thiago motta juventus

THIAGO NEL PAGLIAIO BIANCONERO - È QUASI FATTA PER THIAGO MOTTA ALLA JUVENTUS: L'ATTUALE ALLENATORE DEL BOLOGNA FIRMERA' UN BIENNALE DA 3,5 MILIONI (PIU' BONUS) ALL'ANNO, CON OPZIONE PER IL TERZO ANNO - SONO MESI CHE IL D.S. BIANCONERO GIUNTOLI FLIRTA CON L'ITALO-BRASILIANO E NELLE ULTIME ORE HA ACCELERATO PER BRUCIARE LA CONCORRENZA (COMPLICE ANCHE LA "SBROCCATA" DI MAX ALLEGRI DOPO LA FINALE DI COPPA ITALIA)

Estratto dell'articolo di Gianluca Oddenino per “La Stampa”

 

thiago motta

Sembra uno scherzo del destino, ma la prima partita senza Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus sarà proprio contro l'allenatore destinato a prendere il suo posto a Torino. Lunedì sera, a Bologna, i bianconeri si giocano il terzo posto in classifica contro i rossoblù che hanno riconquistato la Champions dopo 60 anni grazie al lavoro di Thiago Motta.

thiago motta allegri

 

Una vera e propria opera d'arte calcistica, talmente ben fatta da attirare le attenzioni dei grandi club europei e in modo particolare del ds Giuntoli, che da mesi lo corteggiava in gran silenzio e nelle ultime settimane ha bruciato la concorrenza per garantirselo. L'italo-brasiliano è in scadenza di contratto con il Bologna e con la Juve firmerà un accordo biennale con opzione per il terzo anno, partendo da una cifra vicina ai 3,5 milioni di euro netti a stagione più ricchi bonus legati agli obiettivi.

 

thiago motta

Quella di Thiago Motta si annuncia come una rivoluzione dal punto di vista del gioco, della filosofia e dello spirito di squadra. La Juve cambierà modulo, con il passaggio dal 3-5-2 al 4-3-3 (o con la variante del 4-2-3-1), e il 41enne allenatore lavorerà intensamente sui singoli. […] Merito della scelta di valorizzare il "calcio relazionale", come sta facendo anche il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso. […]

riccardo calafiori

 

La Juve è pronta ad accontentare Thiago Motta anche sul mercato e il primo obiettivo è Riccardo Calafiori, l'ex terzino della Roma che si è trasformato in un moderno centrale difensivo capace di fare di tutto e di più. La trattativa è in corso e la valutazione del cartellino sfiora i 25 milioni di euro, anche perché il Basilea ha una ricca percentuale sulla rivendita.

 

ZIRKZEE THIAGO MOTTA

La cessione del giovane Hujisen può finanziare l'operazione (il Borussia Dortmund è in pole position), mentre non viene esclusa una cessione di Bremer in Premier: soldi che finanzierebbero anche l'assalto all'attaccante Zirkzee, con una clausola da 40 milioni di euro capace di agevolare i bianconeri che da tempo seguono l'olandese (lunedì assente causa infortunio). Questi sono i primi nomi sulla lista della spesa, insieme all'atalantino Koopmeiners (il Liverpool, però, si sta muovendo con forza), ma molto dipenderà da che cosa accadrà con Chiesa e Vlahovic. […]

thiago mottateun koopmeinersTHIAGO MOTTAthiago motta allegri

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…