
SCEGLIERE TRA SALAH E ALLAH - GRASSO: ''IL GIOCATORE EGIZIANO VUOLE LASCIARE LA SQUADRA DOPO LA CAMPAGNA 'VERITÀ PER GIULIO REGENI'? IL PROCURATORE SMENTISCE. RESTA IL PROBLEMA TRA CALCIO E ISLAM, DI UN GIOCATORE CHE NON STRINGE LE MANI AGLI AVVERSARI ISRAELIANI''
Aldo Grasso per il ''Corriere della Sera''
La crisi tra Italia e Egitto per la morte di Giulio Regeni rischia di coinvolgere il mondo del calcio. Mohamed Salah, talento egiziano in forza alla Roma, pare abbia manifestato il desiderio di abbandonare i giallorossi visto il clima pesante che si è venuto a creare tra i due Paesi.
Secondo il quotidiano egiziano Al Masry el Youm , le decisioni di Salah sono influenzate dalla decisione dei calciatori italiani di mostrare i cartelli «Verità per Giulio», tra il 23 e il 25 aprile. Poi è arrivata la smentita del procuratore del calciatore. Anche perché l' attaccante sta per diventare testimonial del turismo egiziano.
Resta il fatto che Salah incarna per la prima volta un aspetto per noi inedito: il rapporto fra calcio e Islam. La Fifa, la federazione mondiale del calcio, non vuole che in campo si manifestino convinzioni politiche o religiose. Salah quando segna ringrazia Allah, quando giocava nel Basilea si era rifiutato con un espediente di stringere la mano ai giocatori del Maccabi, considerati simbolo del sionismo, quando era a Firenze indossava la maglia 74, il numero dei morti negli scontri allo stadio di Port Said del 2012 (sembra che le vittime fossero vicine ai Fratelli musulmani).
Fino a ieri, per molti il calcio era la sola religione ma, come ha scritto Nicolas Vilas nel libro Dieu Football Club , il calcio può diventare terreno di nuove guerre di religione. Sono i guai di quando la religione si secolarizza.
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