LA JUVE DI MOTTA HA L’X FACTOR! ALTRO PAREGGIO, STAVOLTA IN CHAMPIONS, CONTRO IL NON IRRESTIBILE BRUGES. SE DA UNA PARTE LO 0-0 GARANTISCE AI BIANCONERI IL PASS PER I PLAYOFF, DALL'ALTRA LI ALLONTANA DALLE PRIME DELLA CLASSE. LA JUVE FATICA A CREARE, IL PROGETTO DI MOTTA NON DECOLLA - GOL E SPETTACOLO INVECE PER L’ATALANTA CHE RIFILA 5 PAPPINE AL MALCAPITATO STURM GRAZ. GASPERINI BLINDA I PLAYOFF DI CHAMPIONS E PUNTA LA "FINAL 8” – PRIMA VITTORIA PER IL BOLOGNA, ORMAI FUORI DAI GIOCHI, CONTRO IL BORUSSIA DORTMUND...
Estratti da sportmediaset.mediaset.it
"Mister X" ha colpito ancora in casa Juve. E il pareggio col Bruges ha un sapore dolce-amaro per i bianconeri. Se da una parte lo 0-0 del Jan Breydel Stadium garantisce agli uomini di Motta il pass per i playoff, dall'altra la prova sottotono di Koopmeiners & Co. allontana infatti ulteriormente le prime della classe e l'obiettivo Top 8.
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Anche contro il Bruges la Juve non è riuscita a imporre il proprio gioco con personalità, idee e qualità. Colpa di una squadra che va al trotto, non accelera, gioca troppo facile e rischia pochissimo col pallone tra i piedi. Bloccata dalla paura di sbagliare e da un ritmo troppo basso per la Champions, gli uomini di Motta si limitano a palleggiare in orizzontale, verticalizzano col contagocce e faticano a creare azioni pericolose mostrando limiti evidenti sia nella tecnica individuale, sia nella personalità.
Tema che caratterizza da tempo questa Juve e che Motta non è riuscito ancora a risolvere. Nemmeno cambiando il perno offensivo. Anche con Nico Gonzalez al posto di Vlahovic, la Juve continua ad accendersi a intermittenza davanti e con pochi spazi fatica ad attaccare la profondità con velocità e precisione di fronte a difese chiuse e ordinate. Problema che al netto di qualche buona accelerazione di Mbangula, del buon lavoro di Locatelli in entrambe le fasi e di un Gatti generoso e mai domo, resta al centro della questione bianconera oltre la gara col Bruges.
Questione che tiene la Juve in un limbo e che sul piano dei risultati si traduce in una sfilza di pareggi ormai difficile da giustificare. Anche in Champions, del resto, davanti le altre corrono, rischiano, segnano e vincono. Esattamente tutto quello che la Juve non riesce a fare. Nè in campionato, né in Europa.
Discorso diverso invece per l'Atalanta. Al Gewiss Stadium la Dea dà una lezione di calcio a un mediocre Sturm Graz, blinda i playoff di Champions e punta la "Final 8" con una grande prova di forza che conferma il livello europeo e le qualità della rosa bergamasca. Massimo risultato col minimo sforzo per i nerazzurri. Dopo un primo tempo al trotto segnato da qualche accelerazione sugli esterni e dalla solita zampata sottoporta di Retegui, con lo Sturm Graz nella ripresa l'Atalanta cambia passo grazie agli ingressi di Lookman e Cuadrado, sfrutta le giocate di un sontuoso De Ketelaere e dilaga chiudendo la gara con cinque gol preziosi per la differenza reti e tre punti importanti per la classifica generale. Importanti per due motivi.
Oltre a premiare la banda di Gasperini in Europa e lasciare ancora tutti aperti i discorsi per la Top 8, infatti, il pass per i playoff consente alla Dea di alimentare la fiducia del gruppo, tenere alta la tensione in campionato in un momento delicato zeppo di impegni e insidie e di giocarsi poi il colpo grosso in Champions all'ultima giornata contro il Barcellona.