raccattapalle caprari cancellieri

L'IMPORTANZA DI FARE IL RACCATTAPALLE - MOLTI DEGLI AZZURRI CHIAMATI DA MANCINI HANNO IMPARATO I TRUCCHI DEL MESTIERE DA BORDO CAMPO, ANCOR PRIMA DEI LORO ESORDI PROFESSIONALI - NEL 2008 DURANTE UN ROMA-PALERMO, GIANLUCA CAPRARI SI RESE PROTAGONISTA DI UN "ASSIST" INDIRETTO PER I GIALLOROSSI, PIAZZANDO LA PALLA SULLA BANDIERA DEL CALCIO D'ANGOLO E CONSENTENDO LA BATTUTA RAPIDA DEL CORNER - DIECI ANNI DOPO, DURANTE ROMA-SHAKHTAR, CANCELLIERI VENNE ATTACCATO DA UN GIOCATORE AVVERSARIO PERCHÉ… - VIDEO

p.tom per il “Corriere della Sera”

 

caprari raccattapalle

Se un attaccante è sveglio, lo capisci anche quando ha il pallone in mano. E fa il raccattapalle a bordo campo, nelle partite della squadra del cuore, fantasticando un giorno di giocarci. Gianluca Caprari - uno dei probabili debuttanti azzurri di questa sera dopo una stagione da protagonista al Verona - quel sogno l'ha realizzato: ha esordito con la Roma, addirittura in Champions, ma ha collezionato in totale 4 presenze, senza lasciare una grossa traccia.

assist di caprari da raccattapalle

 

Fece meglio a 14 anni nel 2008, nel secondo tempo di Roma-Palermo, con la partita bloccata sul pareggio: sotto la Curva Sud, Caprari scavalcò i cartelloni con la palla stretta al petto e fu rapidissimo a posizionarla sulla bandierina del calcio d'angolo, consentendo a Taddei di battere subito. In mezzo all'area il brasiliano Mancini segnò di testa il gol decisivo, sfruttando quell'assist indiretto del ragazzino delle giovanili.

cancellieri raccattapalle 2

 

Dieci anni dopo Caprari, sempre all'Olimpico: stesso stadio, stessa tuta, stessi sogni per Matteo Cancellieri, che nella Roma ha giocato fino alla Primavera, ora è compagno di Gianluca all'Hellas e potrebbe anche lui esordire oggi. Anche in quel caso si trattava di una partita molto tirata, Roma-Shakhtar, con i giallorossi che inseguivano i quarti di Champions. A inizio ripresa Dzeko segnò il gol che valeva la qualificazione e nel finale causò l'espulsione di un avversario.

 

cancellieri raccattapalle 1

A quel punto il brasiliano Ferreyra in preda a una crisi isterica andò a strappare il pallone dalle mani di Cancellieri, reo secondo lui di ritardare le operazioni: lo spintone che mandò per terra il bomber della Under 17 della Roma, fece scalpore. Ma il giorno dopo, attraverso il connazionale Alisson, Ferreyra si scusò con Matteo. Stare a bordo campo per recuperare il pallone comporta oneri, onori e anche qualche rischio.

 

scamacca e frattesi alla lazio 2

Lo sa bene lo stesso Scamacca, che faceva il raccattapalle nella Lazio assieme all'inseparabile Frattesi (poi tutti e due sarebbero andati alla Roma): peccato che l'amico, sempre in vena di scherzi, si girò verso la curva biancoceleste indicando Gianluca e urlando «è romanista, è romanista». L'attaccante dribblò allora l'imbarazzo, urlando «Forza Lazio». Sveglio anche senza palla.

scamacca e frattesi alla lazio 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...