DJOKO IS BACK - IL SERBO SPAZZA VIA IN TRE SET ANDERSON E CONQUISTA PER LA QUARTA VOLTA WIMBLEDON – UNA FINALE DOMINATA DALL’INIZIO ALLA FINE DAL SERBO – AVVISTATI IN TRIBUNA IL PRINCIPE WILLIAM E KATE, LA PREMIER BRITANNICA THERESA MAY E HUGH GRANT
Luca marianantoni per gazzetta.it
Novak Djokovic vince per la quarta volta il torneo di Wimbledon superando in finale il sudafricano Kevin Anderson per 6-2 6-2 7-6 in 2 ore e 19 minuti. E' questo il verdetto della 132esima edizione dei Championships. Una finale non bella, dominata dall'inizio alla fine dal serbo che comunque ha dovuto annullare ben cinque set point ad un Anderson lontano parente di quello visto in campo contro Federer e Isner. Una vittoria che consente al serbo di portare a casa lo Slam numero 13 e riavvicinarsi sensibilemente a Roger Federer (20) e Rafael Nadal (17). Solo 9 campioni sono riusciti a vincere Wimbledon almeno 4 volte: Federer 8, William Renshaw e Sampras 7, Borg e Laurie Doherty 5, Reggie Doherty, Rod Laver, Tony Wilding e appunto Djokovic 4.
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PRIMO SET — Kevin Anderson vince il sorteggio e decide di servire. Il primo punto è uno scambio di 11 colpi concluso con l’errore di rovescio di Nole. In tutto il game, c’è un solo vincente, ed è la volée di Anderson. Poi al sudafricano scappa il dritto e sul break point commette addirittura doppio fallo. Nole invece va liscio, lascia un 15 e sale 2-0. Ci sono tanti errori per la tensione, poi Anderson mette due servizi vincenti e conquista il suo primo game. La partita non decolla, i vincenti sono merce rara e sul 3-1 Djokovic, l’australiano va ancora sotto 15-40, poi sbaglia una volée di rovescio e il serbo vola avanti 4-1. Sul 15-0 Nole mette a segno il primo vincente del match, una comoda volée di dritto. Dopo 22 minuti siamo già 5-1. Con il secondo ace Anderson accorcia 2-5, ma Djorkovic non trema, tiene a 15 e dopo 29 minuti fa suo il primo set per 6-2. L’ultima volta che il primo set della finale si era concluso sul 6-2 era stato nel 2005 quando Federer aveva superato Roddick 6-2 7-6 6-4.
SECONDO SET — Il livello del gioco è ancora basso; Djokovic naviga a vista, Anderson fa quello che il fisico gli permette. E si riparte come nel primo set, con il break del serbo. Anderson accorcia sull1-2, ancora a fatica e ai vantaggi dopo essere stato 40-0. Nole non molla un centimetro e sale 5-1. Sul 5-2 arriva la prima palla break in favore del sudafricano, ma Anderson mette fuori con il rovescio dopo 15 colpi. E sul set point Nole piazza un servizio vincente a uscite. E’ la finale con meno colpi vincenti della storia. Solo 18 in 72 minuti, con il punteggio già sul 6-2 6-2 Djokovic. Nella finale del 2002, in tutto l’incontro tra Hewitt e Nalbandian, ce ne furono 42, il minimo storico (30 per Hewitt e solo 12 per Nalbandian). Ma questa volta sarà record, negativo, ma pur sempre record. Solo quattro game tenuti da un giocatore dopo i primi due set, non accadeva dal 1984 quando McEnroe battè Connors 6-1 6-1 6-2.
TERZO SET — Nole tiene il 100% dei punti al servizio fino al 3-4. Poi concede addirittura una palla break che annulla grazie all'errore di rovescio di Anderson. Il sudafricano stecca con il dritto e Nole lo raggiunge sul 4 pari. Sul 4-5 Nole commette un doppio fallo e dopo un'ora e 55 minuti di gioco Anderson ha una clamoroso set point. Il serbo rischia colpendo la riga di fondo in uscita dal servizio, poi chiude con una comoda volée di dritto. Ma commette ancora doppio fallo e poi annulla anche il secondo set point con un pregevole attacco di dritto incrociato. Anderson non ha la forza di cambiare marcia e Nole sale 5 pari. Sul 5-6 Nole vacilla ancora, va sotto 0-30 e poi 15-40 e per il suafricano ci sono altri due set point: il primo lo annulla con il servizio, il secondo con l'accoppiata servizio al centro-dritto lungolinea. Nole cancella anche il terzo set point del game (il quinto in totale) e si garantisce il tie break.
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TIE BREAK DECISIVO — Sventagliata di dritto di Anderson per l'1-0, poi due errori del sudafricano per il 2-1 Nole. Qui mini break con l'avventato attacco di Anderson passato dal dritto in lungolina di Nole per il 3-1. Il serbo gli spara un passante tra i piedi e Anderson subisce anche il secondo mini break per il 4-1 Djokovic. Servizio vincente e si cambia campo sul 5-1. Sul 6-2, servizio Anderson, Nole si gioca il primo match point che Anderson annulla con uno smash. Ora è il serbo a servire per chiudere avanti 6-3: prima al centro e il serbo vince per la quarta volta il torneo di Wimbledon battendo in 2 ore e 19 minuti Kevin Anderson per 6-2 6-2 7-6.
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