FERRARI DA SBALLO – A MIAMI LA PRIMA FILA E’ ROSSA: LECLERC IN POLE DAVANTI A SAINZ- LAPO GODE: “MITICI” – LA PROTESTA DEI PILOTI CONTRO LA DECISIONE DELLA FEDERAZIONE SULL’ABBIGLIAMENTO DI SICUREZZA INDOSSATO DAI PILOTI - VETTEL IN MUTANDE E HAMILTON RICOPERTO DI GIOIELLI (LA STRETTA DELLA FIA SU CAPI SINTETICI, PIERCING E ORECCHINI È MOTIVATA DALLA NECESSITÀ DI GARANTIRE UNA MAGGIORE SICUREZZA)
Giusto Ferronato per gazzetta.it
Una Ferrari da sballo nelle qualifiche del GP di Miami. Charles Leclerc ha conquistato la pole position davanti al compagno di squadra Carlos Sainz e domani le rosse cercheranno di prendersi la rivincita dello sfortunato weekend di Imola contro le Red Bull, oggi nettamente battute e costrette alla seconda fila con Max Verstappen terzo davanti a Sergio Perez. Ottimo quinto tempo per Valtteri Bottas con l'Alfa Romeo davanti alla Mercedes di Lewis Hamilton, che ha dato segnali di risveglio. Ma la Mercedes resta claudicante perché George Russell è uscito in Q2. A chiudere i primi 10 Gasly e Norris, quindi Tsunoda e Stroll.
C'era da riscattare la delusione di Imola e i due piloti del Cavallino sono stati perfetti. Leclerc e Sainz hanno impresso un ritmo in crescendo alla fine risultato irresistibile per una Red Bull che ha sfoderato il solito grande Verstappen. L'olandese ha fatto i numeri per provare a stare davanti alle rosse e ci è riuscito nel primo tentativo veloce del Q3. Ma nell'ultimo tentativo anche lui ha alzato bandiera bianca abortendo il giro, mentre Leclerc e Sainz hanno migliorato entrambi il loro tempo prendendosi la prima fila. Una prova maiuscola e molto promettente in vista della gara di domani, dove ci sarà da confermarsi per portare a termine il compito.
LA PROTESTA
Da fanpage.it
La singolare protesta di Sebastian Vettel e Lewis Hamilton contro le ultime novità del regolamento che elenca una serie di requisiti sull’abbigliamento di sicurezza dei piloti e sarà in vigore a partire dal Gp di Miami.
La stretta della FIA sull'abbigliamento dei piloti è motivata dalla necessità di garantire una maggiore sicurezza per i piloti. La Federazione ha imposto il divieto di gareggiare indossando capi sintetici (sono ammessi solo quelli ignifughi oppure espressamente previsti da "comprovate ragioni mediche"), orecchini, collanine, bracciali, qualsiasi altro tipo di accessorio metallico, orologi o anche il piercing. Il motivo di questi controlli più severi? Limitare al massimo il rischio di ustioni, in caso di incidenti e abitacolo in fiamme, e al tempo stesso agevolare le operazioni di soccorso.
La decisione non è stata presa bene da buona parte dei protagonisti del Circus, alcuni di loro hanno reagito con forme di protesta singolari: Sebastian Vettel ha sfoggiato boxer di colore grigio sopra la tuta, Lewis Hamilton s'è presentato in conferenza stampa esibendo gioielli e altri tipi di effetti personali. Niels Wittich, direttore di gara della Formula 1, non ha alcuna intenzione di cambiare idea e ha reso operative le nuove prescrizioni a partire dal Gran Premio di Miami che si corre in questo week-end. Un avvertimento lo aveva già dato in occasione della tappa in Australia quando aveva fatto notare come metersi al volante delle monoposto senza privarsi di anelli o altri preziosi rappresentasse una violazione del Codice Sportivo Internazionale.
Norme più restrittive vietano ai piloti di indossare anche biancheria intima che non sia ignifuga oppure raccomandata da "comprovate ragioni mediche".
Da ora in avanti i piloti saranno oggetto di verifica tecnica che sarà effettuata senza preavviso, delegando la responsabilità dei controlli alle scuderie: non ci sarà rombo di motori se prima non si saranno liberati di quegli indumenti e quegli oggetti (da quelli che hanno un valore scaramantico a quelli più preziosi indossati per vezzo) considerati "fuorilegge". E Vettel, che si dice infilare in una delle scarpe una medaglietta votiva di San Cristoforo, adesso dovrà accontentarsi di darle un bacio e riporla nel cassetto prima di mettersi al volante.
Non tutti i piloti della F1 hanno gradito le novità spiegate dalla Federazione internazionale.
Quali sono i capi che potranno indossare i piloti? "Guanti, indumenti intimi lunghi, sottocasco, calzettoni e scarpe omologate secondo gli standard richiesti dalla Federazione internazionale e resistenti al fuoco", si legge nella nota della FIA che spiega anche cosa c'è dietro questa maggiore severità: il tema delle ustioni che nel 2020, complice l'incidente di Bahrain di Grosjean (la sua Haas restò avvolta dalle fiamme, il pilota si salvò ma riportò ustioni abbastana gravi a mani e caviglie), ha spinto i vertici della Federazione a riconsiderare alcuni aspetti del regolamento.