maria guardiola

L’UNICA GUARDIOLA DI SUCCESSO QUEST’ANNO E’ MARIA, LA FIGLIA GNOCCHISSIMA DI PEP! HA 24 ANNI, FA L'INFLUENCER DA 1 MILIONE DI FOLLOWER E HA RILASCIATO A “VANITY FAIR ESPANA” LA PRIMA INTERVISTA DELLA VITA IN CUI PARLA ANCHE DELLA SEPARAZIONE DOPO 30 ANNI DI RELAZIONE DEI SUOI GENITORI – "IL CALCIO HA PLASMATO GRAN PARTE DEL VIAGGIO DELLA NOSTRA FAMIGLIA. A MANCHESTER IL TRASFERIMENTO PIÙ DIFFICILE. L’ADATTAMENTO AL NUOVO SISTEMA SCOLASTICO HA RESO ANCORA PIÙ DIFFICILE L’INTEGRAZIONE. DA PAPA’ HO EREDITATO LA SUA TESTARDAGGINE..."

Da corriere.it 

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Maria Guardiola, la figlia maggiore di Pep e Cristina Serra, ha rilasciato un'intervista a Vanity Fair España poche ore dopo la notizia — arrivata dalla Catalogna — della separazione tra i due genitori dopo 30 anni di relazione. Maria ha 24 anni ed è un'influencer da quasi un milione di follower su Instagram: nella sua prima intervista, ha affrontato tanti temi che riguardano la vita della famiglia, senza però parlare della recente separazione.

 

Maria è nata a Barcellona nel 2001, anno in cui Pep si è poi trasferito al Brescia: «Mio padre giocava già quando sono nata. Tutti i nostri movimenti sono stati focalizzati sulla sua carriera, prima da giocatore e poi da allenatore. Il calcio ha plasmato gran parte del viaggio della nostra famiglia».

 

Seguire papà ha comportato anche un trasferimento complicato: «Quella a Manchester (dal 2016, ndr) è stata la transizione più impegnativa, perché avevo buoni amici a Monaco e ho dovuto ricominciare da capo. L’adattamento al nuovo sistema scolastico ha reso ancora più difficile l’integrazione. Ma ho finito per trascorrere lì anni meravigliosi».

 

Nel 2019, si è trasferita insieme alla madre, dividendosi tra Barcellona e Londra.

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Nell'intervista, la figlia di Guardiola ha parlato anche del ruolo dei due genitori: «Io e mio padre scherziamo dicendo che ho ereditato la sua testardaggine. Quando fissiamo la nostra mente su qualcosa, la perseguiamo con una visione ristretta finché non la raggiungiamo. Da mia madre, la fiducia e il senso di indipendenza. I miei genitori mi hanno sempre consigliato di trovare ciò che mi appassiona. Mi incoraggiano a provare cose nuove, ad accettare il fallimento e a continuare a cercare finché non trovo la mia vocazione, perché quando lo faccio, la piena dedizione verrà naturalmente. Mi ricordano anche che la cosa più importante nella vita è amare ed essere amati».

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