gattuso

"RINGHIO" DI NOSTALGIA – GATTUSO RIMPIANGE MALDINI E…PUPO: “IL MILAN RITROVI I VECCHI VALORI. MI FECI LA BARBA, LASCIAI DUE PELI NEL LAVANDINO E PRESI UNA SBERLA DA COSTACURTA. MALDINI ERA IL PIÙ FORTE PERCHÉ INGOIAVA DUE AULIN PUR DI NON SALTARE UN ALLENAMENTO. I TEMPI SONO CAMBIATI, MA…” - "NOI ASCOLTAVAMO MUSICA ITALIANA, SE LA METTO ORA SCOPPIANO A RIDERE. MA È MEGLIO PUPO DELLE LORO SCHIFEZZE” - PER L’ANNO PROSSIMO SALE DI FRANCESCO, IN CORSA ANCHE SARRI E GASPERINI

Da gazzetta.it

gattuso leonardo maldini

 

Sono giorni caldissimi per il futuro del Milan. La sconfitta di Torino ha allontanato il Diavolo dall’obiettivo Champions League e aperto i discorsi per la successione di Rino Gattuso sulla panchina del Milan, che pare ormai inevitabile in estate. Carlo Laudisa e Marco Pasotto, nell’articolo sulla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, fanno il punto sulla lista dei nomi favoriti per la panchina rossonera.

 

DI FRANCESCO E GLI ALTRI — L’ennesimo tragico day after rossonero è iniziato con un grande punto interrogativo relativo alla panchina: dalla notte torinese infatti non era filtrato alcun indizio in merito al faccia a faccia in spogliatoio fra Gattuso e la dirigenza rossonera. Ieri, dopo il secondo round in sede, è emersa la linea rossonera: si prosegue con Rino sino a fine campionato. Quattro partite per provare a riacciuffare il quarto posto. Poi le strade si separeranno, cosa che appare ormai inevitabile. E quindi è già scattato il toto-allenatore.

di francesco

 

La pista più calda al momento porta a Di Francesco, apprezzato dalla dirigenza rossonera per il gioco, lo stile e il lavoro coi giovani. Sarri da Londra ha fatto sapere di non volersene andare ma intanto occhio a Gasperini, artefice dell’Atalanta dei miracoli e anche lui molto abile nella gestione dei giovani, cosa che Elliott ritiene prioritaria. Gli altri nomi portano a Jardim (Monaco) e Giampaolo (Samp). Il casting è appena all’inizio.

 

 

RINO E I PATRIARCHI «RECUPERIAMO I NOSTRI VALORI»

 

gattuso

Luigi Garlando per "Gazzetta dello sport"

 

Come ripartirà Gattuso? Si chiedevano tutti. Dalla presentazione di un libro in piazza Duomo.

Già esserci, ieri, è stato un segnale. Da uomo. Bastava una scusa per evitare l' esposizione pubblica, invece ha mantenuto la parola data.

 

Dignità, cuore vivo. E poi conta il come. Rino, seduto al centro della sala, è la punta di un albero di Natale rovesciato: 1-2-3. Nella fila davanti Carlo Ancelotti e Alberto Zaccheroni; più avanti ancora Fabio Capello, Adriano Galliani e Fedele Confalonieri. Un glorioso muro di vecchio Milan a proteggerlo. Sono tutti ospiti di Alberto Costa, storica firma del Corriere della Sera che presenta il suo libro ("Da Calciopoli ai Pink Floyd", Absolutely Free Libri), ma è come se il senato rossonero si fosse stretto attorno al mister in crisi.

 

costacurta

luce e dio «Lo vedo troppo giù», confida Zac che lo prende in disparte, lo carica.

Nel '99 Zac vinse lo scudetto con uno dei Milan meno forti della storia. Racconta: «A 7 giornate dal termine, dissi a Galliani: 'Non so cosa farà la Lazio, ma noi le vinciamo tutte'. Vedevo negli occhi dei miei una luce speciale». E' quella luce che deve riaccendere Gattuso nelle ultime 4. Zac precisa: «Il mio Milan non era così scarso. Era solo in anticipo sui tempi». Altra lezione per Rino: amare comunque un piccolo Diavolo. Capello, traghettatore nell' 87, evoca la ghigliottina scampata da Gattuso: «Subentrai a Liedholm nelle ultime 5 e centrai l' Europa». Vale come augurio. Poi un consiglio: «Gli uomini contano più degli schemi.

 

Costacurta

Il Milan cominciò a vincere quando alle idee di Liedholm si aggiunsero i campioni.

Van Basten il più grande». Beh, qualche merito a Sacchi diamoglielo... «Negli ultimi 20-25 metri, Cassano era più forte di Totti. Poteva diventare il migliore con Messi e Ronaldo». Altra lezione per Rino: far capire che volontà e sacrificio fanno la differenza. Al suo ex guerriero, Galliani augura i favori «dello stesso dio che portò la nebbia a Belgrado e smorzò i fari di Marsiglia». Ancelotti offre solidarietà da vero amico.

 

paolo maldinifoto mezzelani gmt 060

Parla dei problemi con Insigne e con i giornalisti, come a dire: «Guarda, Rino, che non capita solo a te. I tempi sono cambiati.

 

E' più difficile allenare». Gattuso gli dà ragione: «Oggi capita che un giocatore veda una partita di Liga prima della nostra e, se suggerisci concentrazione, la prende male. O restano isolati nelle loro cuffie. Noi ascoltavamo musica italiana, se la metto ora scoppiano a ridere. Ma è meglio Pupo delle loro schifezze... Nella pausa invernale del 2007 le cose andavano male e ci portarono a Malta. Si gelava eravamo incazzati, ma è lì che vincemmo la Champions, facendo notte con Ancelotti a cantare e giocare.

Nacque il gruppo. Lo facessi oggi, mi cacciano...

 

pupo

Oggi, finito di pranzare, si alzano subito da tavola. Galliani interveniva poco, eravamo noi che gli chiedevamo di farlo. Ci tenevamo ai nostri valori. Mi feci la barba, lasciai due peli nel lavandino e presi una sberla da Costacurta. Maldini era il più forte perché ingoiava due Aulin pur di non saltare un allenamento. I tempi sono cambiati, ma dobbiamo ritrovare quei valori. Si diventa campioni con regole e coerenza».

Cena Ancelotti ha portato a cena Gattuso che oggi riprende gli allenamenti. Come fosse a Malta. Con lo spirito dei Padri.

che ringhio gattusomattarella gattusoPAOLO MALDINIPAOLO MALDINIpaolo maldinipaolo maldini 1paolo maldini 3PAOLO MALDINIpaolo maldinifoto mezzelani gmt 059PAOLO MALDINI DAZNbuffon gattusomontella gattusoancelotti gattusogattusogattuso 5

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...