UN CALCIO AI POVERACCI! LE FOTO DEGLI SFRATTATI DALLE FAVELAS DI RIO DE JANEIRO PRIMA DEI MONDIALI E DELLE OLIMPIADI

da www.dailymail.co.uk

Il Brasile ospiterà sia i prossimi Mondiali di Calcio che i Giochi Olimpici del 2016. Due eventi eccitanti su cui saranno puntati gli occhi del mondo. Peccato che questi occhi non vedranno ciò che sta realmente accadendo ai brasiliani più poveri.

Il Paese si prepara ad ospitare turisti, ad aggiustare le strade, e intanto sfratta la gente che vive nelle favelas. Dal 2012 il fotografo Marc Ohrem-Leclef ha ritratto le famiglie che buttate fuori dalla baracca in modo che in zona si potessero costruire stadi usa e getta, probabilmente utilizzati una sola volta per questa occasione.

Queste baraccopoli fanno parte di Rio de Janiero dal 1800 e ospitano quasi un milione e mezzo di persone. Nessuno si preoccupa di capire dove andranno a finire. Non si toglierà solo un tetto, ma il senso di comunità che ha legato questa gente per intere generazioni si cancellerà la memoria personale e collettiva.

E così la casa e il giardino di molti sono stati rasi al suolo per costruire la "TransOlympic Highway" e molte altre abitazioni sono state demolite per evitare che un giorno qualcuno possa farvi ritorno. Lo sfratto spesso avviene senza preavviso e con la forza.

Le foto dei loro residenti sono state raccolte da Ohrem-Leclef nel libro "Olympic Favela" pubblicato da Damiani. Sono divise in due parti: quelli che fanno un vero e proprio atto di resistenza, innalzando la torcia olimpica, e quelli che presto se andranno, fotografati accanto alle case, dove codice di sfratto è scritto con lo spray dagli emissari del governo. "Vai com deus" è il modo in cui in Brasile si dice addio.

 

 

Le favelas vengono demolite per evitare una nuova occupazione Un milione e mezzo di brasiliani vivono nelle favelas La torcia olimpica in segno di resistenza Gli sfratti servono a fare pulizia in vista dei Mondiali di calcio Olympic Favela il libro fotografico di Marc Ohrem Leclef Favela di Rio di notte

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