SARRI AMARI – IL TECNICO DELLA JUVE HA LA POLMONITE E DIFFICILMENTE RIUSCIRÀ A ESSERE IN PANCHINA PER L’ESORDIO DEI BIANCONERI IN SERIE A CON IL PARMA - LA TRANSIZIONE VOLUTA DALLA DIRIGENZA CON IL TECNICO TOSCANO STA AVENDO UN BEL PO’ DI INTOPPI. I GIOCATORI NON METABOLIZZANO IL SARRI-BALL E LUI NON PUÒ NEPPURE ALLENARE… – VIDEO
JUVENTUS, SARRI HA LA POLMONITE: IN FORSE LA PRESENZA ALL'ESORDIO IN SERIE A
Filippo Bonsignore per www.corriere.it
Un’estate ad ostacoli. Il decollo dell’era Sarri si sta rivelando più tortuoso del previsto. Un po’ di difficoltà erano state messe in conto, considerando la transizione verso una nuova filosofia di calcio completamente nuova rispetto ad Allegri. E infatti il campo ha dimostrato nelle amichevoli che la Juve è ancora un grande cantiere aperto.
I bianconeri stanno ancora metabolizzando le novità sarriane e il percorso non si è ancora compiuto. Serve tempo, servono prove a ripetizione per mandare a memoria i principi di gioco ma il conto alla rovescia verso il debutto di sabato a Parma è ormai entrato nel vivo e chissà che cosa dirà la prima verifica da tre punti della stagione.
Malattia
A complicare i piani del tecnico ora c’è anche il suo stop forzato a causa della polmonite che è stata ufficializzata lunedì sera dal club. Sarri è ai box, dunque, nel momento cruciale di avvicinamento all’esordio in campionato. E ciò che lo fa più soffrire, a parte la malattia, è non poter lavorare sul campo, non poter seguire minuto per minuto la crescita della squadra e il suo avvicinamento alla prima sfida di campionato.
Per un perfezionista, quasi maniacale, come lui non ci poteva essere contrattempo peggiore. Chi gli sta accanto lo descrive smanioso di tornare in fretta ad allenare, ma la precedenza in questo momento va a ritrovare la piena efficienza fisica e a seguire la terapia che gli è stata prescritta dallo staff medico della società. Il Comandante sarà in panchina al Tardini? Naturalmente è presto per dirlo, dipenderà dall’evoluzione che la polmonite avrà nei prossimi giorni.
Martusciello
Intanto al timone alla Continassa c’è il fido vice Giovanni Martusciello, che ha già guidato i bianconeri nell’amichevole di Trieste, cui Sarri non aveva partecipato proprio perchè già debilitato. Lo stop del tecnico aggiunge così un po’ più di incertezza in un’estate complicata in questa fase anche dalle difficoltà sul mercato. Il piano cessioni non decolla, ci sono ancora cinque esuberi da piazzare per sistemare la lista Uefa per la Champions League (Pellegrini è appena tornato a Cagliari in prestito per un anno) e i punti interrogativi sono ancora molti. A cominciare da Dybala: resterà dopo le ultime prove convincenti oppure verrà comunque sacrificato in nome del bilancio e della sostanziosa plusvalenza che la sua cessione può generare? In uscita ci sono pure Mandzukic, Matuidi, Rugani; lo stesso Higuain, ha ancora la valigia in mano. Il gioco di incastri è complesso e non semplice da sistemare e si riverbera sulla rosa che non è ancora quella definitiva a disposizione di Sarri. Basterà Cristiano Ronaldo a Parma per nascondere le imperfezioni?
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