the george michael collection collezione christie's

ASTA TOSTA - CHRISTIE’S METTE IN VENDITA LA COLLEZIONE D’ARTE DI GEORGE MICHAEL, DUECENTO PEZZI PRINCIPALMENTE DEL MOVIMENTO “YOUNG BRITISH ARTISTS”, LA GANG CAPITANATA DA DAMIEN HIRST TRA ANNI ’80 E ’90 – OPERE CHE SI ACCOMPAGNANO AL SUO VIAGGIO VERSO L’AUTODISTRUZIONE, COME I QUADRI DI CRAIG-MARTIN ACQUISTATI DOPO L’ARRESTO PER CONDOTTA IMMORALE IN UN BAGNO PUBBLICO…

 

Simona Orlando per “il Messaggero”

 

george michael ritratto da michael craig martin the george michael collection 3

Per una volta, il titolo The George Michael Collection non segnala l' uscita di un disco post-mortem indesiderato dall' artista, bensì la sua collezione di opere d' arte contemporanea, oltre duecento pezzi messi all' asta sul sito di Christie' s dall' 8 al 15 marzo e che il 14 marzo saranno battute live nel quartier generale londinese.

 

san sebastiano di damien hirst the george michael collection

Anche solo tramite il prezioso catalogo (276 pagine, 80 euro), collezionisti e fan avranno l' opportunità di capire in che modo la popstar dagli oltre cento milioni di dischi venduti sia riuscita a dialogare con i colleghi delle arti visive, soprattutto con il movimento Young British Artists, lanciato dalla mostra Freeze del 1988. Un gruppo senza manifesto e intermediari, con atteggiamento anti-establishment, composto da creativi freschi di scuola d' arte, spesso provenienti dalla working class e disinteressati al circuito delle gallerie, che riorganizzavano stabili abbandonati, spazi industriali e vecchi magazzini per esporre i propri lavori.

death, what's in it for me di harland miller the george michael collection

 

Ispirati dalla lezione di Marcel Duchamp e dal professore della Goldsmiths, cioè l' artista concettuale Michael Craig-Martin, che spiegava quanto l' arte avesse a che fare più con l' osservazione che con l' invenzione, e sostenuti dal collezionista Charles Saatchi, negli anni finali della Thatcher crearono sculture, dipinti e installazioni attingendo alla routine e alla vita urbana, destando choc e panico morale, garanzie di attenzione internazionale.

 

La gang a Londra era capitanata da Damien Hirst, oggi l' artista più pagato al mondo, all' epoca dedito a carcasse di animali imbalsamati e immersi in formaldeide, ossessionato da morte, decadenza e dall' idea di provocare una reazione.

 

LA CARRIERA

GEORGE MICHAEL E ANSELMO FELEPPA

Così negli Anni 90, mentre la YBA sovvertiva e rinfrescava la scena, come in musica faceva il Britpop, George Michael inforcava la sua carriera solista, abbandonando gli Wham! e l' edonismo Anni '80 fatto di lacca e abbronzatura ibizenca. Aveva imboccato la strada sbagliata per la felicità e l' isteria del pubblico, spaventosa, lo portò al deragliamento e al desiderio di autodistruzione. Davanti tutto luccicava, dietro si disgregava. Voleva ritirarsi, invece nel 1990 pubblicò il suo atto di libertà Listen Without Prejudice Vol. 1, niente promozione, no interviste, nessuna sua foto su disco.

handcuffs di micheal graig martin the george michael collection

 

Fu imprenditore di sé stesso, seguendo il vento della YBA. Il nuovo rischioso corso lo riposizionò. Si cominciava ad ammettere che fosse la più bella voce del pop e autore di brani che sarebbero rimasti. Poi ci fu la guerra all' etichetta discografica schiavista, la morte per Aids del suo partner Anselmo, la depressione, guai con la giustizia.

 

IL TEXANO

george michael ritratto da michael craig martin the george michael collection 2

Un' altalena di trionfi e tonfi. Ribellione e innovazione lo attraevano, frequentava gli studi degli artisti YBA, li supportò, divennero amici. A partire da Tracey Emin che lo introdusse agli altri e lo stimava: «Il semplice suono della sua voce riesce a far piangere». Michael acquistò le opere fra il 2006 e il 2007, anni della nascita della Goss-Michael Foundation a Dallas, fondazione sua e del compagno texano Kenny Goss, diventata una delle più importanti collezioni di arte britannica negli Stati Uniti. Fecero coppia per tredici anni.

 

anthony tony pike con george michael

Per celebrare la loro relazione la Emin ideò la scritta al neon George Loves Kenny. Secondo Cristian Albu, co-direttore del dipartimento di arte contemporanea presso Christie' s, Michael spesso sceglieva le opere dal titolo, se poteva sembrare di una sua canzone: Drunk to the Bottom of My Soul (la coperta ricamata della Emin), The Sweet Smell Of Excess e Excessive Sensual Indulgence di Noble & Webster, Emotional Detox di Marc Quinn.

 

drunk to the bottom of my soul di tracey emin the george michael collection

L' IMMORALITÀ

Quando nel 1998 fu arrestato per condotta immorale in un bagno pubblico nei confronti di un poliziotto in borghese, la popstar comprò tre opere di Craig-Martin: la scritta Sex, l' urinale God e un paio di manette disegnate. L' autoironia lo salvò. Si fece anche fare un ritratto pop art utilizzando un software.

george michael ritratto da michael craig martin the george michael collection 1

 

All' asta vanno opere iconiche come The Incomplete Truth di Hirst (oltre un milione di euro), quella colomba che sembra librarsi in cielo e invece è intrappolata nel liquido, ingolfata in aria come si sentiva George, e il suo Saint Sebastian Exquisite Pain, dove c' è un toro trafitto al posto del martire cristiano; Songbird, la tela di Bridget Riley che teneva sopra al camino, e anche un Andy Warhol del 1957.

damien hirst the incomplete truth george michael ritratto da michael craig martin the george michael collection

 

L' asta chiude la mostra itinerante che ha toccato anche la Cina, dove gli Wham! fecero due concerti storici nel 1985 (prima band occidentale nel dopo-Mao) e il ricavato sosterrà le iniziative filantropiche di George Michael, morto il giorno di Natale del 2016, quando il mondo musicale perse più di quanto fino ad allora fosse stato disposto ad ammettere.

george michael ritratto da michael craig martin the george michael collectionsongbird the george michael collection george michaelGEORGE MICHAEL E FREDDIE MERCURYgeorge michaelgeorge michaelBOY GEORGE E MICHAEL GEORGE george e il fidanzato fadiGEORGE MICHAEL E LA SORELLA MELANIE

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…