LA “MISSION IMPOSSIBLE” DI GUARDIOLA - IL BAYERN DEVE RECUPERARE TRE GOL AL BARCELLONA, PEP FA FINTA DI CREDERCI: “IN OGNI CASO IO RESTO QUI” - LUIS ENRIQUE NON SI FIDA DEI TEDESCHI E AVVERTE I SUOI: “NON POSSIAMO ENTRARE IN CAMPO RILASSATI”...

luis enrique pep guardiola barcellona bayern  1luis enrique pep guardiola barcellona bayern 1

F.Mo. per il “Corriere della Sera”

 

Il Barcellona ha un piede e mezzo nella finale di Champions League (6 giugno, Berlino), perché il 3-0 dell’andata (6 maggio) è quasi un’assicurazione sulla vita. Se poi stasera all’Allianz Arena il Bayern dovesse riuscire a ribaltare il risultato (doppietta di Messi e gol di Neymar), firmerebbe un’impresa da ricordare almeno per 50 anni, visto che da quando è stata reinventata la Champions nessuno ha mai ribaltato uno 0-3 nelle partite a eliminazione diretta.

 

guardiola barcellona bayern  5guardiola barcellona bayern 5

Pep Guardiola è stato chiaro: «Voglio essere realista e sincero; rispetto al 3-1 di Porto nei quarti questa è un’altra storia. L’obiettivo è difficile da raggiungere, ma molto stimolante. A fine primo tempo stiamo perdendo 3-0 contro la squadra europea più forte degli ultimi 15-20 anni. Però abbiamo la qualità per riuscire nell’impresa e non vogliamo mollare». 
 

Più che all’attacco, Guardiola (sempre senza Robben e Ribéry) pensa a recuperare quella solidità difensiva che negli ultimi tempi è mancata (quattro sconfitte consecutive, fra Bundesliga già vinta, Coppa di Germania con il Borussia Dortmund ai rigori e Barça): «La cosa più importante sarà difendere con ordine. Dobbiamo avere pazienza. Non dobbiamo pensare di risolvere le cose nei primi 20 minuti; in contropiede sono pericolosissimi».

 

guardiolaguardiola

Se dovesse uscire, il Bayern nella stagione avrebbe vinto solo la Bundesliga. Poco, rispetto alle aspettative di inizio anno: «Non sono qui per essere il miglior allenatore al mondo. Di questo non me ne frega niente. Non ragiono in base ai titoli. È semplicemente un sogno essere qui». Nel frattempo ha chiarito: «L’ho detto già 200 milioni di volte; ho un altro anno di contratto con il Bayern. Per quel che mi riguarda il prossimo campionato allenerò ancora qui. Non c’è altro da dire». 
 

MESSI SUAREZ NEYMARMESSI SUAREZ NEYMAR

Luis Enrique sa di avere in tasca la qualificazione e un attacco meraviglioso (111 gol fra Messi, Suarez e Neymar), ma teme qualche diabolica invenzione del suo ex compagno di squadra: «Il Barcellona non è una squadra che specula sul risultato. Abbiamo un’impronta di gioco definita e cercheremo di vincere come sempre. Vorremmo ripetere la partita dell’andata. Una semifinale di Champions non permette di entrare in campo rilassati; i giocatori dovranno mantenere la calma, per controllare le emozioni; mi aspetto massima concentrazione e attenzione, perché sappiamo dove possono colpirci». 

guardiola luis enriqueguardiola luis enriqueguardiola luis enrique 1guardiola luis enrique 1pep guardiolapep guardiolaguardiola 2guardiola 2Guardiola Guardiola guardiola e mourinhoguardiola e mourinhodani alvesdani alvesmessi 1messi 1

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)