nike vaporfly next

LE SCARPE PIENE DI DOPING – LA FEDERAZIONE MONDIALE DI ATLETICA ENTRO LA FINE DI GENNAIO POTREBBE BANDIRE LE NIKE “ZOOMX VAPORFLY NEXT%” CHE GRAZIE A UNA FIBRA DI CARBONIO FANNO ANDARE PIÙ VELOCI I CORRIDORI CON UNO SFORZO MINORE - IL DIBATTITO È APERTO, E COME IN FORMULA 1 LA DOMANDA È: CONTANO PIU LE GOMME O IL PILOTA? – IL PRECEDENTE DEI COSTUMONI PER IL NUOTO STUDIATI DALLA NASA E LA TUTA “ANDY”

 

Cesare Monetti per “Avvenire”

 

atleti con le nike vaporfly next

Non di solo doping nei muscoli è pronto l' uomo a barare pur di vincere. Epo, ormone della crescita, testosterone, cortisonici sono solo una parte, di sicuro la più sporca e meno etica, di quello che si può brutalmente fare per soddisfare la fame di vittoria. La tecnologia però avanza in ogni campo, anche sui gesti e sui materiali sportivi, vivendo sul sottile confine tra lecito ed illecito, al limite dei regolamenti che sono senz' altro sempre un passo indietro rispetto alle aziende sportive che credono fortemente e investono milioni di dollari nella ricerca scientifica per aiutare e supportare i grandi atleti.

 

brigid kosgei con le nike vaporfly next

Che poi, a cascata, significa arrivare a far usare i materiali di ultima generazione anche al popolo degli amatori, alla massa, a coloro che ammirano i campioni e ne copiano le gesta. Un po' come la tecnologia delle Formula 1 che poi dopo qualche anno ci ritroviamo sulle nostre auto. In atletica scoppia in questi giorni il caso delle calzature Nike utilizzate dai più forti maratoneti internazionali. Loro le usano, vincono medaglie e fanno record, centinaia di migliaia di podisti le usano poi in tutto il mondo creando un immenso business.

 

eliud kipchoge con le nike vaporfly next

Il problema però è che le calzature di ultima generazione della mitica azienda americana, il modello ZoomX VaporflyNEXT%, garantisce un ritorno di energia ad ogni passo che pare sia fuori misura. All' interno della suola vi è un' arma se- greta, una piastra in fibra di carbonio lunga tutta la scarpa che offre la massima propulsione per aiutare ad aumentare il passo.

 

costumone speedo studiato in collaborazione con la nasa 2

Le molle, banalizzando i regolamenti, sono vietate. Eliud Kipchoge, il primatista mondiale di maratona con 2h 01'39'', in occasione del suo record- spettacolo di ottobre firmato a Vienna quando dimostrò in una corsa esibizione di poter correre i 42,195km in 1h 59'40'' ha usato un prototipo di questo modello, con addirittura uno speciale airbag nella suola all' altezza dell' avampiede per aumentarne ulteriormente la spinta. Primo uomo al mondo a riuscire a rompere il muro delle 2 ore, pubblicità in mondovisione ed impennata delle vendite i giorni successivi.

 

costumone speedo studiato in collaborazione con la nasa

Se il suo primato non è mai stato omologabile, la domanda invece è per la keniana Brigid Kosgei che a Chicago, sempre in ottobre, in una vera maratona con le stesse scarpe ha fatto il primato mondiale femminile con 2h 14'04''. I giornali inglesi Sun e Daily facendo lo scoop affermano che World Athletics, la federazione mondiale, entro la fine di gennaio potrebbe bandire questo modello usato ormai dal 40% dei top atleti. Kipchoge non ci sta e in una intervista al Telegraph ha detto senza mezzi termini che come in Formula 1 quello che conta è il motore ed il pilota. Le gomme sono uguali per tutti.

 

nike vaporfly next i vantaggi delle nike vaporfly next

Al momento c' è una commissione di esperti che sta facendo dei test per conto della federmondiale e studiado il caso. Tutto questo riporta alla memoria quanto accadde circa un decennio fa con le avveniristiche protesi in carbonio del sudafricano paralimpico Oscar Pistorius che con le sue "cheetah"( ghepardo) stupì il mondo e ottenne di correre tra i normodotati. Soprattutto nella fase lanciata le sue protesi sembravano enormi molle che consentivano passi di diversi metri.

costumone speedo studiato in collaborazione con la nasa 1

 

Il caso tenne il mondo sospeso. Ancora abbiamo negli occhi i costumoni studiati anche dalla Nasa che nel biennio 20082009 sconvolsero a suon di record il mondo del nuoto. Fu una rivoluzione, realizzati in materiale plastico o carbonio riducevano in maniera considerevole l' attrito con l' acqua, poi furono in seguito vietati. La scienza al servizio dello sport e non solo, è nata la tuta sensorizzata "AnDy" che misura i movimenti del corpo per migliorare le performance nello sport e l' ergonomia degli ambienti di lavoro.

 

andy sensorized suit 1

Realizzata dai ricercatori dell' IIT a Genova la "tuta AnDy" è una tuta sensorizzata munita di algoritmi e tecnologie capaci di registrare e misurare la postura del corpo umano, anche durante movimenti rapidi e dinamici, e gli sforzi muscolo-scheletrici che si possono compiere nelle attività lavorative. I ricercatori hanno testato il prototipo durante sessioni di allenamento sportivo, come gli esercizi tipici di una preparazione calcistica, mentre vengono spostati dei carichi.

nike vaporfly next

 

andy sensorized suit

In futuro la "tuta AnDy" sara usato all' interno degli ambienti di lavoro per aumentarne l' ergonomia e nello sport per monitorare le prestazioni degli atleti. Un primo passo per la creazione di robot che interagiscano con le persone, ottenendo così robot industriali collaborativi ("cobot"). Le diverse tecnologie indossabili sviluppate potranno essere applicate anche nel campo della riabilitazione e delle protesi, e in tutti quei settori dove è necessario comprendere lo stato del corpo di una persona per aumentarne beneficio e sicurezza. Doping tecnologico, robot e futuro, lo sport al servizio dell' uomo di tutti i giorni e sempre più dubbi sulle vittorie.

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