“TRASFORMARSI IN UNA FONTANA NELLA QUALE L’UNIVERSO CADE COME UNA TIEPIDA PIOGGIA” - HYPERMAREMMA PRESENTA “FONTANILE”, L’OPERA INEDITA DI GIUSEPPE DUCROT PRESSO LA STRADA DI MACCHIATONDA, A CAPALBIO. L’ARTISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO E DELLA CROMIA GIALLA SI È AFFIDATO ALL’ICONICA BOTTEGA GATTI DI FAENZA, ECCELLENZA DELLA MAIOLICA IN TUTTO IL MONDO
Estratto da formiche.net
In occasione della quinta edizione del Festival Hypermaremma, con un progetto di pianificazione e progettazione pluriennale, Giuseppe Ducrot ha realizzato un grandioso Fontanile in ceramica inaugurato il primo luglio, presso la strada di Macchiatonda a Capalbio.
L’opera lunga 15 metri e alta 4 metri e mezzo e prodotta dall’Associazione in collaborazione con Terre di Sacra, è ospitata nella loro tenuta che è stata fondata nel 1922 e che da oltre 100 anni si occupa della ristrutturazione e conservazione con l’obiettivo di proteggere il territorio maremmano, contribuendo a istituire l’Oasi del Lago di Burano, prima Riserva Naturale del WWF in Italia.
Per la realizzazione del Fontanile e della cromia gialla, Ducrot si è affidato all’iconica Bottega Gatti di Faenza, eccellenza della maiolica in tutto il mondo che dal 1928 si distingue per un’assidua ricerca di tecniche e di linguaggi innovativi ed una produzione ricchissima di opere uniche. Nonostante la terribile alluvione che lo scorso maggio ha colpito l’Emilia-Romagna, Bottega Gatti è riuscita a concludere la produzione delle ceramiche destinate al Fontanile con tempestività, rimandando di una sola settimana la realizzazione dell’opera.
Ducrot Fontanile 2023 Hypermaremma 34
L’opera è il risultato di uno studio che Giuseppe Ducrot porta avanti da anni, in cui indaga soluzioni tecniche e formali che danno forma a interventi caratterizzati da contrasti cromatici in dialogo con lo spazio fisico circostante. Per la prima volta, infatti, l’artista realizza una scultura monumentale che non dipende da una relazione con il contesto architettonico, ma bensì che “basta a sé stessa”, come lui stesso afferma, in quanto opera assoluta. Partendo dalla struttura preesistente di un abbeveratoio degli anni ‘30 del secolo scorso originariamente destinato alle vacche maremmane e recentemente ristrutturato da Terre di Sacra, Ducrot reinterpreta le forme per dare vita a un’architettura a sé stante inserita nel paesaggio incontaminato che la circonda.
TESTO CRITICO DI MASSIMO MININNI
Vivere: nel vivere non c’è alcuna felicità. Vivere: portare il proprio io dolente per il mondo. Ma essere, essere è felicità. Essere: trasformarsi in una fontana, in una vasca di pietra, nella quale l’universo cade come una tiepida pioggia. (Milan Kundera)
FONTANILE DUCROT HYPERMAREMMA 45
In tutta la Maremma, l’allevamento del bestiame è stato, e lo è tutt’ora, di fondamentale importanza nell’economia rurale locale. Dove non ci sono fuoriuscite spontanee di acqua, utili per abbeverare il bestiame, si dovevano costruire riserve idriche alternative. Per questo nel territorio della bassa Toscana, già dai tempi della sua bonifica, sono stati realizzati fontanili o risorgive.
È su questa tipologia-architettonica, situata in “Terre di Sacra” a Capalbio, in località Strada di Macchiatonda, che l’artista Giuseppe Ducrot (Roma 1966) ha deciso di intervenire, pensando a una rimodellazione della struttura del fontanile, rivestendola interamente con bassorilievi e sculture in ceramica invetriata dalla colorazione gialla.
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