nicchi morganti minelli baroni

FISCHIETTI NEL FANGO - LA DENUNCIA DI DUE ARBITRI (MINELLI E BARONI) ALLA PROCURA DI ROMA: “TRUCCANO I REFERTI PER ARRIVARE AD ARBITRARE IN SERIE A” - SU "REPUBBLICA" L’ACCUSA ALL’ RESPONSABILI DELL’AIA MARCELLO NICCHI. NELLE CHAT TRA I MEMBRI DELLA COMMISSIONE DI VALUTAZIONE IL CAMBIO DEI VOTI. MORGANTI RICHIESTO DI UNA SPIEGAZIONE ALL’ACCADUTO HA RISPOSTO AL QUOTIDIANO: “FORSE UNA SPIEGAZIONE C’È. MA..."

Da ilnapolista.it

 

daniele minelli

La Procura di Roma sta valutando un fascicolo contenente una denuncia di arbitri ad altri arbitri. Un plico che potrebbe sconvolgere il sistema arbitrale italiano. Lo racconta Repubblica.

Il plico (7 pagine e 8 allegati) è stato consegnato ai pm romani da due tesserati dell’Aia: Daniele Minelli e Niccolò Baroni, fino all’anno scorso nell’organico della Serie B. Il 31 agosto 2020 sono stati “dismessi” “per adeguate motivazioni tecniche”, cioè perché avevano fatto peggio degli altri.

 

Nella mail inviata dall’allora presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, ai due arbitri, era indicato anche il punteggio in base al quale era stata presa la decisione di dismetterli. Repubblica scrive:

“su una lista di 25 — Baroni si è piazzato 23°, Minelli 24°. Rimangono invece in B l’ultimo della graduatoria, Ivan Robilotta, e Eugenio Abbattista, un fischietto esperto ma arrivato al tetto massimo di 8 stagioni di appartenenza al ruolo”.

 

I due esclusi iniziano a chiedersi come mai Abbattista e Robilotta restino dentro e, tramite il loro legale, chiedono l’accesso agli atti e raccolgono i referti.

marcello nicchi

“Scoprono che Abbattista ha avuto un “rendimento eccellente”. È passato dalla dismissione, programmata per limiti di permanenza, alla conferma grazie a una super prestazione”.

 

In particolare, nell’ultima partita diretta, Spezia-Chievo, dell’11 agosto 2020, Abbattista era stato valutato con il massimo dei voti: 8.70. Il referto è firmato da Riccardo Di Fiore, che fa parte dell’organico tecnico di valutazione. Con quel giudizio, Abbattista diventa il terzo miglior arbitro della Serie B.

 

“E il regolamento federale prevede la possibilità di derogare al limite delle otto stagioni di fronte a un così fenomenale exploit tecnico”.

Quanto a Robillotta, per non bocciarlo

“l’Aia per la prima volta nella sua storia si appella a una norma che permette di salvare le matricole al primo anno anche quando arbitrano male”.

niccolò baroni

A questo punto Minelli e Baroni fanno ricorso. Nel novembre 2020 il Tribunale federale nazionale rigetta le istanze. Li accusa di provare rancore verso i colleghi perché non vogliono accettare il verdetto del campo.

Ma la storia non finisce qui, perché Minelli e Baroni vengono contattati da Riccardo Di Fiore, che dice loro che lui, quell’8.70 ad Abbattista non lo ha mai dato: si era fermato a 8.60. Quello 0.10 che gli ha fruttato la promozione glielo ha dato qualcun altro. E il referto, a cui i due arbitri riescono ad accedere, lo conferma. Da qui la denuncia alla Procura di Roma.

Ad essa sono allegati anche gli screenshot di una chat WhatsApp tra i componenti della Commissione arbitri di Serie B, nella quale sono presenti, tra gli altri, anche Di Fiore ed Emidio Morganti, allora responsabile dell’organo tecnico di valutazione. I messaggi incriminati risalgono al 21 agosto 2020, quando, a campionato concluso, si stila la graduatoria finale degli arbitri.

 

Repubblica ne riporta il contenuto.

emidio morganti

“«Ci mancano ancora tutti i voti dei playoff, nomi e schede di promossi e dismessi», esordisce Davide Garbini (membro della Can B, oggi unificata con la Can A) che ha il file Excel aperto. Morganti dà una prima indicazione: «8.60 a tutti». Poi suggerisce: «Prova Abbattista 8.70» e qualche messaggio dopo posta un’emoticon sorridente. C’è poi una terza persona, non identificata, che ha un’idea: «Occorre mettere 8.70 a Sacchi, a Fourneau e Abbattista…». Garbini rimanda l’elenco, modificato: «Viene così coi tre 8.70»”.

 

Il quotidiano scrive di aver contattato Morganti per chiedergli se c’è una spiegazione all’accaduto. La sua risposta è stata:

«Forse. Ma non la dico certo a voi».

Secondo l’avvocato di Minelli e Baroni ci sono gli estremi della truffa e del falso a carico dei responsabili dell’Aia. Toccherà ai pm valutare.

nicchi

 

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