moggi allegri

“ALLEGRI DOVREBBE RINGRAZIARE SPALLETTI” - LUCIANO MOGGI MOLLA UNO SCHIAFFETTO ALL’ALLENATORE DELLA JUVENTUS: “NON DOVREBBE ATTEGGIARSI A TROPPO BRAVO PERCHÈ QUESTO CONTINUO ‘LEVA E METTI’ DEI GIOCATORI HA DESTABILIZZATO LA TESTA DI MOLTI DEI SUOI. DOVREBBE AVER CAPITO ORMAI CHE…”

Estratto dell’articolo di Luciano Moggi per “Libero quotidiano”

 

Luciano Moggi Andrea Agnelli

E così Spalletti ha perso il Derby d'Italia, la Juve è passata a San Siro […] Ancora una volta però non una Juve bella, per niente brillante e poco reattiva, come capitava di vedere soprattutto nella prima parte del campionato. […]

 

In dieci contro undici sin dai primi minuti per l' espulsione di Vecino e con un gol di vantaggio per una giocata di Douglas Costa, ha cercato di amministrare anziché cercare di chiudere la partita. E la Juventus questo tipo di gioco non lo sa fare, diventa monotona, ha rallentato il gioco invece di velocizzarlo, anche e soprattutto in ragione della superiorità numerica. […]

 

Un grazie a Spalletti per la gentile concessione non dovrebbe mancare da parte di Allegri.

ALLEGRI SPALLETTI SARRI

A Massimiliano riconosciamo la bravura nel cambiare la squadra in corsa: non deve però esagerare nè atteggiarsi a troppo bravo perchè secondo noi questo continuo «leva e metti» ha destabilizzato la testa di molti suoi giocatori. Dovrebbe aver capito ormai che la sua squadra vince con le giocate dei singoli meno con il gioco d' assieme, per cui alcuni giocatori devono essere considerati inamovibili e anche incoraggiati, sono Dybala, Higuain e Douglas Costa che hanno il gol nel loro dna.

 

ALLEGRI E TAGLIAVENTO

Spesso criticati dai tanti opinionisti senza che nessuno sappia però argomentare quanto sia difficile per un attaccante giocare in una squadra, la Juventus, dove il centrocampo costruisce poco per il proprio reparto avanzato.

 

Avevano detto e scritto che Juve-Napoli era stata una partita piuttosto bruttina, ma la verità è che entrambe le squadre erano sulle gambe. La partita di San Siro ha evidenziato la nostra tesi sulla Juve, l' Artemio Franchi l' ha confermata sul Napoli . Perdono i napoletani a Firenze e non possono portare a scusante l' inferiorità numerica, sono mancate le idee e la forza nelle gambe, una squadra senza mordente che ha difeso male e ha attaccato peggio. […]

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…