mario sconcerti

E’ BASTATA LA SCONFITTA A SASSUOLO A MANDARE IN CRISI IL MONDO PALLONARO CHE (DA ANNI) SUONA LA GRANCASSA ALL’INTER - SCONCERTI, CHE AVEVA VATICINATO UN FUTURO ROSEO PER SPALLETTI E I SUOI (“STA COSTRUENDO UNA SQUADRA CHE CERCA DI VINCERE DA SOLA”), E’ COSTRETTO A FARE DIETROFRONT: “CI SIAMO PERSI QUALCOSA PER STRADA. MANCA ANCORA COMPLETAMENTE LA SQUADRA”

1 - I NERAZZURRI NON SI SONO MAI VISTI: TOCCA AL TECNICO

Mario Sconcerti per “il Corriere della Sera”

 

Ci siamo persi qualcosa per strada. Sembrava che l'Inter avesse trovato correttezza, ordine, volontà di risultati. Non è così. Può capitare di perdere su rigore, ma non di lasciar andare la partita con tanta leggerezza e inconsistenza tecnica.

 

SCONCERTI 4

L'Inter non si è mai vista, non ha mai tirato seriamente in porta. Niente Lautaro, niente Politano, nessuno dei nuovi ha messo la faccia per salvare la vecchia squadra. Se questa doveva essere la risposta alla Juve, al Napoli, alla Roma, è naufragata leggera al largo di uno scoglio. È sembrata confusa anche la prima idea di Spalletti, fuori Perisic, dentro Politano, due centrocampisti più Lautaro a sorreggere il gioco di attacco. Ma Lautaro non sorregge, fa parte dell' attacco. Chi semmai sorregge lui e Icardi? Il sorriso finale è che sembra esistere la stessa confusione della peggiore Inter dell' anno scorso.

 

spalletti

Spalletti dovrà passare adesso giornate e giornate a trovare quello che aveva già trovato, quello che lui stesso aveva definito una squadra pronta per qualunque avversario. Non è così. Non sono bastati gli individui, che pure sono tanti ed hanno talento, manca ancora completamente la squadra. Spalletti ha stupito a Sassuolo, ma a stupire è stato soprattutto il tasso tecnico dell' Inter, quasi invisibile, male organizzato, senza un leader che ne rammendasse i vuoti.

 

mario sconcerti

L'esatta rappresentazione della televisione che ne rimandava le immagini, la buona volontà era solo dalla parte di chi guardava. Sul campo c' era una squadra mai immaginata e una tv che ha avuto oltre venti interruzioni solo nel secondo tempo.

 

Impossibile giudicare i singoli, meno ancora capire le prospettive. Si torna agli assist dell' anno scorso, un' età senza tradizione: l' Inter non è pazza, inerme, non plasmata. I dubbi dell' estate sono diventati realtà non ammissibili, non giustificabili. Molto meglio la Roma che a Torino ha vinto alla fine ma cambiando almeno tre volte la sua partita fino ad arrivare al giovane Kluivert e alla prodezza di Dzeko. Si pensava che l' Inter fosse così, amara e innamorata, capace di tutto. Ma è stata solo grigia.

 

2 - MARIO SCONCERTI FA LE CARTE AL CAMPIONATO

Estratto dell’articolo di Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera” del 17 agosto 2018

spalletti

 

[…] Questa ricerca di riferimenti europei si sta vedendo in modo sempre più netto anche in altre nuove squadre, prima di tutto l'Inter. È come se Spalletti stesse costruendo una squadra che cerca di vincere da sola, con un gioco avventuroso, fatto di momenti, con tutti giocatori capaci di segnare da un momento all' altro. C'è poco equilibrio, c'è molta classe. Ma oggi l'equilibrio è saper segnare anche quando si gioca male. Mi sembra che l'Inter ci stia riuscendo. Ha uomini giusti per questo, da Lautaro a Keita, a Nainggolan, che aggiunti a Perisic e Icardi, Politano, portano subito una base di almeno venti vittorie per questa facilità di trovare lo spunto che apre al gol. […]

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...