marchionne sassi

GIALLO FERRARI: PERCHE’ IN PIENA CORSA AL TITOLO MARCHIONNE HA RIMOSSO IL MOTORISTA LORENZO SASSI, RESPONSABILE DELLE POWER UNIT E BRACCIO DESTRO DEL DIRETTORE TECNICO BINOTTO? - VETTEL AL VELENO SU HAMILTON: “LE SCUSE? MOSSA SBAGLIATA” – SOLO SU ALONSO IL TEDESCO E L’INGLESE FANNO FRONTE COMUNE… 

MARCHIONNEMARCHIONNE

Da gazzetta.it

 

La domanda è arrivata in conferenza stampa al GP di Austria, diretta a Vettel, che però ha glissato. "Pare che la Ferrari abbia mandato via il motorista Lorenzo Sassi, credi che la cosa possa avere impatto per il resto della stagione?". Seb si è stretto nelle spalle e con fine diplomazia ha risposto: "Non so bene, ma credo che la domanda vada posta a chi è più in alto di me".

 

La sostanza resta: Lorenzo Sassi non è più il capo progettista delle power unit di Maranello. Il motorista toscano sarebbe stato sollevato dall'incarico per una decisione arrivata, pare, proprio dal presidente Sergio Marchionne. Notizia clamorosa, rivelata da 'Il Giornale', a maggior ragione considerando che quello motoristico è il settore in cui la Ferrari in questa stagione ha compiuto i progressi più ampii.

 

 

SASSISASSI

Sassi, a Maranello da 11 anni, è stato per anni il braccio destro dell'attuale direttore tecnico Mattia Binotto, ed era una delle eccellenze italiane su cui si basava il processo di rinnovamento fortemente voluto dal presidente Marchionne su basi di emersione di cervelli e competenze interne.

 

L'avvicendamento, fra l'altro, arriva proprio alla vigilia dell'introduzione, da Silverstone, della nuova Power Unit Ferrari dotata di importanti novità tecniche per continuare a reggere il passo con la Mercedes nella dura lotta iridata. Al momento, va ricordato, Vettel è in vantaggio di 14 punti su Hamilton.

 

 

2. F1 VETTEL-HAMILTON

 

Da gazzetta.it

sergio marchionnesergio marchionne

 

Le ruotate, la sanzione, le discussioni, la nuova reprimenda e il fuoco delle polemiche di Baku che cova sotto la cenere anche in Austria, sede del nono GP stagionale di un accesissimo mondiale di F.1. Si parla ovviamente della ruotata di Vettel a Hamilton nel GP di Azerbaigian in regime di safety car.

 

Il primo a parlare è Vettel: "Ho rivisto le immagini e dall'auto avevo una prospettiva diversa rispetto a quanto accaduto: ho parlato a Lewis dopo la gara a telefono, ma non voglio pompare la questione più di quanto sia stato già fatto. È nostro diritto che quanto detto resti fra di noi. In gara ho preso una penalità e poi ho perso una potenziale vittoria.

 

Ho parlato di decisione sbagliata: è stata quella di affiancarmi a lui e di colpire la sua gomma. Non ho molto di più da dire. Sono stato sorpreso perché credevo che avesse frenato di colpo, ma dopo mi reso conto che non aveva fatto il brake testing: in quel momento pareva così, ma dopo no. Mia distrazione o intenzionalità? Diciamo che sono rimasto sorpreso e ho avuto una reazione eccessiva. Non era certo mia intenzione di danneggiargli la macchina".

VETTELVETTEL

 

Hamilton poi replica: "Per me la questione è finita, c'è totale concentrazione sul week end. Io e Seb abbiamo parlato dopo la gara e non credo che cambierà la dinamica delle cose fra noi: il giorno dopo, quando mi ha contattato gli ho detto che il rispetto verso di lui resta immutato, ma gli ho chiesto che potesse correggere la dichiarazione sul presunto brake testing perché non era vero che lo avessi fatto. Accetto le sue scuse". Scuse accettate, ma Lewis non arretra sulla frase a lui attribuita nel dopo gara ("Seb è una vergogna per lo sport").

 

"Io - prosegue Lewis - non credo di aver detto qualcosa che adesso voglia rimangiarmi. Su quello che è successo resto della mia opinione. È importante, scuse a parte, che la gente sappia che non ho fatto alcunché di scorretto. La mia calma? Beh su un campo di calcio sarebbe stato diverso, ma nell'abitacolo c'era poco che potessi fare. Noi siamo in una posizione di potere per mandare messaggi positivi ai giovani e dobbiamo utilizzarla bene".

 

hamilton vettelhamilton vettel

La chiosa a Vettel: "Sono contento di sapere che quanto successo non abbia impatto nei nostri rapporti, ma tutto dipende da Lewis, credo che il rispetto reciproco resti e sono contento di sentire che siamo maturi per andare oltre: ho avuto torto, chiedo scusa, ma questo non cancella quello che ho fatto. Potessi tornare indietro non lo rifarei. Ora guardo avanti".

 

Si cambia versante e lì fra Hamilton e Vettel c'è uniformità di pensiero: Alonso? non grazie. Richiesti di un parere sull'avere Fernando nel loro box la prossima stagione i due hanno glissato. Hamilton: "Io in realtà sono contento del compagno che ho ora". Vettel: "Non sono responsabile delle firme della Ferrari, ma se posso esprimermi preferisco Kimi".

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