donnarumma zaniolo capello

"DONNARUMMA? SPERO NON VENGA FISCHIATO MA È STATO IRRICONOSCENTE" - FABIO CAPELLO CONTRAE IL MASCELLONE QUANDO PARLA DI GIGIO: "PER TUTTO CIÒ CHE IL MILAN AVEVA FATTO PER LUI E LA FAMIGLIA QUANDO ERA RAGAZZINO, AVREBBE DOVUTO COMPORTARSI DIVERSAMENTE" - SU ZANIOLO: "HA COLPI DI GENIO COME SAVICEVIC, DEVE PARTIRE DALLA FASCIA" (PERÒ INTANTO IL MANCIO NON L'HA CONVOCATO) - "SERIE A COMBATTUTA, MA LA JUVE È FUORI DALLA CORSA SCUDETTO PERCHÉ…"

Roberto Maida per www.corrieredellosport.it

 

fabio capello

Se è vero che la passione si spegne con il passare  del tempo, Fabio Capello è una magnifica eccezione: a 75 anni guarda un’infinità di partite, studia, ragiona. E commenta, ovviamente,  come opinionista Sky graffiante e sarcastico. Nessuno meglio di lui può raccontare Italia-Spagna prima che si giochi.

 

Sarà più dura rispetto alla semifinale europea?

«Non so se sarà più dura ma mi aspetto dei fastidi. Il loro calcio ci ha spesso creato delle difficoltà. E non credo che il copione  della partita sarà tanto diverso».

 

fabio capello

Cioè?

«La palla la terranno loro. Ma se siamo bravi in difesa abbiamo buone possibilità perché la Spagna, che ha tante assenze importanti, ci lascerà delle opportunità per segnare».

 

Cosa deve fare Mancini per non disperdere l’entusiasmo di Wembley?

«Con il Mondiale alle porte l’importante è conservare l’umiltà,  la voglia di sacrificarsi, l’allegria. Con questi presupposti abbiamo  vinto. E ora non dobbiamo adagiarci. Confermarsi ad alti livelli è sempre difficile».

 

A San Siro manca Immobile. Meglio con un centravanti o con Insigne nel mezzo?

«A me Insigne piace di più sul lato sinistro. In generale ritengo che i calciatori debbano essere messi nei ruoli naturali. Ma se  Mancini ritiene che sia funzionale da finto centravanti l’esperimento ci può stare»

 

FABIO CAPELLO

In Svizzera il tentativo con Zaniolo non ha funzionato.

«Perché Zaniolo quel ruolo non lo può fare. Zaniolo deve partire dalla fascia, sprigionare tutta la sua forza fisica, come faceva Savicevic nel mio Milan».

 

NICOLO ZANIOLO

Zaniolo come Savicevic?

«Il paragone tra i due non mi sembra azzardato, purché chiaramente Zaniolo torni quello che era prima degli infortuni. Anche lui ha dei colpi di classe e di genio come Dejan».

 

mancini zaniolo

Tornando alle scelte di Mancini, c’è un problema centravanti in Nazionale?

«Non credo. Immobile è bravo, lotta, apre spazi per i compagni. Certo non riesce a esprimersi ai livelli della Lazio».

 

Questione tattica?

«Questo è un problema relativo. Credo sia più un discorso di pressione psicologica e di velocità del gioco: a livello internazionale si va più forte».

 

mourinho

Mourinho ha detto di aver trovato la Serie A molto migliorata rispetto a come l’aveva lasciata.

«Ci sono delle novità interessanti, è vero, ma quando vedo la Premier League sembra un altro sport. E dipende anche dagli arbitri».

 

Mancano arbitri bravi da noi?

«No, è un fatto di cultura. Da noi ogni contrasto è un fischio, all’estero non buttano la palla fuori neppure con l’uomo a terra. Mi fa ridere quando anche dei miei colleghi in tv per giustificare un fallo dicono “Beh, lo tocca”. Che vuol dire? C’è gente che si tuffa in continuazione, i famosi falli di svenimento... Così non cresciamo di livello».

 

Quali novità del campionato possono servire a Mancini in vista del Mondiale?

«Sicuramente Tonali, che presto entrerà nel club arricchendo un centrocampo già completo. Per non parlare di Pellegrini, che con Mourinho ha trovato la scintilla giusta. Da molti anni non avevamo un reparto così forte: saranno in tanti a lottare per un posto. E il centrocampo è l’anima della squadra».

 

jorginho 6

Jorginho è da Pallone d’Oro?

«Senza dubbio. Non solo perché ha vinto tutto ma anche perché nelle vittorie è stato determinante. Nel 2021 non vedo giocatori altrettanto decisivi».

 

E la difesa dà garanzie? L’età avanza...

«Bonucci e Chiellini sono dei totem. Torno al discorso di prima: se il centrocampo ti sostiene, l’esperienza è un valore e la vecchiaia si sente meno».

 

GIGIO DONNARUMMA

Donnarumma ha chiesto di non essere fischiato a San Siro.

«Spero che sia accontentato, perché è un giocatore della Nazionale che ha dato un contributo fondamentale per il titolo europeo. Ma mi lasci dire una cosa: Donnarumma è stato irriconoscente verso il Milan, andando al Psg. Per tutto ciò che il club aveva fatto per lui e la famiglia quando era ragazzino, avrebbe dovuto comportarsi diversamente».

 

donnarumma psg 15

A proposito di Psg, dopo aver comprato tutti l’Emiro vincerà la Champions?

«Non lo so, non è detto. Nelle squadre serve equilibrio, oltre alla qualità. La sconfitta contro il Rennes l’ha dimostrato. Ma certo, l’attrattiva è enorme: prima non mi sarei mai sognato di guardare una partita di campionato del Psg, ora sono curioso. Dai tenori ti aspetti sempre un acuto, il calcio è anche e soprattutto uno spettacolo».

 

CARLO ANCELOTTI FLORENTINO PEREZ

Le spagnole invece sono in crisi. Da ex allenatore del Real Madrid, che idea si è fatto?

«Servirà del tempo per ricostruire. Il Madrid ha bisogno di un paio di difensori centrali: li ho visti contro il Maiorca, mamma mia. Ma davanti stanno bene, anche senza Mbappé, perché hanno talenti interessanti. Il Barcellona non può muoversi, ha problemi economici. Ma con gli stadi pieni aumenteranno i ricavi e piano piano apriranno un nuovo ciclo».

 

INSULTI RAZZISTI A KALIDOU KOULIBALY VICTOR OSIMHEN

In Italia si aspettava un Napoli così pronto?

«Sinceramente sì. L’avevo detto prima dell’inizio del campionato. Ora è più facile. Già Gattuso aveva fatto un ottimo lavoro. Spalletti ha dato nuovi impulsi. E i risultati si vedono».

 

Si vede anche un grande Osimhen.

«Sì, un attimo... Ha una forza fisica incredibile ma con i piedi deve migliorare molto. Può farlo con l’allenamento quotidiano. Allora sì che diventerà straripante».

 

massimiliano allegri 1

La Juve è fuori dal discorso scudetto?

«Per me sì. È già troppo lontana dal vertice e ha tante squadre davanti. È un campionato molto combattuto e se devi recuperare punti a Napoli, Milan, Inter e Roma diventa complicato».

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel goldman sachs

"DELFIN” CURIOSO – DA DOVE ARRIVA LA NOTIZIA CHE LA HOLDING DEI DEL VECCHIO POTREBBERO LIQUIDARE IL LORO 2,7% DI UNICREDIT? I BENINFORMATI PUNTANO IL DITO SU GOLDMAN SACHS: LA BANCA AMERICANA E' ADVISOR DI COMMERZBANK, CHE TRA DUE GIORNI TERRÀ IL SUO “INVESTOR DAY”, E HA TUTTO L’INTERESSE A VEDER SVALUTARE IL TITOLO DELLA BANCA ITALIANA, CHE VUOLE PAPPARSELA – ORCEL TIRA DRITTO E ANNUNCIA CHE UNICREDIT "HA SUPERATO LA SOGLIA DEL 5% IN GENERALI”. E NON ESCLUDE UN RILANCIO SU BPM"

peter thiel donald trump elon musk

DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER AVERNE LA PROVA BASTA VEDERE LA PARABOLA ASCENDENTE DELLA SUA “PALANTIR” IN BORSA: IN UN MESE, HA GUADAGNATO IL 65% (IL 39 IN UNA SETTIMANA) – COSA POTRÀ FERMARE L’AVANZATA DEI MILIARDARI TECH A STELLE E STRISCE? IL LORO EGO E GLI INTERESSI OPPOSTI. IN QUESTE ORE THIEL HA ASSISTITO AL “TRADIMENTO” DEL SUO EX PUPILLO ZUCKERBERG: È STATA “META” A DIVULGARE IL CASO “PARAGON”. E THIEL HA GROSSI ACCORDI CON L’AZIENDA CHE PRODUCE IL SOFTWARE PER SPIONI GRAPHITE – IL REGALONE A MUSK: CONTROLLANDO I PAGAMENTI DEL PENTAGONO, POTRÀ VEDERE I CONTRATTI DELLE SOCIETÀ CONCORRENTI A SPACEX…

fortunato ortombina barbara berlusconi diana bracco giovanni bazoli teatro alla scala

DAGOREPORT - MA CHE È, LA SCALA O UNO YACHT CLUB? IL REQUISITO PRINCIPALE PER ENTRARE NEL CDA DELLA SCALA SEMBRA ORMAI ESSERE QUELLO DI AVERE UNA "BARCA" DI ALMENO 40 METRI – TRA I GIÀ PRESENTI IN CDA, IL VELIERO DI FRANCESCO MICHELI È LEGGENDARIO, ARREDATO DA QUADRI E DA UN PIANOFORTE A CODA. VACANZE IN BARCA ANCHE PER BAZOLI E MAITE CARPIO CONIUGATA BULGARI - E LE NEW-ENTRY? DIANA BRACCO VELEGGIAVA SU “BEATRICE”, UN'IMBARCAZIONE IN LEGNO DI VALORE STORICO, DA LEI DONATA AL COMUNE DI IMPERIA. BARBARA BERLUSCONI, INVECE, USA IL LUSSUOSO YACHT DI PAPI SILVIO, IL “MORNING GLORY”…

michael czerny kevin joseph farrell bergoglio papa francesco vaticano pietro parolin matteo zuppi

PAPA FRANCESCO COME STA? IL PONTEFICE 88ENNE È TORNATO DAL BLITZ DI 9 ORE IN CORSICA DEL 15 DICEMBRE SCORSO CON UNA BRONCOPOLMONITE CHE NON GLI DA’ TREGUA: COLPI DI TOSSE, IL CONTINUO RESPIRO SPOSSATO, IN COSTANTE MANCANZA D'OSSIGENO - I MEDICI DELLA SANTA SEDE STANNO CURANDO LA BRONCOPOLMONITE CON DOSI MASSICCE DI CORTISONE. E CORRE VOCE CHE LO VOGLIONO PORTARE AL POLICLINICO GEMELLI PER RIMETTERLO IN PIEDI, MA LUI RIFIUTA (PREFERISCE IL FATEBENEFRATELLI) - I CARDINALI FEDELISSIMI DI FRANCESCO (TRA CUI MICHAEL CZERNY E KEVIN JOSEPH FARRELL) SI DANNO MOLTO DA FARE PER LA SALUTE DI BERGOGLIO. E TE CREDO: NELLA CHIESA VIGE UNO SPOIL SYSTEM RADICALE: IL GIORNO IN CUI IL PONTEFICE VOLA NELLA CASA DEL SIGNORE, TUTTE LE CARICHE DELLA CURIA ROMANA DECADONO…