ECCEZIO”NOLE” VERAMENTE – FEDERER SCHIANTATO: NOLE DJOKOVIC RE DI ROMA – IL PRESIDENTE DELLA FEDERTENNIS BINAGHI PENSA DI SPOSTARE IL TORNEO A FIUMICINO: “FORO ITALICO TROPPO PICCOLO” – MAX GIUSTI: LA SHARAPOVA? MEGLIO GABRIELA SABATINI
Francesco Persili per “Dagospia”
Eccezio”Nole” veramente. Nole Djokovic demolisce Federer in due set (6-4;6-3) e si conferma re di Roma. Non è abituato a bere ma a vincere, Djoko che per festeggiare la quarta vittoria agli Internazionali al momento del brindisi si spara il tappo di champagne in faccia. Cin cin. Il torneo resta tabù per Federer che all’ombra dei pini e delle statue del Foro non ha mai vinto. Partita senza storia: sul 4 pari nel primo set Djokovic annulla una palla break e da quel momento è un monologo del tennista numero uno al mondo.
Nella seconda partita Nole vola subito tre a zero, e buonanotte a Roger Express. Al pubblico romano non resta che consolarsi con Javier Zanetti e Ben Stiller. A gustarsi la sfida dei sogni sugli spalti ci sono, tra gli altri, anche il ministro Maria Elena Boschi, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il numero uno della Lazio, Claudio Lotito, Giuliano Amato, Gianni Rivera, Marcello Lippi, Neri Marcoré, Max Giusti. Volti delusi al termine del match tra gli appassionati di rito federeriano mentre esulta il direttore del Tg1 Mario Orfeo, tifoso da sempre di Djokovic con cui condivide anche il tifo per il Milan.
FORO BYE BYE? – Più della questione su chi parte favorito a Parigi a far discutere sono le parole del presidente della Federtennis, Angelo Binaghi. «Il Foro Italico è troppo piccolo. Non riusciamo a starci più». Il numero uno della Fit condivide le riflessioni del presidente del Coni Malagò su un possibile cambio di location degli Internazionali di tennis: «Il Parco del Foro Italico è un’area bellissima ma fortemente vincolata che ci crea tantissime difficoltà a livello di infrastrutture e funzionalità»
gabriela sabatini -hot-tennis-picture
La mancanza di parcheggi, l’assenza di una linea diretta di bus, la rabbia per il mancato sorteggio al Colosseo e lo sgarbo di piazza del Popolo negata al tennis «ma non ai peggiori politici di questo Paese»: Binaghi mette in fila tutte le criticità del Foro a partire dal Centrale “nato piccolo” e poi strozzato nella culla quando l’amministrazione di centrodestra bocciò il progetto della giunta Veltroni e si persero 3-4mila posti.
«Si tratta di un problema politico serio», articola il numero della Fit che fa balenare l’ipotesi di spostare “la macchina da guerra” degli Internazionali a Fiumicino così come era stato previsto nel dossier della candidatura olimpica, poi abortita, del 2020. «Si tratta di capire – prosegue il presidente della Federtennis - fino a che punto è possibile la convivenza tra una manifestazione popolare con spettatori e fatturato record e le scelte politico-culturali dell’amministrazione che oggi più che mai incidono sul torneo di Roma».
L'altro giorno al Foro si è fatto vedere l’assessore allo sport Paolo Masini, Binaghi lo ringrazia e “invita” anche Marino: «Mi piacerebbe vedere anche il sindaco prima o poi a una conferenza stampa». Al Foro o a Fiumicino, questo si vedrà.
Sulle buche dei campi che più di un problema avevano creato a Djokovic, Binaghi spiega: «Il Centrale è stato rifatto in un periodo di pioggia che ha ritardato il consolidamento del campo. L’anno prossimo ci faremo trovare più pronti anche su questo versante».
VADO AL MAX (GIUSTI) CON LA SABATINI - In campo femminile terzo trionfo per la Sharapova che parla del Foro come di una “location speciale”: «Sarebbe triste andar via di qui». Non ha tifato per Masha ma per la sua rivale Carla Suarez-Navarro, Max Giusti, esaltato dalla supersfida Djokovic-Federer: «Grande spettacolo tra due campioni fortissimi ma Nole è atleticamente superiore».
Il comico romano e romanista ammette di essere legatissimo al Foro («Le parole di Binaghi? Non credo che voglia andar via da qui piuttosto penso che voglia lanciare un messaggio per far capire quanto sia importante la manifestazione»), glissa sul derby Champions con Lotito, una delle “vittime” preferite delle sue imitazioni («No comment, aspetto la fine del campionato») e rivela la sua passione per i “nerd” del tennis:
«Per questo ho tifato la Suarez-Navarro anche se meno elegante e meno bella della Sharapova». Inarrivabile come “grande bellezza” del Foro resta l’ex tennista argentina Gabriela Sabatini, anche per un fatto ormonale: «Mi piaceva tantissimo – ricorda Max Giusti – io ero anche in piena pre-adolescenza, capirai…».
La Sabatini è stata il sogno erotico di migliaia di pischelli anni Ottanta: «Più che come bomba erotica la vedevo come la fidanzatina del liceo». Anche con i laghetti di sudore sotto le ascelle sprigionava sensualità: «Ma io sono poco fetish – sorride il comico- sono muy tradicional»…