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"NON È PIÙ IL PASSARELLA CHE CONOSCEVAMO. ORA È UN ALTRO DANIEL" - L'EX CAPITANO DELL'ARGENTINA DANIEL PASSARELLA SAREBBE AFFETTO DA UNA "MALATTIA NEURODEGENERATIVA SIMILE ALLA SLA" - L'ARGENTINO, CHE HA GIOCATO PER FIORENTINA E INTER, SOFFRE DI UN PROCESSO DI DETERIORAMENTO COGNITIVO SIMILE A QUELLO VISSUTO DAL PADRE: "ALL’IMPROVVISO PUÒ DIMENTICARE DOVE STA ANDANDO" - I SINTOMI DI QUESTA MALATTIA NEURODEGENERATIVA NON SONO PERMANENTI, ANCHE SE…"

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Salvatore Riggio per www.corriere.it

 

Daniel Passarella, unico giocatore nella storia del calcio ad aver vinto due Mondiali con l’Albiceleste (Argentina '78 e Messico '86), sarebbe affetto «da una malattia neurodegenerativa simile alla Sla che con frequenza crescente, all’età di 69 anni, gli fa perdere il suo posto nel tempo e nello spazio», come sostiene il quotidiano sportivo Olé. E sono drammatiche le parole di un amico: «Non è più il Passarella che conoscevamo. Ora è un altro Daniel».

 

Sembra che il Kaiser oggi soffra di un processo di deterioramento cognitivo simile a quello vissuto dal padre. E ancora secondo Olé: «I suoi amici più intimi assicurano che molto raramente esce di casa da solo e che le sue uniche attività al momento sono alcune gite con la sua Mercedes Benz intorno alla casa di Lomas de San Isidro, ma con assistenza perché all’improvviso può dimenticare dove sta andando o comunque perdere l’orientamento».

 

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Senza giri di parole, è un vero dramma e tutti sono in ansia per l’ex difensore, che in Italia ha indossato le maglie di Fiorentina (1982-86) e Inter (1986-88). Il figlio più giovane di Passarella ha deciso di tornare a Buenos Aires, in Argentina, per essere più vicino a suo padre. Poco alla volta l’ex capitano dell’Albiceleste si è allontanato dal mondo del calcio. «Sempre al tuo fianco Caudillo», la Fiorentina ha inviato, attraverso un post su Twitter, un messaggio di sostegno a Passarella, tra i più grandi campioni della storia viola. «Sempre al tuo fianco Caudillo».

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È inattivo da quando lasciò la presidenza del River Plate nel 2013 e non è più tornato ad allenare. La sua ultima panchina (nel 2001 fu deludente l’esperienza al Parma) è quella del River del 2007.

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Sempre secondo Olé, i sintomi di questa malattia neurodegenerativa – che ha cominciato ad alterare la sua vita tre anni fa – non sono permanenti, anche se stanno diventando più frequenti. E questo è ciò che più preoccupa la sua cerchia ristretta. L’ultima apparizione pubblica di Passarella è stata nel dicembre 2020 quando andò a dare l’ultimo saluto ad Alejandro Sabella, che è stato uno dei suoi collaboratori nelle prime fasi di allenatore, sia al River sia in Nazionale. E che con l’Argentina Sabella, nel ruolo di c.t., arrivò secondo al Mondiale di Brasile 2014 (k.o. in finale con la Germania). Poi poco alla volta Passarella si è allontanato dalla vita pubblica e il calcio ora è in apprensione per lui.

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