CALCIOMARCIO – DELIRIO ULTRA’ JUVE CONTRO LA VEDOVA SCIREA CHE AVEVA STIGMATIZZATO I CORI RAZZISTI E MINACCIATO DI TOGLIERE ALLA SUD IL NOME DELL’EX CAPITANO BIANCONERO: ‘MARIELLA, TOGLI TU IL NOME SCIREA’ – ZOFF: ‘SUPERATO OGNI LIMITE’

Da ‘repubblica.it'

E' arrivata dopo qualche giorno la risposta, durissima, degli ultrà della Juve a Mariella Scirea, che in settimana aveva condannato i cori razzisti che spesso si levano dalla curva intitolata a suo marito, minacciando di togliere alla Sud il nome dell'ex giocatore bianconero scomparso. Il gruppo dei "Drughi" ha diffuso una lettera delirante nella quale insultano la signora e affermano che dovrebbe essere lei a rinunciare al cognome Scirea.

Nella lettera i Drughi attaccano Mariella Scirea sul piano personale ("varcò la soglia di Montecitorio grazie alla sua condizione di vedova di un grande campione, non certo per le sue qualità e tantomeno per la sua preparazione") e ricordano che "i cori incriminati, cantati da tutti da più di 20 anni, vengono intonati a pieni polmoni anche nella Nord, solo che quel settore dello stadio è riservato ai Club Doc ed indovinate chi è presidente del centro coordinamento? Bravi, proprio la signora in questione che preferisce tacere per evitare di doversi dimettersi da un incarico evidentemente ben remunerato".

Inoltre, si legge nella lettera, "ovunque, dal sito della società compreso ai biglietti, passando per le indicazioni stradali fino agli abbonamenti, si parla sempre e solo di Tribuna Sud. Il nome di Gaetano Scirea non è mai contemplato quindi non capiamo come faccia a togliere qualcosa che semplicemente non esiste. Su una cosa siamo tutti d'accordo: giusto evitare tutti di strumentalizzare un Campione amato da tutti".

Poi una provocazione: "accettiamo l'invito (ribadiamo invito perché non esiste un documento ufficiale che ne abbia decretato l'intitolazione al marito) della signora e da ora in poi il cognome Scirea non identificherà più il settore più vero e sincero dello Stadium, ma anche lei facesse altrettanto tornando a farsi chiamare con il cognome da nubile: Cavanna". I Drughi, infine, ritengono evidente "l'incompatibilità con il ruolo attuale di presidente del centro coordinamento, pertanto La invitiamo alle ovvie conclusioni di dimissioni inequivocabili. Siamo stati chiari, Signora Cavanna".

Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, ha parlato di "invasione di campo" da parte degli ultrà. "La signora Scirea tiene alto il nome e l'immagine di suo marito che ha onorato il calcio italiano a 360 gradi con la maglia della Juve e dell'Italia", ha aggiunto il n.1 della Federcalcio. Anche Dino Zoff prende le distanze dalla riposta dei Drughi: "Si è superato ogni limite - ha detto l'ex portiere, icona bianconera e della Nazionale - Mi sembra si stia esagerando: penso che si debba chiudere qui e passare ad avere un comportamento più appropriato. La signora ha solo voluto mandare un invito ad abbassare i toni, invece è stato strumentalizzato"

Sul sito del gruppo ultrà anche un altro comunicato che annuncia l'adesione allo sciopero della curva Sud per la trasferta del 20 marzo a Firenze. Gli ultrà protestano contro le restrizioni dell'Osservatorio, contro i biglietti del settore ospiti a 50 euro e, a leggere quanto scrivono i 'Viking Juve Milano', anche nei confronti del club bianconero che "non ha preso alcun tipo di posizione, subendo passivamente gli eventi, senza tutelare minimamente gli interessi dei suoi sostenitori".

 

SCIREA DEL PIERO MARIELLA SCIREA E CHIELLINI MARIELLA SCIREA jpegDRUGHI DRUGHI

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