SERIE A NEL PALLONE! LA JUVE BOCCIA IL PRESIDENTE DI LEGA CHE PIACE A LOTITO, IL GENERALE DELLA FINANZA UGO MARCHETTI (CHE DI CALCIO NON SI È MAI OCCUPATO) - ANDREA AGNELLI NON VUOLE ACCETTARE UNA SOLUZIONE 'PASTICCIATA' – E AUMENTANO I CLUB CHE SPINGONO PER IL COMMISSARIAMENTO DELLA FIGC…
Fulvio Bianchi per repubblica.it
Resta un tassello, ma è il più importante: la Lega di B ha trovato finalmente il suo presidente (è l'avvocato romano Mauro Balata, legatissimo a Tavecchio), mentre lunedì a Milano la Lega di A terrà la sua assemblea elettiva. Prevista fumata nera. L'ennesima (…)
Nel mondo dei venti presidenti di A ci sono forti contrasti: da una parte il solito Lotito e i suoi, che vorrebbero chiudere la partita già lunedì. Il patron della Lazio ha proposto per la presidenza il generale (in pensione) della Finanza Ugo Marchetti, 70 anni, che di calcio non si è mai occupato, così come in precedenza aveva proposto Raffaele Squitieri, 76 anni, anche lui in pensione (ex presidente della Corte dei Conti).
Un manipolo di società guidate da Lotito, circa 5-6, lunedì tenterà il golpe. Ma senza successo. Ci sono club che non accettano la soluzione di un "re travicello", vogliono un presidente che conosca il calcio e sia rappresentativo. La Juventus ancora non ha preso posizione: ma di sicuro Andrea Agnelli, anche come presidente Eca e membro dell'esecutivo Uefa, non può, e non vuole, accettare una soluzione pasticciata, in una Lega che ha di sicuro bisogno di un rilancio.
2. TAVECCHIO-MALAGO':CHI PRESSA DI PIU'?
M.B. e A.Cat. per la Gazzetta dello Sport
La situazione è grave, avrebbe detto Flaiano, ma non - ancora - seria. «Il calcio va rifondato velocemente», avvisa Urbano Cairo. Come leggerla?
Due interpretazioni: il tempo stringe per evitare il commissariamento.
Oppure: inutile perdere troppo tempo, commissariamento e via. Chi rincorre vere elezioni. Chi suggerisce un re Travicello. Chi fa il gioco di Malagò. Fino a lunedì, e oltre, ogni lettura è autorizzata.
«Vediamo se riusciremo a eleggere i nostri organi», dice il presidente del Torino.
ARBITRO Pur facendo sul serio, è quasi impossibile che ci riescano lunedì. Carlo Tavecchio, presidente federale dimissionario ma commissario straordinario fino all' 11 dicembre, ne prenderà atto, terrà l' assemblea aperta e tornerà a Roma, in via Allegri, per riunire al suo tavolo tutte le componenti federali.
Glielo hanno chiesto espressamente i Calciatori e Cosimo Sibilia, lo auspica da giorni Gabriele Gravina. Per provare a evitare la discesa in campo del Coni, Tavecchio deve ritagliarsi un ruolo da arbitro super partes di una partita che, a questo punto, le componenti devono giocarsi in fretta e senza sbagliare un colpo. Il primo passo per scrollarsi di dosso un po' della pressione del Coni, sarà fissare la data dell' assemblea elettiva.
Tavecchio è disponibile a farlo prima dell' 11 dicembre, contrariamente a quanto auspica Malagò, ma solo se glielo chiederanno tutti. Fatto questo passo, comincerà il lavoro per delineare la piattaforma programmatica da consegnare al prossimo candidato alla presidenza federale. Ogni componente ha già inviato i propri punti, bisognerà farne una sintesi che stia più o meno bene a tutti. Impresa non impossibile, se oltretutto serve a evitare che nessuna delle componenti tocchi più palla per un annetto.
RESPONSABILITà Il Coni vigila, soprattutto sui movimenti che si preparano a Milano, dove da qui all' 11 dicembre può accadere di tutto. Tavecchio fa appello al senso di responsabilità di quattro-cinque grandi.
Malagò a quello delle medio-piccole, facendo leva anche sull' insofferenza che esprimono nei confronti dell' ingombrante Lotito, da evitare perfino più del commissariamento. Sembra inevitabile, invece, il taglio ulteriore al contributo 2018 che la Figc subirà dal Coni, martedì, dopo la Giunta di Bari.
Sempre belle notizie.