cosenza Denis Bergamini non si è suicidato.

Trentuno anni dopo la sua scomparsa la Procura di Castrovillari ha chiuso le indagini e ha iscritto nel registro degli indagati, con l' accusa di concorso in omicidio, l' ex fidanzata del calciatore Isabella Internò, 54 anni, di Cosenza.

 

Escono di scena, perché prosciolti, il marito della donna il poliziotto Luciano Conte, in un primo momento accusato di favoreggiamento e Raffaele Pisano l' autista del camion sospettato di concorso nel delitto. Pisano quella sera del 18 novembre del 1989 raccontò di aver investito Denis perché non era riuscito a frenare e di averlo trascinato «per una cinquantina di metri». Il camionista disse inoltre che quell' uomo si era buttato volontariamente sotto le ruote del suo camion.

BERGAMINI 1

 

Le indagini sulla morte di Bergamini riaperte sei anni fa dall' ex procuratore della Repubblica Eugenio Facciolla, hanno smentito la tesi del suicidio. Le perizie affidate ai professori Antonello Crisci, Carmela Buonomo e Maria Pieri hanno invece accertato che il calciatore sarebbe stato prima soffocato «verosimilmente con una busta di plastica» e poi «adagiato sull' asfalto a pancia in su».

 

Nella loro relazione i periti hanno spiegato in modo netto che solo la parte sinistra dell' addome di Bergamini è «scoppiata» sotto il peso della ruota destra del camion. Poi il mezzo è come se avesse fatto retromarcia, lasciando intatte le altre parti del corpo. Della decisione della Procura la famiglia Bergamini non è stata avvisata. «Faremo immediatamente la richiesta di accesso agli atti per capire come si sono mossi i magistrati e comprendere le ragioni che hanno spinto i pubblici ministeri ad archiviare le posizioni di Conte e Pisano» ha detto il legale Fabio Anselmo.

 

BERGAMINI

I familiari del giovane calciatore in questi decenni si sono battuti per conoscere la verità sulla morte del proprio congiunto. E sono stati sempre convinti che Denis non avesse nessun motivo per suicidarsi. Donata Bergamini, sorella del calciatore, ha ripetuto in ogni occasione che il fratello è stato ucciso prima di essere gettato sotto il camion.

Ma le due precedenti inchieste non sono bastate per risolvere il giallo.

 

BERGAMINI 3

Isabella Internò sarebbe stata l' ultima persona a vedere Denis. All' epoca si parlò di un litigio tra i due che spinse il calciatore a buttarsi sotto il camion. Questa ipotesi non ha mai convinto non solo i familiari, ma neanche la Procura di Castrovillari che ha persino ipotizzato che dietro la morte di Bergamini si potessero nascondere scenari criminali.

 

Secondo la famiglia, poi, il corpo di Denis non presenterebbe traumi da schiacciamento e, soprattutto, l' orologio e la catenina che aveva al collo avrebbero dovuto frantumarsi con l' impatto sull' asfalto. Invece sono rimasti intatti. Altri oggetti che portava addosso non hanno subito danni come accertarono le perizie del tempo. Le relazioni all' epoca stabilirono anche che Denis Bergamini era stato schiacciato dalle ruote del camion. La nuova inchiesta parla invece di omicidio. Il calciatore è morto soffocato.

bergaminidenis bergaminiBERGAMINI

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…