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LECCO, FATTO! - RIGETTATO IL RICORSO DEL PERUGIA, IL CONSIGLIO DI STATO LASCIA IN B IL LECCO - LA SQUADRA ERA STATA ESCLUSA, NONOSTANTE AVESSE VINTO I PLAYOFF DI SERIE C, PERCHE' NON AVEVA DIMOSTRATO ENTRO LA SCADENZA STABILITA DALLA FIGC LA DISPONIBILITÀ DI UNO STADIO IDONEO PER IL CAMPIONATO - PER PALAZZO SPADA L'ESTROMISSIONE DEL CLUB LOMBARDO ERA STATA CAUSATA DA UN...

Estratto dell'articolo di Giovanni Ruggiero per www.open.online

 

lecco CALCIO

Nuovo colpo di scena sulla serie B dopo la decisione del Consiglio di Stato di respingere il ricorso del Perugia calcio contro la sentenza del Tar Lazio che aveva ammesso il Lecco, già vincitore dei playoff di serie C. Il Lecco quindi giocherà in serie B, mentre il Perugia dovrà restare in C, con l’esordio fissato il 1 settembre contro la Lucchese. Il Perugia contestava la legittimità della concessione della licenza per partecipare alla serie B da parte del Lecco, dopo che il club non aveva dimostrato entro la scadenza stabilita dalla Figc la disponibilità di uno stadio idoneo per il campionato. È attesa intanto per il pomeriggio la sentenza sul ricorso della Reggina, che si è rivolta al Consiglio di Stato dopo l’esclusione dalla serie B.

 

LECCO CALCIO

[…] Considerando che «le conclusioni cui è giunto il primo Giudice resistono saldamente alle critiche che si leggono nell’atto di appello – spiegano i giudici del Consiglio di Stato – la società Calcio Lecco 1912 s.r.l., vincitrice delle partite di play off, solo in data 18.6.2023 ha conseguito il titolo sportivo che la ha resa eligibile per la partecipazione al campionato di serie B». E in quel momento «si è trovata nella impossibilità giuridica, indipendente dalla sua volontà, di rispettare il termine del 15.6.2023 quanto al deposito della documentazione relativa ai requisiti infrastrutturali, non potendo accedere al portale FIGC, campionato di serie B entro il 15.6.2023, avendo conseguito solo in data successiva al 15.6.2023, il necessario titolo sportivo».

LECCO CALCIO

 

IL MANCATO COORDINAMENTO TRA LE DATE

Per Palazzo Spada si è trattato insomma di un mancato coordinamento soprattutto tra le date del calendario, tra le partite di playoff e quelle previste dal manuale delle licenze, «avendo prodotto l’effetto di lasciare in vita un termine di impossibile osservanza (quello del 15.6.2023), non può andare in danno della società calcistica, e, pertanto, correttamente, la FIGC ha consentito a una proroga del termine negli stretti limiti volti a rimediare al difetto di coordinamento suddetto e a garantire la par condicio delle società calcistiche legittimate a partecipare al campionato di serie B». […]

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