federer

GIANCARLO DOTTO IN LODE DI FEDERER CHE, A 36 ANNI E MEZZO, TRIONFA PER LA SESTA VOLTA AGLI AUSTRALIAN OPEN E CONQUISTA IL SUO SLAM  NUMERO 20 - "CON LUI SONO FINITE DA UN PEZZO LE PAROLE, NON È FINITO L’ARCOBALENO. QUANDO IL CORPO CI UMILIA E CI TIENE A TERRA, LUI È LA BELLEZZA CHE CI CONSOLA. BASTA QUESTO, UNA VOLTA PER SEMPRE..."

Giancarlo Dotto (Rabdoman) per Dagospia

 

giancarlo dotto

Cambiano le facce, le palle, le racchette, le divise e i colori. Questa volta in rosa e in nero a Melbourne. Quando non vince da ballerino, vince da guerriero, se non è Nijinsky è Tamerlano. Come questa volta, quando ha dovuto rimontare nel quinto set, prima nella testa e poi nelle gambe, la cupa angoscia e l’ancora più cupa inerzia dell’aver buttato via il quarto set, la vittoria già in tasca. Con Roger Federer sono finite da un pezzo le parole, non è finito l’arcobaleno. Celebrarlo oggi, al suo ventesimo Slam, a 36 anni, sarebbe mediocre, peggio che insultarlo. Quando il corpo ci umilia e ci tiene a terra, lui è la bellezza che ci consola. Basta questo, una volta per sempre.

 

ROGER FEDERER VINCE GLI AUSTRALIAN OPEN 2018

Più utile mettersi dalla parte degli sconfitti. Nel loro Golgota quando incrociano Roger. Questa volta, quel gigantone buono di Marin Cilic. Nella sua croce. Gli ha piantato nelle mani e nei piedi tutti i chiodi che servivano, anche quelli che non aveva più. Ha provato a destabilizzarlo con il servizio, a stordirlo con i suoi back senza peso, a ipnotizzarlo con le smorzate nascoste, ha provato a bruciarlo con gli anticipi, a confonderlo con i cambi di ritmo, palle corte e profonde, tutto quello che serviva, tutto il tennis mai giocato da mille campioni in uno solo.

 

E quando sembrava che tutto fosse perso, che fosse il croato a comandare il gioco e dunque la partita, Roger ritrovava dentro di sé l’urlo di Tamerlano chiamato in tribuna da quello della complice di sempre, l’amazzone Mirka, e di tutti i loro gemelli sparsi nel pianeta. Cilic abbassava lo sguardo, già di suo refrattario alle grandi altezze. Capiva che doveva farsi da parte. Ancora prima di ritrovarsi in ogni modo trafitto nel court.

ROGER FEDERER VINCE GLI AUSTRALIAN OPEN 2018

 

E, mentre i vari Nadal, Murray, Djokovic arrancano nel loro calvario, l’usura tremenda di dover stare al passo al più decontratto e fluido Efebo della storia, rovinandosi tendini, muscoli e ossa, lui Federer si è semplicemente imposto di vivere quando tutti lo davano per morto. Lui che si era fracassato il menisco facendo il bagno a una delle sue confondibili creature, là dove non aveva competenze divine. Nessuno più tratteneva le lacrime, e perché mai avrebbe dovuto, a cominciare da lui, Roger, che per pochi, memorabili attimi, poteva provare l’emozione rara di essere spettatore intimo di se stesso. E anche Rod Laver, che lo fotografava dalla tribuna come un fan qualunque, sembrava un pigmeo. 

 

2 - ROGER FEDERER VINCE GLI AUSTRALIAN OPEN

Da gazzetta.it

 

federer

Come un abile sceneggiatore, Roger Federer aggiunge un surplus di suspence all'ultimo atto degli Australian Open. Nel quarto set, dalla palla del doppio break al 4° e poi 3-1 sopra, perde 5 game di fila e cede set e pareggio a Marin Cilic. Si va al 5°.

 

Un atto di generosità verso i suoi devoti che hanno un ulteriore appendice per godere dei suoi colpi, prima di festeggiare il suo 20° Slam in 30 finali disputate: finisce 6-2 6-7 6-3 3-6 6-1 in poco più di tre ore. Il croato, rivive così l'incubo dello scorso luglio, quando Roger gli negò Wimbledon. E il terzo tentativo di aggiudicarsi un Major finisce purtroppo diversamente rispetto agli Us Open 2014.

 

federer cilic

Del resto Federer, il croato l'ha battuto solo nella semifinale degli Us Open di tre anni fa, un Cilic monumentale e perfetto dominò in tre set il Divino e si avviò così a vincere il torneo, la sua fin qui unica perla Slam; sette mesi fa, sull'erba sacra di Wimbledon, un altro match senza storia, ma questa volta con il sorriso di Roger.

 

Oggi sul cemento di Melbourne, Marin non ha certo sfigurato, rispetto alla mattanza londinese ha dato del filo da torcere al campione in carica, ma il numero 6 del mondo (da domani numero 3) alla fine si è dovuto arrendere, pur riuscendo a strappare due set al Divino che sin qui aveva fatto percorso netto. Quando il croato tre anni fa vinse gli Us Open, qualcuno pensò si trattasse una meteora, ma adesso nessuno dubita del suo talento.

federer 23

 

Che dire ancora di Federer? Dodici mesi fa la sua impresa, il 5° trionfo a Melbourne, a 5 anni dall'ultimo Slam vinto, fu salutato come una Resurrezione. Oggi scendeva sul Centrale da favorito. Non ha tradito le attese. Per l'immenso Roger Federer, a 36 anni e mezzo, è il 20° titolo del Grande Slam: 6 Open d'Australia, 1 Roland Garros, 8 Wimbledon e 5 US Open. Un campione immortale che segna ancora una volta la storia di questo incredibile sport.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...