"CON QUELLO CHE IL MONDO STA PASSANDO MENO MALE CHE SONO ARRIVATI I CALCIATORI. FAGIOLI È STATO IL PAZIENTE ZERO” - L’IRONIA DI FIORELLO SUL CASO SCOMMESSE: “IL RITIRO DELL’ITALIA È STATO SPOSTATO DA COVERCIANO A SAINT-VINCENT” - ANCELOTTI: “E’ LA LEGGEREZZA DI RAGAZZI CHE DEVONO ESSERE CURATI. LA LUDOPATIA E’ UNA MALATTIA...” – VIDEO
Cresce l'attesa per l'inizio della nuova stagione di 'Viva Rai 2!', programma condotto da Fiorello che prenderà il via il prossimo 6 novembre non più da Via Asiago ma nella nuova cornice del Foro Italico. Intanto lo showmen, in attesa dell'inizio, è impegnato in una serie di dirette Instagram nelle quali non poteva mancare un commento sul caso scommesse che ha travolto il calcio italiano.
Fiorello e l'ironia sul caso scommesse
Fiorello ne ha parlato con la sua classica ironia: "Con quello che il mondo sta passando meno male che sono arrivati i calciatori. Fagioli è stato il paziente zero. "Sapevo di sbagliare ma così fan tutti” e allora prepariamoci Ruggero, anzi preparati perché gioca l'Italia e qui è capace che dobbiamo andare noi anche perché il ritiro è stato spostato da Coverciano a Saint-Vincent”, ha concluso trovando l'apprezzamento di tantissimi utenti che hanno seguito la diretta.
Ancelotti: "Grave leggerezza"
Carlo Ancelotti parla di attualità e non solo ai microfoni di "Radio Anch'io Sport" su RadioUno, a partire dal caso scommesse che fin qui ha coinvolto Fagioli, Tonali e Zaniolo. "È stata una grave leggerezza da parte di questi ragazzi che sono entrati in questo sistema e devono essere curati. A livello scientifico la ludopatia è una malattia. Detto questo, per me è una leggerezza individuale, ma coinvolgere tutto il calcio italiano mi sembra un po' esagerato.
SANDRO TONALI - NICOLO ZANIOLO - NICOLO FAGIOLI - MEME FEBBRE DA CAVALLO
La giustizia farà il suo corso, a me sembra una leggerezza di ragazzi che hanno infranto una regola sportiva abbastanza chiara: non si può scommettere. Per chi fa questo lavoro, è molto chiaro. Si viene avvisati prima di ogni stagione in tutti i paesi che è un gioco proibito". Ancelotti riconosce che "la responsabilità che hanno oggi i giovani calciatori è diversa da quello che avevo io. Adesso il giovane calciatore ha dietro di sé tutta una struttura tra familiari e agenti che gestisce la carriera. Per tutti loro la responsabilità aumenta. Comunque la maggior parte di loro è composta da ragazzi seri, professionali, che sanno bene quali sono le regole da rispettare".