alexis sanchez conte parma inter

FESTIVAL INTER: DIRIGE ANTONIO CONTE, CANTA ALEXIS SANCHEZ - "LA BENEAMATA" SCAPPA. VINCE A PARMA E VA A +6 SUL MILAN. UNA DOPPIETTA DEL NIÑO MARAVILLA FA GODERE CONTE. SULLA SECONDA RETE ASSIST DI LUKAKU, L’OTTAVO IN CAMPIONATO – ZILIANI TWEET: "STASERA L’INTER HA VINTO MEZZO SCUDETTO. A 13 GARE DALLA FINE, I 10 PUNTI IN PIÙ SULLA JUVE, ANCHE DIVENTASSERO 7 DOPO IL NAPOLI, SONO UN TESORO. C’È POI 1 PUNTO IN PIÙ DA CONSIDERARE, QUELLO DEGLI SCONTRI DIRETTI..." – VIDEO

 

 

Francesco Fontana per gazzetta.it

 

PARMA INTER SANCHEZ

Un match complicato, ma che alla fine consegna all’Inter tre punti “da fuga” nel segno di Sanchez, decisivo al Tardini con una doppietta contro un buon Parma che rimane laggiù a quota 15, a -5 dal Torino terzultimo e a -6 dal Cagliari, al momento prima squadra salva. Inutile l’1-2 di Hernani al 71’, così Conte può volare con 59 punti in classifica lasciando il Milan a 53: campionato già concluso? Certo che no, tuttavia i nerazzurri mandano un segnale pesante alla concorrenza e possono tornare ad Appiano Gentile con un sorriso grande così (e senza squalificati in vista di lunedì, quando al Meazza arriverà l’Atalanta).

 

 

 

PARMA INTER

Formazioni. Rispetto alla vigilia non ci sono sorprese per Conte, che in attacco lancia Sanchez accanto a Lukaku con Lautaro che va inizialmente in panchina (per il Toro spazio nel finale al posto del cileno). In mediana torna Hakimi sulla destra (contro il Genoa era squalificato), per il resto tutto confermato con Perisic a sinistra, Brozovic in regia e Barella ed Eriksen ai lati.

 

In difesa, davanti ad Handanovic, ci sono Skriniar, De Vrij e Bastoni. Dall’altra parte D’Aversa – che rinuncia a Nicolussi Caviglia, Cornelius, Zirkzee, Gervinho e Conte – nel suo 4-3-1-2 sceglie Sepe in porta, Osorio, Valenti, Bani e Gagliolo in difesa. A centrocampo Hernani, Brugman e Kurtic con Kucka alle spalle di Man e Karamoh. L’arbitro è Fabrizio Pasqua della sezione di Tivoli.

 

 La partenza è nerazzurra, il primo squillo arriva al 2’ con Lukaku che serve Hakimi all’interno dell’area, palla in mezzo ma Sepe devia con la manona. Al 6’, dall’altra parte, timide proteste del Parma che con Man reclama il rigore per un presunto fallo di Barella: controllo al Var, niente di illegale e si riparte. Il possesso è dell’Inter, ma al 15’ è il Parma ad avere la prima, vera chance della gara: cross di Hernani, stacco di Kurtic e il connazionale Handanovic c’è e respinge.

PARMA INTER

 

Servono altri 15’ per il primo tentativo di Conte, che arriva con Eriksen. O meglio, con il suo mancato tap-in: Lukaku a centrocampo, filtrante per Hakimi, bravo a superare Valenti e a metterla dentro; Sepe non ci arriva, nemmeno il danese in anticipo rispetto al pallone.

 

L’Inter alza il ritmo, la partita diventa intensa e prima Skriniar e poi Perisic sfiorano il vantaggio trovando il muro di Sepe (bravissimo) e Valenti. È ancora l’Inter che ci prova, al 38’ tocca a Lukaku: Barella lavora in mediana, dentro per Brozovic e poi per il belga, il cui destro non crea particolari problemi a Sepe, reattivo con il suo piattone. Nel finale un brivido per parte, sempre di testa, con Lukaku e

 

CONTE HAKIMI PARMA INTER

Nell’intervallo D’Aversa toglie Man (non al meglio dopo lo scontro con Bastoni nel primo tempo) e dà fiducia a Mihaila. Conte non invece non cambia, neanche in attacco. E ha ragione, perché al 55’ Sanchez supera Sepe con il sinistro (non proprio impossibile): Inter avanti e partita che cambia. Il Parma sembra non reagire, poco dopo Perisic sfiora lo 0-2 mandando alto da ottima posizione. Il raddoppio è nell’aria e, puntuale, arriva al 62’: ancora con il NinoMaravilla, che con il piattone chiude una grande azione di Lukaku “alla Lukaku”, strepitoso a portarsi dietro mezzo Parma e a servire il compagno face to face con Sepe.

 

CONTE HAKIMI PARMA INTER

Poi spazio ai cambi: D’Aversa sceglie Pezzella, Inglese e Busi (out Gagliolo, Valenti e Kucka), Conte inserisce Vidal per Eriksen. Al 71’ il Parma la riapre: ottimo Pezzella sulla sinistra, Hakimi si oppone male e dall’altra parte Hernani è bravissimo ad anticipare Perisic e a battere Handanovic con un destro al volo. Match riaperto, ma non basta (dentro anche Pellè, all’esordio). Alla fine vince Conte, che non si ferma in questa corsa per lo scudetto. Per il Parma, invece, appuntamento a domenica per una trasferta (a Firenze) da non fallire.

antonio conte foto mezzelani gmt28antonio conte

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…