"VIA I MERCENARI DALL’INTER” – GLI ULTRA’ CONTRO ICARDI CHE SI PRESENTA CON WANDA A SAN SIRO PER GUSTARSI LA VITTORIA DEI NERAZZURRI CONTRO LA SAMP - L’AD MAROTTA PROVA A RICUCIRE: "ICARDI? NESSUNA TENSIONE, OFFRIREMO IL RINNOVO" – SPALLETTI A "SKY CALCIO SHOW": "BELLO CHE MAURITO SIA VENUTO ALLO STADIO, AVREI PREFERITO CHE FOSSE VENUTO NELLO SPOGLIATOIO A FESTEGGIARE CON I COMPAGNI"
Da gazzetta.it
In casa Inter tiene ancora banco il caso legato a Mauro Icardi che in settimana è stato privato dalla società della fascia di capitano, passata sul braccio di Samir Handanovic. Nel pre-partita del match contro il Bologna, il direttore nerazzurro Beppe Marotta è intervenuto ai microfoni di Sky sulla questione: “Non c’è mai stata tensione tra le parti e il motivo della nostra scelta è stato motivato direttamente al calciatore. Nelle grandi famiglie bisogna prendere anche delle decisioni antipatiche”.
RAPPORTO DA RICUCIRE — Marotta ha poi proseguito: “In questa scelta, il ruolo di Spalletti è stato molto importante. È stato molto bravo sia sul campo che nello spogliatoio. Per Mauro non si è mai parlato di esclusione, è un calciatore importante per noi che ha fatto tanto per noi e speriamo che continuerà a farlo. Questa decisione doveva essere presa per il bene di tutti. Non è un caso. I panni sporchi si lavano in famiglia, ma nell’era dei social ormai è impossibile. Sono convinto che risolveremo la questione tra noi”.
LEADERSHIP PERSA — Il dirigente nerazzurro ha parlato anche della relazione tra il gruppo e Icardi. “Uno dei ruoli del capitano è quello di essere riconosciuto come leader, la fascia non è solo simbolica. Ora vogliamo eliminare le scorie che si erano create nell’ultimo periodo e qui avrà un ruolo importante anche l’allenatore. Questa è una situazione che si può ricostruire”.
LA PROMESSA A WANDA — Sul rinnovo del contratto: “Le negoziazioni sul contratto non c’entrano nulla sulla nostra decisione. La trattativa andrà avanti e noi non vogliamo fare alcuna forma di ostruzionismo. Ora valuteremo il tipo di proposta da fare. Ho fatto una promessa a Wanda di farle pervenire un’offerta entro qualche settimana. Noi consideriamo lei corretta nel modo di relazionarsi con noi”.
MAURO E WANDA A SAN SIRO — Intanto, Icardi e Wanda sono presenti sugli spalti di San Siro in occasione di Inter-Sampdoria. La coppia è stata immediatamente immortalata dalle telecamere, dopo le questioni degli ultimi giorni. Al termine della partita, vinta dai nerazzurri per 2-1, Wanda ha postato sul proprio account Instagram un selfie da San Siro col figlio, con una cuore azzurro come didascalia.
"I MERCENARI VADANO VIA"
Da gazzetta.it
La Curva Nord attacca pesantemente Mauro Icardi pur senza citarlo mai. Già a Vienna, giovedì, dedicando un coro inequivocabile a Samir Handanovic ("C’è solo un capitano"), gli ultrà avevano fatto capire da che parte stanno. Adesso, però, un comunicato esplicito (nelle parole) va contro Maurito, anche se il suo nome non viene mai fatto. Il numero 9 nerazzurro, assente per la seconda partita di fila ma a San Siro con Wanda Nara per la Samp, è finito nel mirino della curva:
"L’Inter e il suo popolo non meritano certi comportamenti, non meritano che giocatori dal dubbio impegno battano cassa ogni sei mesi non rispettando i contratti (...). Gli interisti non possono accettare che un giocatore dall’oggi al domani decida che questa gloriosa maglia non sia più sufficiente per lui e il suo ego. Non deve essere più ammesso che dopo una sconfitta indegna questi personaggi usino i social per farci la morale e mettere in dubbio la nostra fedeltà ne tantomeno dev’essere più accettato che mogli, genitori o parenti esultino sempre tramite gli stramaledetti social per una nostra sconfitta (...). Adesso non si tratta di vittorie o di sconfitte. Si tratta di rispetto. Solo e semplice rispetto. Per l’Inter, per la sua storia e per i suoi tifosi".
PROFESSIONISTI — E ancora: “Tanti giocatori hanno vestito con diverse fortune la nostra casacca, pochi erano interisti, alcuni lo sono diventati nel tempo, altri si sono semplicemente comportati da professionisti. Ecco perché non dimenticheremo mai i vari Walter Zenga, Nicola Berti, Paul Ince, Zamorano, Cruz, Simeone, Materazzi, Samuel Eto’o, udite udite, Andrea Ranocchia… Non tutti campioni, non tutti santi, ma sicuramente veri uomini. Via i mercenari dall’Inter".