jacobs iapichino tamberi

"JACOBS VA GESTITO IN MANIERA DIVERSA, I MONDIALI NON SONO STATI UN BELLO SPOT PER LUI" – L’ANALISI DELLA GAZZETTA: IL “SOLI CONTRO TUTTI” NON BASTA PIÙ, VA CREATA UNA STRUTTURA A SUPPORTO. SERVONO DECISIONI DRASTICHE E CORAGGIOSE CHE COINVOLGANO COACH CAMOSSI" - LARISSA IAPICHINO FUORI DAL PODIO MONDIALE NEL SALTO IN LUNGO FINISCE IN LACRIME - "QUANTO SONO SCARSO?" - TAMBERI CONQUISTA LA FINALE DEL SALTO IN ALTO CON IL BRIVIDO- VIDEO

 

Da ilnapolista.it

 

marcell jacobs

Sulla Gazzetta un’analisi franca della situazione Jacobs, situazione che definire preoccupante è un eufemismo. Dopo l’oro olimpico, nel 2022 ha vinto i 60 metri ai Mondiali indoor e i 100 agli Europei, e basta. Ai Mondiali è uscito mestamente in semifinale.

 

Scrive Giorgio Specchia: Jacobs, per esempio, riuscirà a prendere Lyles o Tebogo sui 100? Paolo Camossi è il coach che ha costruito il fenomeno. Ma dopo la favola di Tokyo la sua stupenda creatura si è mostrata vulnerabile.

 

La curva degli acciacchi è in costante salita e bisogna invertire la rotta con decisioni drastiche e coraggiose sia nella preparazione sia nella programmazione. Che bisogno c’è, per esempio, di correre ancora le indoor?

 

MARCELL JACOBS AI CAMPIONATI MONDIALI DI BUDAPEST

È evidente che Jacobs vada gestito in maniera diversa rispetto a quanto fatto fino all’1 agosto 2021. Perché da quella formidabile serata, culminata con l’oro olimpico sui 100 metri, è finita una storia e se ne è aperta un’altra. Completamente diversa e che coinvolge anche coach Camossi.

 

Da olimpionici adesso giocano un altro campionato e ci vogliono le risorse per giocarlo al meglio. Il “soli contro tutti” non basta più, va creata una struttura tecnica a supporto e dedicata al campione che nasce ogni cento anni. Jacobs non può più permettersi un’”altra Budapest” che ci consegna l’immagine di un atleta coraggioso ma battuto, senza potersela nemmeno giocare con gli altri. Non è stato un bello spot.

 

LARISSA IAPICHINO

Da open.online

 

MARCELL JACOBS AI CAMPIONATI MONDIALI DI BUDAPEST

Larissa Iapichino si è piazzata quinta nella finale di salto in lungo femminile ai Mondiali di atletica in corso a Budapest. La saltatrice Italiana, figlia d’arte (sua madre è la grande lunghista Fiona May, il padre l’astista ed allenatore Gianni Iapichino) ha saltato 6.82 nel sesto e ultimo salto. Troppo poco per acciuffare il podio, se non la vittoria.

 

Ad imporsi con la misura di 7.14 è stata la serba Ivana Vuleta (7.14), che è andata poi a consolare la collega italiana, in lacrime per essere rimasta fuori dal podio. Dove sono salite invece l’americana Tara Davis Woodhall (argento, 6.91) e la romena Alina Rotaru (bronzo, 6.88).

gimbo tamberigianmarco tamberi. 5Larissa Iapichino

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