adani

IL POMO DI ADANI: "LA MIA ESULTANZA AL GOL DI VECINO? GLI ADDETTI AI LAVORI CHE MI HANNO CRITICATO SONO DEI DEBOLI DI SPIRITO. L’EMOZIONE NON HA BANDIERE, AVREI URLATO COSI’ PER QUALSIASI ALTRA SQUADRA" – LA VOCE DI “SKY” PARLA DEL NO A MANCINI CHE LO VOLEVA COME VICE ALL’INTER, DI VIERI (“IL PROFESSIONISTA PIU’ SERIO...”), DELLA STORIA “INVENTATA” CON LA HUNZIKER E DI GAY NEL CALCIO - J’ACCUSE CONTRO “I COLLEGHI SUPERFICIALI CHE FANNO LO SHOW USANDO IL CALCIO” - VIDEO

 

Luca Taidelli per "Fuorigioco – La Gazzetta dello Sport”

adani

Il gol di Vecino avrei voluto che San Siro potesse contenere 64 milioni di italiani perché tutti godessero della magia del calcio. Infatti assolvo quelli che dopo mi hanno insultato, perché sono tifosi delle altre squadre che avrebbero voluto vivere un’emozione simile. La loro protesta era un grido d’amore per il calcio. Gli addetti ai lavori che invece hanno scritto contro sono dei deboli di spirito e mi spiace per loro che non abbiano il sacro fuoco. L’emozione non ha colori né bandiere. Avrei urlato così per qualsiasi altra squadra".

 

Mister “Garra Charrua” Lele Adani, voce pregiata di Sky, racconta il suo amore viscerale per il calcio in una trattoria di Reggio Emilia genuina come lui. Resti deluso solo quando ti attendi pressing alto, diagonali e marcature preventive sul menù ma scopri che il nostro è a dieta. "Ho chiuso la carriera distrutto dalla fatica e ho capito che stare bene lo devi a te stesso e basta".

 

Adani, ci spiega il suo amore per il calcio?

adani

"Nasce da una vocazione sin da piccolo, da un rispetto verso il giusto per qualcosa che ami. Quindi cerchi di proteggerla, di proporla bene sin da quando sei su un banco di scuola e vuoi che arrivi nel modo giusto al cuore delle persone. Mi ha guidato da sempre come una stella cometa e ora sento di restituire qualcosa al calcio. Io non devo niente a nessuno, ma tutto al calcio. Ho trasformato in un lavoro il mio amore. Dove c’è un pallone che rotola c’è un cuore che batte. Quello che non sopporto è la superficialità di alcuni addetti ai lavori".

 

Perché il calcio sudamericano è il massimo?

"Il calcio è bello universalmente, ma talento e passione che ci sono lì sono unici, ti tirano fuori le passioni primordiali, le viscere. Noi abbiamo la Champions come riferimento, ma il calcio è globale e da quelle parti è una religione. Gli inglesi dicono di avere inventato le regole del calcio, ma la passione ce l’hanno messa argentini e uruguaiani. È un senso di appartenenza, un quotidiano. Lì la famosa mistica è rivelata (…)

adani

 

Quindi neanche Vecino contro Lazio e Tottenham ha segnato per caso?

"Certo che no! Tutto nasce nel Rio de la Plata. L’Uruguay è il miracolo calcistico del mondo. È grande come la Toscana, eppure ha vinto due Mondiali (e in Russia ne avrebbe vinto un terzo se non si fosse fatto male Cavani...) e due Olimpiadi perché loro hanno la 'garra', l’artiglio per lottare alla morte, e hanno discendenze 'charrua', una piccola tribù indigena che lottò per secoli contro i colonizzatori della zona. (…)

 

Perché se ama tanto il calcio non allena e ha detto di no a Mancini che la voleva come vice nel 2014, quando tornò all’Inter?

trevisani adani

"Il calcio è una stella cometa, va oltre gli incarichi, i soldi, la visibilità. Con Mancini ci sentiamo spesso, ci confrontiamo, analizziamo tante cose. Abbiamo un rapporto ancora migliore dopo il mio no, ha capito che mi sarebbe piaciuto ma che facendo il divulgatore ho una missione superiore a quella dell’allenatore, il cui ruolo è più circoscritto: lo pagano per fare risultato".

 

 

Mancini da c.t. dice che gli italiani non hanno spazio ma quando era nei club schierava gli stranieri.

"Conta la meritocrazia. Se un italiano è forte gioca, vedi Chiesa e Barella. Non prendiamoci in giro con la storia degli stranieri che tolgono spazio".

adani

 

Per quante ore al giorno pensa al calcio?

"Non ci sono orari, il calcio non dorme mai, chiama sempre. (…) E noi abbiamo il dovere di studiare e di anticipare le cose. Ecco perché non trovo corretto quando i colleghi sono superficiali e fanno lo show usando il calcio. Il calcio va venerato e rispettato, devi sentirlo. Io mi faccio guidare".

 

Ma se va a cena con una donna la seduce col calcio?

"Del privato non voglio parlare. Mi capita di trascurare qualcuno a causa del calcio. Chi è o sarà al mio fianco sa che la mia natura è nel calcio, ma gli affetti non li perdo e ho imparato come recuperarli. In generale però di persone ne ho acquisite grazie al calcio, perché la gente sente la lealtà di quello che racconto".

 

Chi sono le persone più importanti della sua vita?

cassano adani trevisani e cattaneo

"Mia madre Vanna. Prima l’avevo accanto ogni giorno, dal 2012 ce l’ho dentro. L’amico Massimo, che da piccolo mi convinse a fare un provino con la Sammartinese, la squadra del mio paese. Muhammad Ali, la vita, l’esempio di cosa vuol dire ricevere un dono e restituirlo alla gente. Ha rotto barriere e cambiato le cose. Bobo Vieri. Sembra guascone, ma ha un cuore così. Il professionista più serio che ho visto in vita mia. Quando era a Pisa e Ravenna non stoppava un pallone, col lavoro è diventato uno dei migliori.

 

Poi i “fratelli” come Matias Almeyda, Fabio Rossitto, che mi ha fatto scoprire la fede vera, e Silvio Baldini, uno ricordato solo per il calcio nel sedere a Di Carlo, ma che invece ha dei valori enormi, sa far sognare giocatori che prendono due lire e alla Carrarese sta trascinando una città. Mio fratello Simone, d.s. in Serie D a Lavagna. Perché si può essere dilettanti se lavori tra i professionisti, ma pure molto professionale se sei tra i Dilettanti".

 

Ci racconta il suo rapporto sofferto con il Brescia?

adani vieri

"Quando nel 2004 lasciai l’Inter e tornai lì per troppo amore non fui capito, venni percepito con invidia, c’era gente gelosa per l’impatto che avevo. Cercarono di farmi passare come capro espiatorio, fui anche assediato da alcuni ultrà. Me ne andai a marzo. Si inventarono di tutto, compresa una mia storia con la Hunziker, perché non credevano che si potesse rinunciare a tre anni di stipendio per una questione di ideali e di valori. Dissi tutto in faccia a presidente, allenatore e d.s. che non amavano il Brescia quanto lo amavo io".

 

Ha mai pensato che la sua carriera da calciatore poteva essere migliore?

"Ognuno ha ciò che si merita, ma ho giocato comunque con grandi club, in Champions e in Nazionale malgrado la generazione dei Nesta, Cannavaro, Materazzi, Ferrara, Panucci, Costacurta, Maldini. Al fianco di Paolo nel 2000 ho esordito in azzurro, avevo un tale rispetto per lui che avevo paura a guardarlo in faccia. Da giocatore ero un bel rompiballe, avevo bisogno di capire tutto quello che facevo e che ci veniva richiesto. E se trovavo un allenatore poco convinto nelle risposte, insistevo. In campo mi ha cambiato Sergio Buso, nella Primavera del Modena. Una mente evoluta, anche se non era portato per fare il capo".

VIERI ADANI

 

Degli allenatori ora in A chi le piace?

"Diversi stanno portando novità interessanti. L’uomo del futuro è De Zerbi. A livello di valori dico Gattuso, che si mostra senza filtri e che non specula. Il suo Milan vuol essere sempre protagonista".

 

A proposito di filtri, crede che arriverà un giorno in cui pure nel calcio si potrà fare coming out?

michelle hunziker

"Sono in questo mondo da anni e non ho mai sentito di un collega gay. Visto che invece ne esistono per forza, temo che la strada sia lunga. Ma l’amore deve darti la possibilità di abbattere ogni barriera e spero ogni minuto che presto un giocatore potrà sentirsi libero di dichiarare la propria omosessualità".

ADANIdaniele adani e massimo marianella alla festa skydaniele adanimichelle hunziker

 

ADANI

Ultimi Dagoreport

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…