giampaolo

GIAMPAOLO ALL’ULTIMA SPIAGGIA: O BATTE IL GENOA O SALTA – SONDAGGI PER RUDI GARCIA, SUGGESTIONE SHEVCHENKO – SCONCERTI: "GAZIDIS ESCA DAL SUO VUOTO E SI ESPONGA. LA STESSA COSA DEVE FARE IL TECNICO CHE HA BISOGNO DI 4 LEADER (CALABRIA, ROMAGNOLI, CALHANOGLU E SUSO). LA SOCIETÀ DEVE INFINE CHIAMARE PIATEK E CAPIRE COSA LO RENDE COSÌ INUTILE…"

giampaolo

Mario Sconcerti per il Corriere della Sera

 

La prima cosa da fare al Milan è cercare chiarezza dentro la società, da Londra a Milano.

Se non sarà chiaro il progetto della proprietà, non sarà chiara nemmeno la strada per la squadra. I giocatori hanno sempre bisogno di sapere per chi lavorano. Chi è dunque il Milan oggi?

 

La risposta corretta ha un nome, Gazidis, tanti anni all' Arsenal, un ingaggio da quattro milioni l' anno, un dirigente certamente bravo ma insolito. Non ha detto una parola da quando è arrivato, non una. Non ha risposto mai a una domanda sulla squadra, il futuro. Non parla. Non aggrega, lavora. Fino a quando? Non si sa, fino a quando Singer non troverà il cliente giusto a cui vendere il Milan.

 

giampaolo meme 99

L' errore è evidente e costruisce incertezza dovunque, la situazione peggiore per fare calcio. Gazidis deve trovare riferimenti più forti dentro il Milan, crearsi radici, divenirne l' anima o niente.

 

Non può pensare basti aver scelto due pezzi di storia estranei per destino al lavoro di ufficio, al compromesso sporco nella trattativa di mercato, all' occhio lungo dello scout.

Deve costruirli lui, farli diventare dirigenti, non osservatori preoccupati. Se non lui chi nel Milan è capace di tenere il timone?

 

Nessuno. Allora Gazidis esca dal suo vuoto e si esponga. Parli con Giampaolo, con la squadra, capisca i suoi problemi. La stessa cosa che deve fare Giampaolo con una differenza in più: non è più tempo di pensare al collettivo. Prima bisogna trovare i pilastri, poi intorno si farà la squadra. È tempo di scegliere quattro giocatori e educarli ad essere leader. Non discorsi di popolo, ma colloqui veri, privati, che portino responsabilità. Giampaolo quando la squadra è in campo resta solo. Il Milan sul campo anche. Servono dei giocatori ponte, con buona personalità, che si responsabilizzino e tengano in mano la partita di tutti momento dopo momento.

gazidis

 

Servono amici. Il primo nome sicuro mi sembra Calabria, personalità fresca ma evidente. Poi Romagnoli, il migliore del Milan, il più cattivo, che però rischia sempre poco. È tempo entri nel gioco. Poi i due giocatori di più talento, Calhanoglu e Suso, non adatti, ma dimostrativi, sanno essere seguiti per qualità e importanza.

 

Devono essere loro a guidare la partita. La società (Gazidis) deve infine chiamare Piatek e capire cosa lo rende così inutile.

Piatek è l' uomo decisivo, è il gol, non c' è Milan senza di lui. Va ascoltato e scosso molto dall' alto. Non è più il tempo delle assemblee nello spogliatoio, è il tempo dei mentori, di una nuova esperienza. Si faccia aiutare Giampaolo, o morirà di solitudine insieme al Milan.

 

 

MILAN, LA SVOLTA O SI AFFONDA

Carlos Passerini per il Corriere della Sera

gazidis

 

Ora sì che è l' ultima spiaggia. E la metafora è quella giusta, trattandosi Genova di una città di mare, una città che fra l' altro Marco Giampaolo conosce bene. E che adora, avendoci lavorato, e bene, per tre anni. È lì che si è conquistato la grande occasione di una vita, che ora rischia di svanirgli fra le mani, come la sabbia che scivola fra le dita.

Sabato contro il Genoa si gioca tutto. Una specie di personalissimo derby della sopravvivenza. Il giorno del giudizio.

 

Per lui e per il suo Milan. Ma soprattutto per lui. Perché la fiducia che la dirigenza gli ha ribadito già nella notte di domenica, nel corso di un faccia a faccia lungo un' ora andato in scena nella pancia dello stadio, non è più a tempo indeterminato. La parola ultimatum non è mai stata pronunciata, né da Maldini, né da Boban, né da Massara, né da Gordon Singer, figlio di Paul, vale a dire Mister Elliott, il padrone della baracca, che in questo momento è l' immagine che rende meglio. Non è stata pronunciata, ma è nei fatti, è nelle cose. Il calcio ha le sue regole. Siamo già a 4 k.o in 6 partite, l' ultima volta che il Diavolo partì così male c' era Mussolini, anno 1938/39.

piatek 4

 

«Lo difenderemo sempre» ha detto Maldini dopo la disfatta. Sempre, ovviamente, significa fino a quando sarà l' allenatore. Difenderlo dopo un quinto flop sarebbe impossibile. Ci sarebbe solo da prendere atto del fallimento del progetto. Arenarsi a Genova sarebbe una sentenza inappellabile.

 

Per Giampaolo e, appunto, per lo stesso progetto tecnico. Tutti, dirigenti inclusi, sarebbero in discussione. Lo ha ammesso in fondo lo stesso Maldini parlando di responsabilità diffuse: «Le colpe sono di società, allenatore, giocatori». Un discorso, quello del d.t., lucido e onesto. Ieri quelli di Striscia gli hanno dato il Tapiro. «È una sofferenza per chi ama questa squadra» ha ammesso. Giampaolo invece è rimasto in silenzio: doveva andare a Milano a un incontro con Allegri e il vecchio maestro Galeone, ma ha preferito lasciar stare.

piatek

 

La squadra tornerà ad allenarsi solo oggi, dopo il giorno di riposo. Niente ritiro punitivo.

Le strade quindi sono due: a Marassi si svolta o si affonda. C' è chi sostiene che sia meglio andarsi a giocare la gara della verità lontano da San Siro, dove la pazienza popolare è già esaurita. Marassi sarà però il solito inferno. E col collega Andreazzoli sarà un duello nel duello. Rischiano in due. I latini il calcio non ce l' avevano, ma la frase giusta sì: mors tua vita mea.

 

La fiducia di dirigenza e proprietà è reale. A termine, ma reale. Allo stesso momento è chiaro che al quarto piano di Casa Milan ci si sta già muovendo. Chiaro e giusto: una proprietà non solo ha la facoltà, ma il dovere di non farsi trovare impreparata.

 

 

piatek

Qualche sondaggio esplorativo, più o meno indiretto, è già stato fatto. E davanti a tutti oggi come oggi c' è Rudi Garcia, forte anche dell' amicizia che lo lega al d.s. Massara. I due hanno lavorato insieme alla Roma. Conosce il campionato, le dinamiche, ha personalità. Ma sono diversi i profili analizzati. E fra questi attenzione a Shevchenko. Che è c.t.dell' Ucraina e vuole andare all' Europeo. Intanto però stasera è a Milano per l' Atalanta e per festeggiare il 43° compleanno con i vecchi compagni di squadra. Ipotesi suggestiva.

 

Ranieri? Traghettatore esperto, ma poco di prospettiva. Un Gattuso 2? Improbabile, dopo quell' addio doloroso. Allegri e Spalletti? Fuori budget per un club sempre alle prese col fair play finanziario.

 

boban maldini

Arrigo Sacchi, grande padre della patria rossonera, ieri ha ribadito il suo pensiero a Radio2: «Mandare via Giampaolo sarebbe un doppio errore, ricordatevi la mia storia». Ma i due Milan, il suo e questo, sono paragonabili? Lì Gullit e Van Basten. Qui?

boban maldinisheva figo maldinirudi garciapiatek2

Ultimi Dagoreport

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…