olsen simeone

FLORENZI SALVA LA ROMA, FURIA MONCHI – VIOLA IN VANTAGGIO SU RIGORE (CONTESTATISSIMO) ASSEGNATO PER UN CONTATTO OLSEN-SIMEONE: NEL FINALE I GIALLOROSSI TROVANO UN PARI CHE NON ACCONTENTA NESSUNO – IL DS MONCHI: "RIGORE INESISTENTE. ERA UNA SITUAZIONE CHIARA IN CUI IL VAR DOVEVA INTERVENIRE" - ROMA CONTESTATA DAI TIFOSI - NOSTALGIA CANAGLIA: IN TRIBUNA IL DOPPIO EX BATISTUTA...- VIDEO

 

 

Da gazzetta.it

florenzi

Finisce 1-1 al Franchi l'anticipo dell'11esima giornata di Serie A tra Fiorentina e Roma. A decidere la sfida Veretout su rigore al 30' del primo tempo e Florenzi all'85' bravo a sfruttare una smanacciata di Lafont. Le migliori occasioni del primo tempo sono per la Roma che si rende pericolosa prima con un colpo di testa di Fazio (14') e poi con Dzeko (20') che spreca una clamorosa palla-gol da due passi. Al 30', però, è la Fiorentina a passare in vantaggio favorita da un retropassaggio sanguinoso di Under che lancia in area Simeone poi atterrato da Olsen. Per l'arbitro Banti pochi dubbi: è rigore. Dagli undici metri Veretout non sbaglia.

simeone olsen rigore

La reazione della Roma? Rabbiosa: Pellegrini colpisce un palo su punizione e Dzeko sbaglia ancora una super occasione. La seconda frazione riparte sulla falsariga della prima con i giallorossi subito pericolosi con Florenzi e Zaniolo. La Viola, però, non sta a guardare e va vicina al raddoppio in un paio di occasioni tra il 50' e il 60' con Edimilson Fernandes e Gerson: lo svizzero calcia largo, il brasiliano trova un ottimo Olsen. Il finale è ancora a marca giallorossa con Florenzi che all'85' di sinistro al volo punisce una smanacciata di Lafont. Finisce così, con un pari che non accontenta nessuno. Roma e Fiorentina salgono a quota 16 punti, ma continuano a cercare la vittoria in campionato che manca rispettivamente dal 6 ottobre e dal 30 settembre.

 

MONCHI

Da www.corrieredellosport.it

monchi foto mezzelani gmt105

"Non ho mai parlato dell'arbitro e non voglio farlo, lui non è responsabile perché in campo è difficile. C'è il Var, e il rigore non c'è. Ogni volta che guardo l'episodio mi arrabbio. Mi domando: perché la Roma deve sempre stare zitta? Se dobbiamo parlare, parliamo. La strada da utilizzare è il Var, io lo difendo a oltranza". Il ds della Roma Monchi, intervistato da Sky, non ci sta dopo il rigore assegnato alla Fiorentina. "La Roma è la squadra che parla di meno, anche la settimana scorsa a Napoli c'era un rigore per noi".
 
- "Non è la prima volta che si è protagonisti con noi - continua Monchi a Sky -, ricordo il rigore non fischiato a Perotti contro l'Inter. Rimane amarezza. Non mi ha convinto niente oggi, il gioco della squadra invece è vicino a quello che deve essere. Mi dispiace perché c'è stata una decisione che ha cambiato la partita. Non ho mai parlato di arbitri, ma abbiamo la possibilità di utilizzare Var, che può essere utile in situazioni come quelle di oggi.
 

baldini pallotta

Loro hanno segnato di rigore, con un rigore che non c'è, come dicono tutti". Secondo Monchi, "bisogna vederlo, dobbiamo riflettere. L'arbitro è l'ultimo responsabile, ma c'è una persona che non è la prima volta protagonista di queste situazioni, c'era anche l'anno scorso contro l'Inter (si riferisce ad Orsato, n.d.r.). Sono convinto che nessuno lo faccia di proposito, ma la Roma non può sempre non parlare. Chiediamo giustizia. Io sono un difensore ad oltranza del Var e credo che protegga tutto. Oggi era una situazione chiara in cui il Var doveva intervenire". Il ds della Roma per una volta è 'un fiume in piena': "Posso capire tutto ma credo che il Var intervenga quando c'è un errore in flagranza - dice ancora Monchi -. Ogni volta che guardo l'episodio mi arrabbio. Non sono d'accordo, è un errore chiaro. Almeno il Var deve richiamare l'arbitro per far rivedere l'episodio del rigore. Non dimentichiamoci che siamo in tanti a lavorare per questa squadra e per questi tifosi".

 

3. ROMA CONTESTATA

pallotta

Da gazzetta.it

È ripartita intorno alle 22 la Roma, dalla stazione di Campo di Marte, ma il rientro della squadra da Firenze non è stato indolore. Prima di salire sul treno, infatti, giocatori e società sono stati contestati a distanza, senza alcun tipo di contatto, da circa 100 tifosi presenti nel settore ospiti del Franchi. Tra i più bersagliati il presidente Pallotta e i calciatori, definiti “mercenari”.
 
Sul treno, dove ultras e Roma viaggiavano insieme, la situazione è stata però tranquilla, visto che la squadra è stata isolata dai tifosi. Nessun accenno alle polemiche arbitrali del post partita da parte dei romanisti, e nessuna contestazione a Di Francesco. Alla partenza da Firenze non era presente Francesco Totti, che non è sul treno con gli altri dirigenti.

batistutabatistuta

super monchi foto mezzelani gmt125

 

batistuta

 

monchi

 

BatistutaSALGADO - TOLDO - MARADONA - INFANTINO - ZENGA - BOBAN - BATISTUTA - TREZEGUET

 

RANIERI BATISTUTAbatistuta

 

BATISTUTA TOTTI MONTELLA

 

 

 

capotondi batistuta

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO