LA MAGLIA DELLA DISCORDIA - LA DIVISA DA TRASFERTA ROSA DELLA NAZIONALE TEDESCA DIVENTA UN CASO POLITICO IN GERMANIA - LA MAGLIETTA VIENE INDOSSATA DAI SINISTRATI PER DIMOSTRARE CHE IL PAESE NON STA ANDANDO VERSO L'ULTRADESTRA, MENTRE I MAL-DESTRI LA CRITICANO PERCHÉ CONSIDERATA TROPPO "WOKE" E "NON DA TEDESCHI" - NEL FRATTEMPO LA ADIDAS, CHE AVEVA INCENTRATO TUTTA LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA DEL KIT SUI COMMENTI NEGATIVI, GODE: LE MAGLIETTE SONO ANDATE A RUBA IN POCHISSIMO TEMPO… - VIDEO

Estratto dell'articolo di Giulia Zonca per “la Stampa”

 

la maglia rosa della germania. 5

La maglia rosa sta in coda ai supermercati, nei parchi, […] sopra le bici dentro il Parkstadion di Gelsenkirchen, non più in vendita perché è esaurita. È la divisa da trasferta della Germania ed è la risposta a chi cerca di strumentalizzare la nazionale. Indossata come un sentimento, come la prova che il Paese non sta andando verso l'ultradestra. Non in sostanza. […] Almeno questa è l'idea dell'acquisto in massa: mostrarsi in rosa come antidoto all'insofferenza capricciosa che sposta l'equilibrio verso l'estremo. Maggioranza silenziosa sì, però ben visibile. La maglia fa parlare di sé dal momento in cui è stata lanciata. […]

 

la maglia rosa della germania. 3

Alla prima uscita, ancora in passerella, per la presentazione, è subito polemica ed evidentemente era prevista perché nel giro c'è il botta e risposta tra lo scontato dissenso conservatore, «non è da tedeschi», e il sostegno alla scelta a tinte forti. Si parte dalla voglia di un colore che nulla ha che fare con la bandiera o la tradizione, con la motivazione chiara da subito di sponsor e federazione: «Non è uno stile, è una causa». La maglia nasce dal desiderio di vestire una visione culturale, è figlia della fascia arcobaleno, della foto con la mano sulla bocca ai Mondiali del Qatar in protesta contro il divieto di usarla.

 

I social si intasano di indignati che reclamano il classico verde come colore alternativo al bianco nazionale, con richiamo alla bandiera. Immancabile il gruppetto di, sporadici, neofascisti che si sento derubati della squadra di calcio. Seguono interventi politici non proprio nel merito, ma intorno al concetto. Inquietudini ribadite poi da chi, poche settimane dopo, in piena propaganda elettorale per europee, prova ad avanzare il sospetto che gli ultimi tornei calcistici siano finiti male per il multiculturalismo. […]

 

la maglia rosa della germania. 4

I reclami beceri si diffondono per i soliti canali anonimi e la Adidas, che firma la divisa, ha pronto il video. Il primo caso di pubblicità preventiva. […] La campagna riprende i dubbi, frasi che si compongono beffarde sopra l'immagine della gente in rosa: ognuno tira la maglia sul petto e così passa il testimone, cittadinanza diffusa. Tipo, «il rosa non è da campione» e Rudi Völler che esibisce il rosa e dice «a me sembra di sì». Leggende, stelle del presente, senatori come Thomas Müller che il rosa lo firma e chiede: «Con questa non si vince?».

 

Come a dire, se la metto io che sono campione del mondo e plurititolato potete stare sereni. Nessuno spiega i temi dietro al colore, per chi non coglie la splendida ironia c'è la colonna sonora: «Winds of change» degli Scorpions, l'unico tocco banale di un marketing progressista di grande inventiva. […]

la maglia rosa della germania. 2

 

La Germania tutto aveva previsto tranne che il rosa sarebbe diventato un manifesto contro la Alternative für Deutschland che si è allargata alle elezioni europee. Partito messo a dura prova agli Europei in cui la faccia della Germania è Musiala, il colore del Paese è rosa. Allo stadio il tema è bianco, fuori la seconda maglia è già seconda pelle. L'oggetto introvabile del marketing e il saluto della Adidas alla Mannschaft. Lo sponsor non ha potuto rilanciare la megaofferta Nike, la casa americana diventerà logo delle squadre tedesche dal 2027.

 

Pure questo è visto come un segno di decadenza, insieme con il caos trasporti che umilia i padroni di casa. La crisi economica è un dato reale, per foraggiare le giovanili la federazione cede alle lusinghe degli Stati Uniti. Non c'è più la Germania di una volta. […]

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