standing male nude freud nudo

LA VERITÀ NUDA E CRUDA - DOPO 25 ANNI UN NUDO MASCHILE A FIGURA INTERA VIENE ATTRIBUITO A LUCIAN FREUD: INIZIALMENTE L'ARTISTA L'AVEVA RIPUDIATO, COME HA RACCONTATO IL COLLEZIONISTA SVIZZERO CHE HA IL QUADRO E HA INGAGGIATO UN DETECTIVE PRIVATO - IL DIPINTO RITRAEVA IL MAESTRO STESSO ED ERA PER L'AMICO (E AMANTE) FRANCIS BACON? FORSE FREUD VOLEVA TOGLIERLO DI MEZZO PER CANCELLARE LA PROVA DELLE SUE PRESUNTE FREQUENTAZIONI GAY A GINEVRA E…

Matteo Persivale per il "Corriere della Sera"

 

quadro di lucian freud

Amici, complici, compagni di sbronze al Gargoyle Club di Soho, uniti dal talento senza limiti e da mutua ammirazione che pareva infinita ma finì, e anche male, dopo un quarto di secolo, per motivi mai chiariti che ancora adesso fanno discutere gli storici dell'arte.

 

lucian freud e francis bacon 4

Amici, complici. Amanti? L'amicizia tra Lucian Freud e Francis Bacon è una delle grandi storie dell'arte del Novecento che adesso assume, forse, un connotato in più. Che Freud, in gioventù, avesse avuto esperienze omosessuali quando era marinaio della Marina mercantile è considerato un dato di fatto dai biografi più documentati come per esempio William Feaver, autore di un testo di riferimento sulla gioventù dell'artista.

 

standing male nude

L'amicizia con Bacon, di dieci anni più grande, è altrettanto documentata - fu Graham Sutherland a allertare nel 1945 il giovane Lucian, segnalandogli «il più grande pittore inglese, un incrocio tra Vuillard e Picasso» - Bacon per l'appunto.

 

lucian freud e francis bacon 3

Sono invece nuove le rivelazioni dell'Observer di ieri, che spiega come quasi 25 anni fa un collezionista d'arte svizzero comprò all'asta un nudo maschile a figura intera attribuito a Lucian Freud e disse di aver poi ricevuto una telefonata dall'artista britannico in persona che gli chiedeva di acquistarlo.

 

lucian freud e francis bacon 1

Il collezionista rifiutò, e disse di aver poi ricevuto - tre giorni dopo - un'altra telefonata da un Freud furibondo che lo avrebbe minacciato: se non gli avesse venduto il quadro, avrebbe negato di averlo dipinto.

 

Il collezionista - anonimo - ha detto all'Observer che Freud l'avrebbe prima blandito: «Ti darò più di quanto hai pagato, te lo pagherò il doppio». Ma «rifiutai, e diventò molto aggressivo, e volgare».

 

lucian freud 7

Freud (morto nel 2011) si rifiutò quindi di autenticare Standing Male Nude, olio incompiuto su tela che misura 43 cm per 65 cm, che fino a oggi è rimasto di attribuzione incerta e quindi non è di fatto vendibile sul mercato.

 

Ora però tre studi indipendenti hanno concluso che è molto probabile che il nudo maschile sia stato dipinto dal maestro, e che sia addirittura un suo autoritratto. Il collezionista ha ingaggiato un detective privato, Thierry Navarro.

 

Navarro ha scoperto che il dipinto rimase per anni in un appartamento di Ginevra usato segretamente da Bacon e da altri amici gay, e che Freud sarebbe stato tra i suoi visitatori (l'omosessualità era legale in Svizzera già dal 1942, al contrario di quel che succedeva nel Regno Unito).

 

lucian freud 6

Secondo Navarro «c'è un testimone ancora vivente a Ginevra, nella comunità gay, che ha riconosciuto il dipinto. Questo testimone sapeva della relazione tra Freud e Bacon. Ha fornito molti dettagli. Ha detto che Bacon chiese a Freud di dipingere questo quadro per lui, e che Bacon teneva questo dipinto esposto all'ingresso dell'appartamento».

 

lucian freud 5

Perché Freud avrebbe voluto togliere dalla circolazione il quadro? Nel 1993, settantenne, realizzò quello che per i critici è il suo più grande autoritratto, Painter Working, Reflection, nel quale appare nudo a figura intera, con in mano pennello e tavolozza. Il quadro di Ginevra è, paragonato a questo, di assoluta modestia quindi non può trattarsi di questo. Freud voleva cancellare la «prova» delle sue presunte frequentazioni gay ginevrine? Forse.

 

lucian freud 4

Il collezionista, a supporto di questa tesi, porta anche uno studio scientifico: la dottoressa Carina Popovici, co-fondatrice di Art Recognition, azienda svizzera con sede vicino a Zurigo, usa l'intelligenza artificiale per attribuire quadri agli artisti.

 

«La nostra intelligenza artificiale ha classificato parti del dipinto come opera di Freud con un punteggio molto alto, un risultato positivo fino al 95%. Questo potrebbe implicare che la superficie rimanente sia stata dipinta da qualcun altro». Da Bacon?

 

lucian freud 3

Un'opera realizzata dai due maestri, seppure incompiuta, avrebbe un enorme valore, certamente più alto dell'attuale che è pari a 0. Dagli eredi di Freud, per adesso, nessuna reazione.

 

lucian freud 2

Quando i due ruppero l'amicizia - c'è un nastro degli anni Ottanta nel quale Bacon, decisamente cattivello e forse alterato, definisce le recenti opere di Lucian «agghiaccianti» - intorno al 1970 Bacon aveva appena realizzato un trittico che ritrae l'amico: trittico che nel 2013 fu venduto all'asta per 142 milioni di dollari dopo una gara al rialzo tra sette collezionisti anonimi rimasta leggendaria, cifra che allora stabilì un record assoluto (battendo L'urlo di Munch). Lucian e Francis, uniti anche dopo la morte, come succede solo agli immortali.

 

lucian freud 1lucian freud e francis bacon 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...