maradona casa

MARADONA NEL TUGURIO – DOTTO: “LE FOTO DEL POSTO IN CUI DIEGO HA PASSATO LE ULTIME ORE LO RACCONTANO PIU’ DI TANTO INUTILE CHIACCHIERICCIO. LA MISERIA ERA LA SUA GRANDEZZA. CIÒ CHE LO HA RESO UNICO E IRRIPETIBILE. A DIRLA TUTTA, LA FEDELTÀ IRRIDUCIBILE ALLE SUE RADICI. AL SUO PICCOLO MONDO ANTICO DI VILLA FIORITO. IL QUARTIERE DOV’È CRESCIUTO –GLI ANNI DI MARADONA IN MESSICO. GUARDATEVI LA SERIE DI NETFLIX, E SCOPRIRETE FINALMENTE CHI È IL PIBE, DOPO AVERLO CELEBRATO PER QUELLO CHE NON È” – VIDEO

 

Giancarlo Dotto per il “Corriere dello Sport”

 

maradona casa

Le foto pubblicate dal “Clarin” del luogo dove Diego ha vissuto le sue ultime ore, ammesso che sia stato vivere, lo raccontano più di tanto inutile chiacchiericcio. Ci vuole il dono per raccontare uno come Diego. Pochi ce l’hanno. Quelle immagini raccontano. La grandezza e la miseria. Lo stesso uomo.

 

Una casa vista lago, nel quartiere San André di Tigre, lotto 45. Più che una casa, la sistemazione di un accampato che arrangia i suoi ultimi, faticosi patti con la vita. Mobilacci sparsi di pessima fattura, di quelli che i poveri comprano a rate per l’eternità, confidando che resistano almeno il tempo della loro vita residua.

 

Il pavimento in qualche resina o plastica di terz’ordine, color vomito. Un divano letto dozzinale, buono per cimici di lusso e quel che resta del Pibe, il materasso matrimoniale, la tristissima tivù 32 pollici, un gabinetto chimico, una sala giochi quando non c’è più niente da giocare. Un’ancor più triste poltrona con massaggio incorporato, di quelle che sostituiscono in molti casi l’abbraccio e le carezze di una donna, probabilmente l’ultimo che ti sarà dato.

 

maradona villa fiorito

C’è un piano superiore, più confortevole e spazioso, ma inaccessibile per le ginocchia ridotte in briciole di Maradona. Uno che era caduto tante volte nella vita ma ora, dopo l’operazione al cervello, non poteva più permettersi di cadere. Salire una scala? L’equivalente dell’Everest.

 

Ma quella che più stringe il cuore è l’immagine della cucina. Le tue sinapsi non ce la fanno a mettere insieme la star planetaria, celebrata dalle folle e dai capi di stato, il divo che si affacciava dai palazzi presidenziali e dalle suite di alberghi pentastellati, con quell’opprimente bugigattolo dove galleggiano sparsi una vecchia caffettiera, un thermos bluastro, orrende scodelle, un fornello da battaglia, ai suoi ultimi fuochi. Stai lì per declamare l’inevitabile stupore, l’ovvio sdegno, ma poi capisci in tempo che la miseria di Diego era la sua grandezza. Ciò che lo ha reso unico e irripetibile.

maradona in messico

 

 A dirla tutta, la fedeltà commovente, irriducibile alle sue radici. Al suo piccolo mondo antico di Villa Fiorito, nome che la dice lunga su quanto si può essere crudeli nell’assegnare un nome. Il quartiere dov’è cresciuto. Niente fogne, niente luce, strade il minimo indispensabile, quanto serviva per i corrieri della droga. Ma, in quelle case al confine della baracca Diego deve aver conosciuto una qualche felicità, frugolo pirotecnico tra i piedi di un padre analfabeta ma dal cuore grande come una casa e una madre che lo ha amato come nessun’altra donna mai più.

 

Domandate a Diego se trovate il modo di comunicare con lui: dove hai vissuto i giorni più belli nel tanto inferno dei tuoi ultimi anni, dove le ore più serene? Lui non avrà esitazioni: “Nelle due stagioni in cui ho allenato i “Dorados de Sinaloa” un club della serie B messicana”. Tutti. Ci siamo dati di gomito alla notizia: è andato nella terra del Chapo e dei narcos come Pinocchio nel Paese dei balocchi. A fare scorpacciate. Guardatevelo e stupite “Maradona in Messico”, la serie di Netflix, e scoprirete finalmente chi è Maradona, dopo averlo celebrato per quello che non è. Un ragazzo che, alla fine della sua vita, cercava l’unica cosa che aveva veramente perduto. Il suo piccolo, semplice, mondo antico.

maradona casa 9maradona casa 5maradona casa 4casa maradona 3casa maradonacasa maradona 2maradonamaradona casa 11maradona casa 2maradona casa 3maradona in messicoSAN PAOLO MARADONAmaradona luqueMARADONA AL SAN PAOLO

Ultimi Dagoreport

francesco milleri gaetano caltagirone philippe donnet andrea orcel unicredit generali

DAGOREPORT – GENERALI DELLE MIE BRAME: L’AGO DELLA CONTESA POTREBBE ESSERE ANDREA ORCEL, BANCHIERE IRRAGGIUNGIBILE NEL CAMPO DELLE ACQUISIZIONI E FUSIONI. L’AD DI UNICREDIT, CHE HA IN TASCA IL 5,2% DEL LEONE DI TRIESTE (UN ALTRO 5 SAREBBE NEL CASSETTO) ASPETTERÀ L’ULTIMO MINUTO PER DECIDERE CON CHI STARE, IN BASE A QUALI VANTAGGI OTTERREBBE UNICREDIT (BANCA GENERALI? BPM? MEDIOBANCA?) – ALTRO NODO: IL 4,82% DI BENETTON - IN CASO DI SCONFITTA DEL DUO FILOGOVERNATIVO CALTA-MILLERI SUL LEONE DI TRIESTE, DIPENDERÀ IL FUTURO DI MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS. POTREBBE ANCHE SUCCEDERE L’ARRIVO DI UN CAVALIERE BIANCO (BANCA INTESA? UNICREDIT?) CON UNA CONTRO OPA…

antonella antonia rosa costanzo - ex moglie di paolo berlusconi vittorio feltri

DAGOREPORT - ALLA VENERANDA ETÀ DI 81 ANNI, VITTORIO FELTRI ANCORA IGNORA CHE IL GALANTUOMO GODE E TACE. COME QUANDO HA SPIFFERATO IL MOTIVO DELLE SUE DIMISSIONI DALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE”: “ME LA FACEVO CON LA MOGLIE DELL’EDITORE”, ALIAS PAOLO BERLUSCONI - OVVIAMENTE LA REAZIONE DI ANTONELLA COSTANZO NON SI È FATTA ATTENDERE. E VITTORIONE HA PENOSAMENTE RINCULATO: “IL NOSTRO RAPPORTO ERA DI SIMPATIA E AMICIZIA” - DA PARTE SUA ANTONELLA COSTANZO CI TIENE A FAR SAPERE A DAGOSPIA LA SUA VERSIONE DEI FATTI… – VIDEO

milan gerry cardinale zlatan ibrahimovic marcella verini giorgio furlani pierdonato vercellone donato

DAGOREPORT – ALTA TENSIONE AL MILAN TRA IL SENIOR ADVISOR IBRAHIMOVIC E L’AD FURLANI. LA SOCIETA’ E’ SPACCATA IN DUE FAZIONI: DA UNA PARTE CARDINALE, IBRA E LA POTENTISSIMA COMUNICATRICE DI RED BIRD E ELLIOTT MARCELLA VERINI, DALL’ALTRA FURLANI E IL CAPO DELLA COMUNICAZIONE DEL CLUB PIERDONATO VERCELLONE. LE DUE ANIME SI RIMBALZANO LA RESPONSABILITA’ DEL MANCATO INGAGGIO IN ESTATE DI ANTONIO CONTE – FURLANI GODE DELLA FIDUCIA DI PAUL SINGER, CHE CON ELLIOTT È DI FATTO IL PADRONE OMBRA DEL MILAN. È PROBABILE CHE IN ESTATE QUALCUNO SALTERÀ, SE NON TUTTI…

maurizio gasparri simona agnes

FLASH! - MAI DIRE RAI: PER IL FORZISTA MAURIZIO GASPARRI, MEMBRO DELLA COMMISSIONE VIGILANZA, SIMONA AGNES NON ESISTE, FDI SE NE FOTTE E SONO INIZIATE LE PRESSIONI SU GIANNI LETTA PER CONVINCERE LA SUA PROTETTA, SIMONA AGNES, PLURI BOCCIATA PER LA PRESIDENZA DEL CDA RAI, A DIMETTERSI LIBERANDO COSI' UN POSTO A UN NOME CHE POSSA OTTENERE I VOTI ANCHE DELL'OPPOSIZIONE... – LA REPLICA DI GASPARRI A DAGOSPIA: “OVVIAMENTE LA NOTIZIA CHE AVETE PUBBLICATO SU ME E SULLA AGNES È L’ESATTO CONTRARIO DELLA VERITÀ”

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT - LA "SPECIAL RELATIONSHIP" DI GIORGIA MELONI CON DONALD TRUMP ERA SOLO NELLA TESTOLINA BIONDA DELLA DUCETTA: QUANDO SI TRATTA DI COLPIRE L'EUROPA, IL TYCOON NON FA DISTINZIONI (LE TARIFFE AL 25% COLPIRANNO ANCHE L'ITALIA, MENTRE IL REGNO UNITO SARÀ ESENTATO) E LA PRESUNTA AMICIZIA CON LA "MERAVIGLIOSA LEADER" ITALIANA VA A RAMENGO - L'HANNO CAPITO ANCHE A DESTRA: BASTA SBIRCIARE IL TITOLONE DI PRIMA PAGINA DEL "GIORNALE" DI OGGI ("TRUMP, I PRIMI DUBBI DELLA LEGA") E ASCOLTARE LE PAROLE DEL MINISTRO URSO (FRATELLI D'ITALIA): "L'AMERICA PUNTA A DIVIDERE GLI ALLEATI EUROPEI" - LA "THATCHER DELLA GARBATELLA" E' INSOFFERENTE PER L'ATTIVISMO DI MACRON E STARMER MA I DUE SONO LEADER DI PAESI "PESANTI", CON ARMI NUCLEARI - PRIMA O POI L'UNDERDOG DOVRÀ ACCORGERSI CHE BACIARE LA PANTOFOLA DI "KING TRUMP" NON È STATA UNA BUONA IDEA...

donna sarda sardegna elly schlein

DAGOREPORT – ALLA DIREZIONE DEL PD, I RIFORMISTI DEM SONO SOBBALZATI SULLA SEDIA ALLE PAROLE DI ELLY SCHLEIN SULLA GUERRA UCRAINA: “NON SIAMO PER IL FINTO PACIFISMO DI TRUMP MA NEMMENO SIAMO CON L’EUROPA CHE VUOLE CONTINUARE LA GUERRA” - IL CLOU: QUANDO ELLY HA ATTACCATO LE INIZIATIVE SINGOLE DI MACRON E DI STARMER PER LA PACE, HA DETTO, TESTUALE: "ALL'EUROPA SERVE UN SALTO QUANTICO" (MA CHE CAZZO STAI A DI'?) - PICIERNO, PIERO DE LUCA, FASSINO NON CREDEVANO ALLE PROPRIE ORECCHIE: “QUINDI LA PACE SONO LE CONDIZIONI DETTATE DA PUTIN? ELLY, QUANDO LA SMETTI DI GIOCARE A NASCONDINO?” – ALTRO SCAZZO SUL REFERENDUM DELLA CGIL SUL JOBS ACT E SULL’ESERCITO COMUNE UE (TRANQUILLIZZATE LA DUCETTA: CON QUESTI SINISTRATI ALTRI 20 ANNI A PALAZZO CHIGI SONO SICURI…)