buffon

"BUFFON AL PSG? AVREI PREFERITO CHE CHIUDESSE LA CARRIERA ALLA JUVE" – L’EX CT MARCELLO LIPPI PARLA DELLA SCELTA DEL PORTIERONE: "LA NAZIONALE? LI' HA FINITO" – SUPERGIGI: - "STAVO GIÀ PROGRAMMANDO UN FUTURO DIVERSO QUANDO È ARRIVATA L'OFFERTA DEL PSG. QUANDO NON SARÒ PIÙ AL TOP SARÒ IL PRIMO A CAPIRLO" – E POI PARLA DI NEYMAR E DELLA CHAMPIONS…"

Da www.repubblica.it

buffon

 

Il primo allenamento, le prime parole da nuovo calciatore del Paris Saint-Germain. Per Gigi Buffon la vita ricomincia a quarant'anni, con l'avventura con i campioni di Francia. L'ex portiere della Juventus, a dodici anni esatti dalla vittoria del Mondiale, riparte da Parigi: "A inizio maggio sono iniziati i contatti e per me è stata una sorpresa molto gradita, stavo già programmando un altro tipo di futuro anche se dentro di me ho sempre avuto l'ambizione e la speranza che accadesse qualcosa.

 

Sentivo di avere dentro qualcosa di importante da dare, la vita è imprevedibile ed è arrivata questa offerta. Quando avevo 30 anni pensavo di avere due anni di carriera, a 34 pensavo di averne ancora uno, e così via. Ho giocato in Nazionale fino a pochi mesi fa e questo vuol dire che sono ancora competitivo ai massimi livelli, non mi chiedo più quando lascerò il calcio: è una situazione che mi crea negatività. Giocherò finché starò bene e sarò uno tra i più forti, quando non sarà più così sarò il primo ad accorgermene".

buffon

Parigi, il primo allenamento di Buffon con il Psg

 

 LA CHAMPIONS LEAGUE NON E' UN'OSSESSIONE - A Parigi, Buffon cercherà di inseguire la Champions League che ancora manca al suo palmares. "Ho cercato di vincere la Champions League in tutti questi anni, non è la mia ossessione né quella della squadra. Si è creata questa situazione, ho accettato volentieri perché penso ci siano le condizioni per migliorare come persona e come calciatore. Credo di poter contribuire al miglioramento, anche se lieve, del PSG in campo, per ambire a traguardi sempre più importanti. Quando inizia una stagione, non si può racchiudere tutto in un obiettivo come la Champions League. Non so se la mia squalifica di tre giornate poteva essere un freno per la società, la mia decisione di venire qui non dipendeva dai turni di stop che avevo in Champions. Rispetto la decisione delle tre giornate di squalifica, accetto senza contraddire o fare polemiche inutile".

buffon

 

SPERO DI ESSERE IL TITOLARE - Buffon dovrà lottare per una maglia con Areola, una situazione che non aveva mai vissuto in carriera: "Mai nessuno mi ha detto che sarei stato il titolare delle mie squadre, sono sempre stato un giocatore che ha conquistato la titolarità sul campo. Ho quarant'anni ma godo di un ottimo stato di salute, fisica e mentale. Per vincere c'è sempre bisogno di tutti, dai calciatori alla società. Tutti trovano il modo, durante una stagione, per ritagliarsi uno spazio importante. Io farò di tutto per mettere in condizione i miei compagni e gli altri portieri di poter rendere al massimo, quello a cui tengo è dimostrare di essere ancora un grande portiere e sono sicuro che lo farò".

 

L'ex portiere bianconero si è confrontato con Blaise Matuidi prima di accettare: "Ho giocato solo un anno con Matuidi ma è una persona davvero speciale, l'affetto reciproco e l'empatia che abbiamo creato era molto forte. Quando ha saputo di questa possibilità mi ha incitato a venire, dicendo che secondo lui il PSG ha bisogno di una persona come me. Sapendo quanto mi vuole bene, credo che ciò che mi ha detto fosse un pensiero vero, al quale ho dato grande ascolto".

buffon

 

USCIRE DALLA TRANQUILLITA' - Dopo una carriera trascorsa interamente in Italia, Buffon ha deciso di lanciarsi in un'esperienza molto diversa: "Ho fatto dieci anni a Parma e diciassette alla Juventus, mi ero creato una sorta di zona di comfort molto forte. Non mi sono mai piaciute queste zone, ho sempre voluto cercare la sfida e misurarmi, non solo come calciatore ma anche come persona. Oggi mi sono dovuto allenare con tanti ragazzi che non parlano la mia lingua, questi piccoli momenti di disagio sono bellissimi da ricordare, mi faranno migliorare ancora.

 

ventura buffon

Tra uno-due mesi parlerò con tutti, diventerò un portiere migliore perché conoscerò un altro modo di parare. Penso sia fondamentale allargare l'orizzonte, non potevo dire di no al PSG, anche se ho quarant'anni". L'età non pesa sulle spalle del portiere: "Sbarco a Parigi con l'entusiasmo di un ragazzo, la carta d'identità non tradisce ma penso che uno debba seguire l'energia che ha dentro e le risposte che dà il corpo in allenamento e in partita. Lo sport è cambiato molto, ci sono giocatori che a 34-35 anni hanno ancora la tenacia e l'abilità di essere ritenuti i migliori, ed è una cosa che era improponibile anche solo 15 anni fa".

 

Ilaria D'Amico con il figlio avuto con Buffon

NEYMAR PER IL RISCATTO - Dopo aver provato la delusione della mancata qualificazione al Mondiale, il veterano azzurro potrà rincuorare Neymar, reduce dal flop con il suo Brasile: "Momenti poco felici capitano a tutti in carriera, sono delle tappe che, se le affronti nel modo giusto e con il coraggio di metterti in discussione, ti fanno migliorare tantissimo. Un campione come Neymar, dalla delusione mondiale, può arrivare a Parigi con un desiderio di rivincita incredibile.

 

Ne gioveranno i suoi compagni e il PSG". Proprio in tema Mondiale, Buffon non ha dubbi su chi potrà vincere il torneo: "Dalla prossima competizione importante tutti vorranno l'Italia nel torneo, perché quando gli italiani si mettono a gufare non ce n'è per nessuno, è rimasta solo la Francia. Credo che saranno loro a vincere: Deschamps è un grandissimo commissario tecnico e la squadra ha talento e classe incredibile. Per me, sono i candidati principali alla vittoria finale".

 

buffon lippi

2. MARCELLO LIPPI

Da www.repubblica.it

 

Marcello Lippi e Gigi Buffon non sono solo due degli artefici dell'ultimo grande successo della Nazionale italiana, il Mondiale del 2006, ma hanno costruito insieme anche i tanti successi della Juventus. Nel giorno in cui il portiere verrà presentato ufficialmente come nuovo acquisto del Paris Saint Germain dopo 17 anni di Juventus, l'ex commissario tecnico degli azzurri rivela le sue impressioni su uno dei trasferimenti più importanti nellla storia del calcio italiano.

 

"Ho parlato con Buffon tante volte negli ultimi 3-4 mesi, gli ho detto sempre 'decidi tu, non accettare consigli, fai di testa tua' - ha raccontato Lippi a Radio Anch'Io Sport -. Lui si sente di giocare ancora. Mi sarebbe piaciuto che avesse chiuso la carriera nella Juventus. Ma è una cosa personale".

L'ultima partita di Buffon con la maglia della Juve

L'allenatore toscano ha poi toccato un tema cha ha tenuto banco nelle ultime settimane prima dell'inizio dei Mondiali: il rapporto tra Buffon e la Nazionale. "Io credo che Gigi con l'Italia abbia finito la sua esperienza - ha sentenziato Lippi - Certo, lui è una persona di grande fedeltà e innamorato della Nazionale, se viene l'influenza a cinque portieri sono sicuro che si metterebbe a disposizione, ma ha fatto questa scelta e la rispetterà".

 

"CON MANCINI SI PUO' COSTRUIRE UNA NAZIONALE IMPORTANTE" -Malgrado la mancata qualificazione per il Mondiale in corso in Russia, l'ex ct azzurro vede un futuro roseo per il calcio italiano. "Abbiamo giovani bravi in tutti i reparti e un numero importante di giocatori di qualità - ha sottolineato Lippi - Hanno bisogno di un tecnico che faccia un calcio equilibrato e propositivo, e Mancini è in grado di creare una squadra di questo tipo che possa coinvolgere tutti. Sono fiducioso, abbiamo ottimi giovani e un ct esperto. Si può costruire una Nazionale importante", ha concluso l'ex allenatore della Juventus.

L'ultima partita di Buffon con la maglia della Juve

 

"RONALDO? PUO' FARE ALTRI 3-4 ANNI A OTTIMI LIVELLI" - Nel corso della sua carriera, Lippi di campioni ne ha allenati tantissimi: da Zidane a Nedved, passando per Del Piero e Ibrahimovic. Ecco perché non ha dubbi sull'impatto che avrebbe Cristiano Ronaldo alla Juventus: "Cr7 è un giocatore eccezionale e può disputare altri 3-4 anni ai massimi livelli", ha detto l'ex ct. "Dobbiamo essere contenti veder tornare un grande calciatore nel nostro campionato, magari ne porterà altri a ruota. Se potrebbe spaccare lo spogliatoio? Alla Juve hanno giocatori intelligenti, e le persone intelligenti sanno benissimo che un campione come Ronaldo deve avere un ingaggio diverso".

 

L'ultima partita di Buffon con la maglia della Juve

"NEL MONDIALE NON ESISTONO PIU' LE PICCOLE" - A 12 anni dalla vittoria nel Mondiale di Germania, non poteva mancare l'analisi dell'ex ct azzurro sul torneo in corso di Russia 2018 e sulle squadre che sono arrivate in semifinale. "È un Mondiale attuale. Non esistono più le squadre cosiddette piccole - ha detto Lippi -. Tutti i paesi, anche se hanno campionati modesti, hanno 14-15 giocatori che giocano in giro per l'Europa che completano la squadra. Sono giocatori europei e giocare contro di loro non è facile. Ci sono poi le grandi tensioni e le grandi aspettative sui campioni che non hanno compagni così forti come nei club. Ecco perché si è creato questo equilibrio".

L'ultima partita di Buffon con la maglia della JuveL'ultima partita di Buffon con la maglia della JuveGIGI BUFFON L'ultima partita di Buffon con la maglia della Juve

 

GIGI BUFFON ABBRACCIA ANDREA AGNELLIbuffonGIGI BUFFON E ANDREA AGNELLI

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…