nedved marotta agnelli

RIVOLUZIONE IN CASA JUVENTUS - DOPO L’ANNATA DELUDENTE, ANDREA AGNELLI STA STUDIANDO UN NUOVO MANAGEMENT PER LA SOCIETA', CHE ORA (PER SUA SCELTA) NON HA NÉ UN AMMINISTRATORE DELEGATO NÉ UN DIRETTORE GENERALE - TRE LE IPOTESI AL VAGLIO, TRA CUI IL RITORNO A TORINO DI MAROTTA E IL DEFENESTRAMENTO DI PARATICI, REO CON NEDVED DEL SILURAMENTO DI ALLEGRI - ANCHE LO STATO DELLE FINANZE E' IN CONDIZIONI CRITICHE...

Dagoreport

andrea agnelli 3

 

Per scelta di Andrea Agnelli la Juventus oggi non ha né un Ad né un direttore generale. Dopo l’affaire Francesco Calvo, a cui il presidente bianconero ha sfilato la moglie Deniz Akalin, e la lite con Beppe Marotta, contrario all’operazione che ha portato a Torino Cristiano Ronaldo, Agnelli ha preteso un organigramma più snello ma i risultati non sono stati quelli sperati.

 

La delusione per l’annata in chiaroscuro (sconfitta in Supercoppa italiana contro la Lazio, sconfitta in finale di Coppia Italia contro il Napoli e la traballante gestione Sarri), sta facendo maturare la convinzione che occorra un cambio di passo anche a livello di management.

 

MAROTTA ANDREA AGNELLI PARATICI

Le ipotesi al vaglio della Continassa sono tre. La prima, ben vista da Andrea Agnelli, porterebbe al ritorno di Marotta che, all’Inter, non sarebbe così a suo agio con i mal di pancia continui di Antonio Conte.

 

La seconda ipotesi, anche questa sponsorizzata dal presidente ma un po’ indigesta al resto della società, prevede la promozione di Claudio Albanese, responsabile della Comunicazione e delle relazioni esterne, temuto per la sua faccia sempre grugna, ma in possesso di grande personalità unita ad una professionalità che tutti gli riconoscono

francesco calvo

 

La terza ipotesi porta a Federico Cherubini, braccio destro del capo dell’area tecnica Fabio Paratici. Agnelli prenderebbe due piccioni con una fava: la promozione di Cherubini porterebbe alle dimissioni di Paratici, finito nel mirino per aver spinto, in tandem con Nedved, per l’addio ad Allegri che ha portato all’arrivo di Maurizio Sarri. Oltre a un mercato discutibile.

 

Un anno fa Andrea Agnelli, nel presentare la nuova struttura societaria, riconosceva fiducia illimitata a Marco Re, capo dell’area finanziaria, a Fabio Paratici e all’astigiano Giorgio Ricci, Chief Revenue Officer con responsabilità su tutte le linee di ricavo della società. Gli “addetti ai livori” malignano: sarebbe una clamorosa bocciatura, se nessuno dei tre fosse chiamato a ruoli chiave nella futura riorganizzazione.

 

Ps: i bilanci bianconeri sono sempre in condizioni critiche, e ora sono anche aggravati dall’emergenza Covid. Lo stato delle finanze non solo obbliga Exor ad un aumento di capitale ma pare che Andrea Agnelli avrebbe dato garanzie personali a Morgan Stanley…

 

federico cherubinigiorgio ricciCLAUDIO ALBANESEmarco reandrea agnelli deniz akalin

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…