gabriele gravina roberto mancini arabia saudita poster macondo

“ABBIAMO VISSUTO UN’ESTATE TURBOLENTA, NON PER COLPA NOSTRA” - GRAVINA NON PERDE OCCASIONI PER TIRARE STOCCATE A MANCINI E TORNA SULL’ADDIO DELL’EX CT NELLA CONFERENZA DI PRESENTAZIONE DI BUFFON (NUOVO CAPO DELEGAZIONE DELLA NAZIONALE): “FORSE AVREI DOVUTO CEDERE ALLE EMOZIONI MA QUESTA SQUADRA È IN MANI SALDE” - GIÀ IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DI SPALLETTI, GRAVINA AVEVA TUONATO SULLE DIMISSIONI DI MANCINI: “UN PIZZICO DI DELUSIONE È INUTILE NASCONDERLA, RIMANE DENTRO E..."

Da ilnapolista.it

GABRIELE GRAVINA E ROBERTO MANCINI IN ARABIA SAUDITA - POSTER BY MACONDO

Il numero uno della Figc, Gabriele Gravina, non perde occasione per lanciare frecciatine all’ex ct della Nazionale Roberto Mancini. In questo caso l’occasione è stata la conferenza di presentazione di Gigi Buffon come nuovo capo delegazione della Nazionale italiana.

 

Presentandolo alla stampa Gravina ha detto:

«Sono convinto che con le sue qualità Buffon diventerà immortale  oltre che come calciatore, anche come dirigente. Ogni volta che si viene a Coverciano, si provano grandi emozioni. Io sono un grande tifoso di questi colori. Dopo aver vissuto un’estate turbolenta non per colpa nostra forse avrei dovuto cedere alle emozioni ma per me è motivo di grande soddisfazione sapere che questa squadra è in mani salde. Ognuno di noi deve fare il massimo. Grazie Gigi e in bocca al lupo».

 

 

 

 

MANCINI GRAVINA

Già in occasione della conferenza di Luciano Spalletti come nuovo ct della Nazionale, Gravina era tornato sulle tempestive e inopportune dimissioni di Mancini, ora in Arabia Saudita:

«Oggi inizia una nuova pagina, un nuovo capitolo della storia azzurra, una storia lunghissima e importante che appassiona milioni di italiani. Inizia un nuovo capitolo di un libro inedito e l’era di Luciano Spalletti. In pochi giorni abbiamo dovuto rimediare ad una crisi, affrontare una crisi importante e imprevista senza precedenti per quanto riguarda alcune modalità, lo abbiamo fatto con serietà, silenzio e lo stile che ci appartiene, abbiamo voluto dare priorità alla maglia azzurra e mettere subito il valore della nostra Nazionale al primo posto, non abbiamo voluto anteporre a questi valori i nostri individualismi e le nostre prerogative personali, la voglia di reagire e di manifestare un pizzico di rabbia che a volte porta a reagire in modo violento ed esaurisce l’esperienza vissuta, ma un pizzico di delusione è inutile nasconderla, rimane dentro e tende ad esaurire le energie. La nostra reazione è stata composta e ha puntato ad aprire un nuovo capitolo di cui sono particolarmente felice e orgoglioso. Sono motivato perché ho avuto modo di dividere in modo chiaro e netto le valutazioni tecniche e personali».

mancini gravina 2

 

Gravina aveva elogiato Spalletti:

 

«Sul piano tecnico la storia di Spalletti è chiara e nota sotto il profilo del valore tecnico e professionale, della maturità acquisita negli anni. Mi ha colpito soprattutto il lato personale e umano, su cui abbiamo avuto l’intuito di investire. Le sue idee innovative e la sua profondità, la sua sensibilità.

 

Ho apprezzato Luciano come una persona che dedica tutta la sua capacità sentimentale di sacrificio totale a tutto ciò che ama, l’ho vissuto direttamente. Sacrificio totale alla famiglia, alle persone a cui è legato e alle quali vuole particolarmente bene, a dedicarsi a coltivare la sua terra ed a allevare gli animali e al gioco al quale lui dedica gran parte della sua vita, il calcio. Un aspetto identitario, l’identità di Luciano è la sua cifra distintiva, identità familiare, ai suoi luoghi, al suo paese che ama, al gioco del calcio.

mancini gravina

 

Questo è il valore che ho apprezzato di lui. In quattro giorni, compreso ferragosto, abbiamo fatto una scelta importante, volevamo per la Nazionale un tecnico di grande prestigio e qualità tecnica e umana e ci siamo riusciti. Quando ci siamo visti siamo arrivati a ora di pranzo e ci siamo seduti due metri distanti dal tavolo apparecchiato, con un discreto appetito e lui ha esordito dicendo di non perdere tempo: lei faccia le sue riflessioni e valutazioni ma non approfitti di me, io voglio allenare la Nazionale. Questo per me è un biglietto da visita incredibile che dice tutto sull’entusiasmo e sulla personalità dell’allenatore.

 

Gli italiani hanno non solo un grande allenatore ma anche una grande persona. L’augurio a Luciano: ho avuto modo di leggere tante etichette, oggi ripartiamo per un nuovo capitolo, una nuova storia, non si chiude un libro, si va avanti, dico a Luciano che l’augurio che posso fargli è legato a qualcosa che gli è caro. Le etichette che ho avuto modo di leggere e di assaporare come i contenuti dei tuoi vini (li cita tutti, ndr) spero che in tempi rapidi si possa aggiungere una nuova etichetta, decidi tu, mi viene in mente vittoria azzurra, azzurro intenso, passione azzurra, scegli tu. Grazie Luciano».

 

gabriele gravina e roberto mancini

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME