infantino

“COSI’ INFANTINO HA AIUTATO PSG E CITY A ELUDERE LE REGOLE DEL FAIR PLAY FINANZIARIO”- NEL MIRINO DI 'FOOTBALL LEAKS' IL PRESIDENTE FIFA, GIA’ BRACCIO DESTRO DI PLATINI ALL’UEFA: AVREBBE “NEGOZIATO DIRETTAMENTE CON IL CITY BYPASSANDO L’ORGANO D’INCHIESTA” – LUI REPLICA: “MAI VIOLATE LE REGOLE” – SOTTO LA LENTE I CONTRATTI DI SPONSORIZZAZIONE CON QATAR E ABU DHABI DI PSG E CITY: SONO AIUTI DI STATO MASCHERATI?

Alessandro Grandesso per la Gazzetta dello Sport

 

infantino

L' accusa rivolta al presidente della Fifa Gianni Infantino è pesante: aver aiutato Paris Saint Germain e Manchester City ad eludere le regole del fair play finanziario che lui stesso, insieme a Platini, ha imposto al calcio europeo.

 

FIUMI DI SOLDI Ma l' assunto da cui muove questo nuovo filone di Football Leaks di per sé non è nuovo: da tempo i due club sono accusati sostanzialmente di beneficiare di aiuti di stato mascherati da contratti di sponsorizzazione. Fiumi di denaro - 1,8 miliardi dal Qatar al Psg in sette anni, 2,7 da Abu Dhabi al City nello stesso lasso di tempo - che gli avrebbero consentito di bypassare i paletti del fair play ed evitare di essere estromessi dalle competizioni.

 

gegen nasser al khelaifi afp

Nel caso del Psg, i documenti in possesso di Der Spiegel e le altre testate del consorzio Eic (European investigative collaborations) citano anche il «dubbioso» contratto da 1,075 miliardi di euro promesso in cinque anni dal Qatar Tourism Board (QTA): 215 milioni euro all' anno». Valutazione che l' Uefa, dopo il lavoro di due società di revisione che hanno rivalutato il contratto l' una a 123mila euro annui, l' altra a 2,8 milioni - cioè «tra 77 e 1.750 volte inferiore alla cifra originale» - ha portato a 100 milioni di euro. Nemmeno le accuse a Michel Platini sono un inedito. La novità è il coinvolgimento del presidente della Fifa Gianni Infantino. Sotto i riflettori i comportamenti e le decisioni che l' allora segretario generale dell' Uefa adottò per facilitare i due club a rientrare nei paletti del fair play finanziario.

infantino

 

NEGOZIATI Trattative personali, mano troppo leggera sulle sanzioni, rapporti molto vicini con un procuratore svizzero: queste le accuse che i documenti in mano al consorzio giornalistico Eic (European investigative collaborations) muovono a Infantino. L' attuale presidente della Fifa, secondo i 70 milioni di files analizzati per otto mesi, avrebbe «negoziato direttamente con il Manchester City» bypassando «l' organo d' inchiesta interna teoricamente indipendente». Mediapart, che si sta occupando della questione in Francia, ha svelato anche il contenuto di una mail, con in copia l' ex presidente francese Sarkozy, in cui Infantino rivolgendosi ai dirigenti del City definisce «un bel regalo» la sanzione di 20 milioni di euro (anziché 60) imposta ai parigini.

 

DA PARIGI Il Psg ha reagito immediatamente. Il direttore generale Jean Claude Blanc mette le cose in chiaro con la Gazzetta : «Nessun accordo segreto, abbiamo sempre seguito con trasparenza le decisioni dell' Uefa, adeguandoci anche alle sanzioni senza rinunciare ad espanderci. Quello con il QTA (Qatar Tourism Authority) è un contratto di "Nation Branding", innovativo ma simile a quanto per esempio può fare la Francia investendo sui Giochi olimpici».

 

macron infantino francia belgio

Blanc insiste: «L' Uefa è sempre stata aggiornata e ogni nostro investimento è sempre stato avallato e controllato. Abbiamo subito sanzioni finanziarie, limitazioni della rosa, ma questo non ci ha impedito di crescere nel rispetto delle regole. Quando, una volta normalizzati i conti, abbiamo negato a due grandi club spagnoli di tenersi un fuoriclasse brasiliano (Neymar al Barcellona, ndr ) o di acquistare un campione francese (Mbappé al Real Madrid, ndr ), gli attacchi di Tebas, presidente di una Liga che ha perso valore, si sono moltiplicati. Il Psg dà fastidio, ma la verità è che gli sponsor dal Qatar pesano per meno del 30% sul nostro bilancio, come richiesto dall' Uefa. E si tratta di una soglia destinata a scendere perché in futuro ci svilupperemo sul mercato asiatico». Blanc passa alle accuse: «Le regole del fair play finanziario sono state pervertite per dare garanzie solo all' ordine stabilito, un cartello di club storici che da 15 anni giocano tra loro il 70% delle fasi finali di Champions. E non tollerano nuovi investitori e concorrenti». Anche gli incontri tra i vertici del club parigino e quelli delle istituzioni Uefa evocati da Mediapart sono minimizzati, come spiega il segretario generale del Psg, Victoriano Melero: «È tutto lecito, come da articolo 11 del Codice del fair play».

 

city

DA ZURIGO «Spazzatura» è la parola più carina che trapela da Zurigo, sede centrale della Fifa, tra i collaboratori del presidente che da giorni lavorano ad una controffensiva. Ma anche «manovra elettorale». Infantino è sereno e per nulla sorpreso dalle anticipazioni di questo nuovo capitolo di Football Leaks. Da tempo sa dell' esistenza dell' inchiesta. Circa tre settimane fa ha ricevuto 180 domande dalle varie testate del consorzio, e si è recato negli Stati Uniti per dare le sue risposte. Ha fornito questa versione dei fatti: ho sempre agito nel rispetto delle regole e, nel caso specifico, delle norme del financial fairplay; avevo il dovere, non il diritto, di condurre con i vertici di Psg e City anche trattative personali, pur nel rispetto del lavoro della Commissione, allo scopo di trovare un settlement. Inoltre, Infantino non ha negato il suo rapporto personale con il procuratore svizzero Rinaldo Arnold - beneficiario secondo le accuse di biglietti omaggio -, ma ha spiegato che gli fece da tramite col procuratore federale quando emerse lo scandalo dei Panama Papers.

MANSOUR

 

E NON FINISCE QUI L' Espresso annuncia prossimi capitoli su un presunto conto alle Mauritius dove transitava lo stipendio di Roberto Mancini ai tempi del City, un presunto trattamento di favore dell' Uefa per i conti dell' Inter e un caso di doping che coinvolgerebbe un plurivincitore di Champions.

putin infantino macron 11NASSER AL KHELAIFINASSER AL KHELAIFI DAVID BECKHAMal khelaifiinfantinoGianni InfantinoFIFA PLATINI INFANTINO BLATTERtavecchio infantino

 

AL KHELAIFINASSER AL KHELAIFI

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...