cicala miccichè

PECORARO SI È DIMESSO MA HA LASCIATO UN ''REGALINO'' PER CICALA - IL COMMISSARIO AD ACTA APPENA ENTRATO IN CARICA IN LEGA CALCIO NON HA MESSO NEL CURRICULUM DI ESSERE NEL CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA DELLA LAZIO DI LOTITO, COSA CHE FAREBBE SCATTARE IL CONFLITTO D'INTERESSI - SI TORNA ALLA DENUNCIA PUBBLICA DI PREZIOSI CHE HA FATTO CADERE ANCHE MICCICHÈ

 

Fiorenza Sarzanini per www.corriere.it

 

mario cicala

C’è un documento ancora segreto che racconta i retroscena di quanto sta accadendo all’interno della Lega. Ma soprattutto fa emergere l’ambiguità nell’atteggiamento di alcuni protagonisti, primo fra tutti il presidente del Genoa Enrico Preziosi. È la relazione finale dell’inchiesta condotta da Giuseppe Pecoraro — il procuratore della Figc che si è dimesso l’11 dicembre scorso — sull’elezione del presidente Gaetano Micciché. Il dossier contiene l’esito degli accertamenti avviati proprio per verificare quanto era stato dichiarato pubblicamente dallo stesso Preziosi.

 

Ma rischia di trasformarsi in un boomerang per il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina che lo ha ricevuto e adesso dovrà decidere che cosa fare. Anche tenendo conto che il problema del conflitto di interessi contestato a Micciché si è riproposto ora per Mario Cicala, il commissario ad acta entrato in carica il 3 dicembre, che non ha però comunicato di essere stato designato anche per il consiglio di sorveglianza della Lazio di Claudio Lotito. E ha omesso di inserire l’incarico nel proprio curriculum.

 

ENRICO PREZIOSI

Si torna dunque alla denuncia pubblica di Preziosi che agli inizi di ottobre afferma: «Il 70% dei presidenti non è contento di come vanno le cose, se si tornasse indietro, Micciché non sarebbe eletto». Tornare indietro vuol dire ricostruire quanto accaduto il 19 marzo 2018 quando appunto Micciché diventa numero uno della Lega di serie A. Anche perché Preziosi aggiunge: «Non è escluso che a breve venga impugnato l’esito di quella assemblea. Quando le cose non sono fatte correttamente, alla fine la verità viene a galla». Quanto basta perché Pecoraro decida di convocarlo, innanzitutto per verificare se quanto riportato su giornali, tv, e siti internet corrisponda al vero.

ENRICO PREZIOSI

 

Preziosi non si tira indietro, conferma le dichiarazioni, fornisce altri elementi su quella riunione. Ma c’è un punto che non riesce a spiegare: perché ha deciso di denunciare eventuali irregolarità addirittura un anno e mezzo dopo l’assemblea. Prova a svicolare dicendo che in realtà non era stato lui a votare ma l’amministratore delegato del Genoa Alessandro Zarbano, sostiene di essersi accorto soltanto in seguito di quanto accaduto, ma alla fine ammette di aver avuto «buone speranze sulle attività che invece sono andate deluse».

miccichè cairo

 

Pecoraro acquisisce il verbale dell’assemblea del 19 marzo 2018, effettua riscontri su quanto dichiarato all’epoca, controlla le presenze effettive e le procedure seguite. Alla fine decreta che effettivamente l’elezione era segnata da tre irregolarità: inefficacia della modifica dello statuto e dunque impedimento a votare; obbligo di procedere comunque a scrutinio segreto e non per acclamazione; voto nullo del direttore generale della Roma Mauro Baldissoni perché aveva delegato i propri poteri all’amministratore delegato Umberto Gandini. Rilievi tecnici che aprono però la questione politica interna alla Lega. Durante l’interrogatorio Preziosi non ha fatto nomi ma ha confermato di parlare a nome di altri presidenti e nessuno ha mai smentito come tra i suoi alleati in questa partita ci sia il presidente della Lazio Claudio Lotito. Ma proprio con la Lazio ha un legame stretto Mario Cicala, l’uomo che avrebbe dovuto riportare il sereno e invece si trova al centro di un nuovo aspro conflitto.

 

malagò miccichè

Sono questi i nodi che Gravina dovrebbe sciogliere. A lui Pecoraro ha consegnato la relazione finale, ma anche la lettera di dimissioni dopo che il presidente della Figc lo aveva delegittimato scegliendo i suoi sostituti senza consultarlo. Una situazione di altissima tensione che potrebbe costringerlo a prendere decisioni a breve, prima fra tutte la destituzione di Cicala.

lotito rod stewartLotito sogni d'oro all'assemblea della Lega Calciogiuseppe pecoraro

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