I MARZIANI DI “DAZN” SUL PIANETA SERIE A - DILETTA LEOTTA, MALDINI, FIGO E SHEVCHENKO: LE STELLE DELLA NETFLIX DEL PALLONE – PRESENTATI PALINSESTI, TELECRONISTI E OPINIONISTI CON LA SINERGIA TRA GLI EX 'FOXSPORTS' E GLI UOMINI MEDIASET – TRA I DIRITTI 114 GARE DI A, TUTTA LA B E LA LIGA – IL CEO RUSHTON: "ANCHE IN GIAPPONE CI CHIAMAVANO MARZIANI, ORA ABBIAMO 2 MILIONI DI ABBONATI..."
Antonio Dipollina per la Repubblica
Lazio-Napoli, debutto storico sabato 18 alle 20.30 per una partita di calcio trasmessa solo in streaming, ovvero internet. Telecronista? Pierluigi Pardo. Lui, dentro un sistema nuovo, quello della app Dazn, gruppo Perform. Dentro Dazn - per loro tre gare in esclusiva a ogni turno di A, B, Liga, Ligue 1 - converge tutto il vecchio gruppo di FoxSports e si fa sinergia con gli uomini Mediaset - oltre a Pardo c' è anche Massimo Callegari.
Eccoli qui, i marziani: presentazione in locale trendyssimo milanese, l' irruzione nel calcio è di quelle pesanti. E arrivano Maldini, Leotta, Shevchenko, Figo ma anche Cravero, Guidolin e altri opinionisti. Si gioca al calcio in tv rinnovato, di nuovissima generazione: Dazn ha anche tanto calcio straniero, la B per intero, buon rugby, boxe, hockey Usa, perfino le freccette inglesi.
Ma siamo qui per il pallone, ovvio: già dalla prima giornata in molti dovranno fare i conti con gli alieni in questione, gruppo potentissimo internazionale, in vari posti d' Europa hanno anche la Champions League, da noi è il debutto. Serve una smart tv, o una chiavetta ( Amazon o Chrome) o la Playstation etc. Primo mese gratuito, poi 9.99 al mese: come Netflix e infatti ne sono l' equivalente sportivo.
«Anche in Giappone ci chiamavano marziani - dice il ceo James Rushton - oggi abbiamo due milioni di abbonati » . Ci sarà tempo per scoprirne le ambizioni, per ora tocca fare i conti con l' irruzione attuale: si metta l' animo in pace chi ritiene che sia un tentativo avventato, sono avveduti, da due anni studiavano il mercato italiano, hanno visto che Netflix è andata benino e hanno pensato: se va benino la Casa di Carta, figuriamoci il calcio.
E quindi pronti via, a imitare quanto succede in paesi europei dove alla tv in streaming danno del tu: da noi, spiega Jacopo Tonoli, capo della divisione commerciale, si crede che la gente sia refrattaria alla tv via internet e invece un bel niente: primo ci si abitua presto, secondo la propensione a questi consumi degli italiani non è affatto male e terzo, aggiunge Tonoli, ora o mai più: nel senso che la finestra dei diritti sportivi si è aperta quest' anno, a condizioni irripetibili e quindi ecco l' irruzione.
Ci vorrà ancora qualche giorno, poi il popolo dei tifosi prenderà coscienza per intero della cosa: il Napoli ha due partite su Dazn in agosto, per dire, la Juve arriva alla 3ª giornata - col Parma - alla 2ª c' è Napoli-Milan: qualcosa dovrà succedere e a Dazn sperano sia un' adesione pressoché oceanica al 1° mese gratuito ( bisogna andare sulla app, registrarsi e dare, va da sé, il numero di una bella carta di credito. Poi eventualmente si può disdire quando si vuole).
Se non si parte e non si vede che succede, non si capisce: impossibile un pronostico. Intanto sfila bella gente, si vende il futuro e, soprattutto, ribadisce Tonoli, si pensa ai giovani, quelli che la tv solita non la guardano proprio e che saranno il pubblico di domani. Per farsi prendere dall' inquietudine c' è tempo, intanto tra 15 giorni il debutto del Napoli di Ancelotti lo si vedrà solo da loro, in streaming. E per quel giorno, alla fine, una soluzione ( da zero all' infinito, ribellarsi e rinnegare il pallone oppure aderire e correre felici verso il futuro) la troveranno tutti.
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